Il 23 Luglio 2014, presso la Casa dell’Aviatore, Viale dell’Università, 20 a Roma, dalle 8.30 alle 17.30 si terrà il seminario " La Collaborazione Civile-Militare nelle future operazioni SAPR " che si avvarrà della partecipazione dei vertici dell’AM, di ENAV e di ENAC, e sarà organizzato in cinque sezioni: Approccio Istituzionale - Quadro Normativo – Giuridico Operazioni, Formazione e Sperimentazione - Ricerca - Industria.
Di seguito la presentazione
Di seguito la presentazione
La Collaborazione Civile-Militare nelle future operazioni SAPR
E’ certamente evidente a tutti il fervore di attività che circonda i SAPR, meglio noti al grande
pubblico per il loro segmento volante, i “droni” come i media amano definirli. Molto meno nota in
generale, ma ampiamente percepita da chi opera nel
settore,
è
la molteplicità di fattori che a
livello tecnico, operativo, normativo
, assicurativo, certificativo ecc. vanno a condizionare la
possibilità di costruire ed operare tali sistemi.
Sistemi che
nella parte più diffusa, cioè i micro e i
mini,
date le loro ri
dotte dimensione e quindi costi accessibili rispetto ai sistemi aeromobili
classici
hanno portato ad una ampia proliferazione delle aziende interessate, alcune delle quali
anche
in
grado di affrontare e comprendere le problematiche generali e specifiche m
a
nella
loro
totalità
non in grado di risolverle singolarmente per soddisfare al 100% i requisiti emergenti
sempre più
numerosi. Questo
senza contare le applicazioni, talvolta fantascientifiche
,
che vengono
quotidianamente preconizzate.
E’ evidente che un
settore in forte crescita come questo, che vede
anche
una numerosa presenza di piccole imprese deve poter godere di un “sistema” che consenta
loro di innova
re, sperimentare,
produrre
nelle migliori condizioni possibili, dove la normativa
nazionale ed inter
nazionale consenta spazi e modalità per operare in modo accettabile, dove
effettivi riferimenti tecnici e operativi consentano di realizzare ed operare sistemi che con il loro
feed
-‐
back dal campo permettano alla normativa stessa di evolversi ed ampliarsi s
i da consentire
nuove esperienze. In tutto questo le Istituzioni, hanno un compito rilevantissimo
, sia quelle di
natura associativa e inter
-‐
aziendale, sia quelle che riguardano gli strumenti finanziari, sia quelle
che, con il carico maggiore, assicurano
la regolazione e l’esercizio dei SAPR, cioè ENAC ed ENAV.
Ovviamente tutto questo non riguarda soltanto il nostro Paese, ma è un fenomeno ampiamente
diffuso sia in Europa che nel resto del mondo e questo comporta due conseguenze di ampissima
portata: la pr
ima è che per essere competitivi in ambiato internazionale ed assicurarci una
posizione di
rilievo bisogna non perdere tempo e completare i vari passi organizzativi, industriali e
normativi che consentano alle nostre aziende di operare al meglio, la secon
da è che al di la dquanto al momento viene lasciato alla competenza “nazionale” è chiara la tendenza sempre più
forte a portare in ambito quanto meno comunitario certe attività normative anche attraverso una
fase intermedia di omogeneizzazione.
Da questo
l’esigenza imprescindibile di partecipare in modo
competente ed autorevole all’elaborazione della normativa internazionale
la quale, come sempre
accaduto, non mancherà nelle righe o fra le righe di soddisfare specifiche esigenze di chi meglio ha
saputo su
pportarle. Il quadro appena delineato, in estrema sintesi presuppone l’esistenza e la
forte capacità di quello che viene chiamato “sistema Paese” un sistema dove, accanto all’industria,
agli operatori, alle associazioni ed agli Enti come ENAC ed ENAV, oper
ano le Forze Armate e nello
specifico l’Aeronautica Militare.
L’Aeronautica Militare ed ARMAEREO, Ente di certificazione e
regolazione militare, hanno ormai acquisito una decennale esperienza nelle operazioni di SAPR
sia
in aree addestrative e sperimentali
, sia nei teatri durante operazioni reali. Queste esperienze, nella
loro parte non specificatamente bellica, possono costituire un data base tecnico
-‐
operativo di
grande valore, unitamente all’esperienza del personale ed alle attività che hanno accompagnato
il
sorgere di risvolti logistici, di comunicazione, giuridici, organizzativi che mano a mano hanno
accompagnato l’impiego dei SAPR sia di piccole che di medie dimensioni.
Le infrastrutture militari
come i poligoni o il Centro Sperimentale di Volo possono
sicuramente assistere la parte “civile” sia
per alcune attività iniziali o particolari, sia nella creazione di analoghe capacità. La sinergia e
sintonia fra la parte civile e quella militare non è un evento straordinario o peculiare ad alcuni
paesi ma è u
na mo
dalità diffusa e sempre vantaggiosa
in particolare quando ci si confronta in
ambito internazionale dove il proprio bagaglio conoscitivo, la pluralità di esperienze
e la capacità
di coinvolgere tutti gli aventi causa a livello nazionale spesso risultan
o vincenti.
L’Aeronautica Militare quale F.A. e responsabile della sicurezza dei cieli nazionali, ha
evidentemente l’esigenza di volare con i suoi mezzi pilotati o SAPR nello spazio aereo generale o
temporaneamente segregato
e per questo sia recentement
e che in passato ha sviluppato ampie e
proficue collaborazioni con ENAC ed ENAV. Non solo questa esigenza di collaborazione continua,
ma è resa ancora più immanente e stringente dalla forte evoluzione dei SAPR a livello
internazionale dove le esigenze del
Paese, sia in campo civile, sia in quello militare, vanno
salvaguardate e possibilmente rese parte qualificante della normativa.
Per ulteriori informazioni: http://www.cesmamil.org/archivio-2014/collaborazione-civile-militare-nelle-future-operazioni-dei-sapr/
COMMENTI