In USA per la prima volta autorizzato un DJI Phantom 4 con paracadute al sorvolo di persone. Droni con paracadute che in Italia si vedono da quasi 5 anni ma che ENAC è ancora restia ad autorizzare per il sorvolo di persone non facenti parte delle operazioni a causa del requisito Eurocae ED-12 o equivalente richiesto sul software.
Grazie ad una soluzione realizzata dalla società israeliana ParaZero, in USA è stato autorizzato un drone DJI Phantom 4 a sorvolare persone, anche assembrate, facilitando così significativamente le operazioni in scenari urbani. E' la prima volta che la FAA autorizza al sorvolo di persone un drone con dimensioni e pesi del Phantom 4. In precedenza era stata autorizzata la CNN con un drone molto più leggero, lo SNAP. Poco tempo dopo la FAA aveva autorizzato il drone pallone della Aerotain Skye.
In USA il regolamento FAA sui mezzi aerei a pilotaggio remoto (Part 107) normalmente permette il sorvolo di persone soltanto nel caso siano informate delle operazioni e si trovino in un ambiente che le protegga dall'impatto con un drone. Queste restrizioni, necessarie per la sicurezza delle persone a terra, hanno rallentato la crescita del settore in quanto impediscono la maggior parte delle operazioni con i droni in ambienti urbani e alcune operazioni nelle aree rurali.
Con il sistema di ParaZero, che consiste nel paracadute SafeAir applicato ad un DJI Phantom 4 l'operatore del Nord Dakota, Botlink, ha ottenuto dalla FAA la possibilità di sorvolare le persone. In questo caso il drone viene utilizzato per missioni condotte per conto delle forze dell'ordine locali e per contenuti multimediali. I primi voli sono stati svolti durante una partita di football monitorando la folla nei parcheggi e nei pressi dello stadio fornendo immagini in tempo reale alle forze dell'ordine e ai media.
Con il sistema di ParaZero, che consiste nel paracadute SafeAir applicato ad un DJI Phantom 4 l'operatore del Nord Dakota, Botlink, ha ottenuto dalla FAA la possibilità di sorvolare le persone. In questo caso il drone viene utilizzato per missioni condotte per conto delle forze dell'ordine locali e per contenuti multimediali. I primi voli sono stati svolti durante una partita di football monitorando la folla nei parcheggi e nei pressi dello stadio fornendo immagini in tempo reale alle forze dell'ordine e ai media.
Il sistema ParaZero consiste in un paracadute ad attivazione autonoma che si apre rapidamente e in modo affidabile senza dipendere dal tempo di risposta dell'operatore. Una volta attivato il paracadute, il sistema arresta i motori del drone per evitare l'intreccio delle eliche con i cavi del paracadute e per ridurre il rischio di lesioni da lacerazione alle persone a terra.
"Abbiamo impiegato molti mesi a sviluppare e testare i nostri sistemi di paracadute. I dati raccolti da questi test sono stati forniti alla FAA e sono stati una componente fondamentale per ottenere l'autorizzazione in deroga." Ha dichiarato Avi Lozowick, un responsabile di ParaZero. "Abbiamo dovuto dimostrare alla FAA che il la velocità di discesa era abbastanza bassa per sviluppare un'energia d'impatto accettabile e che il sistema funziona correttamente in tutte le casistiche di guasto".
"Il nostro obiettivo è consentire al settore Droni professionali di sviluppare il suo pieno potenziale aprendo i cieli per il business. Fino ad oggi, le poche autorizzazioni rilasciate dalla FAA per il sorvolo delle persone è stata per operazioni a insiemi chiusi o per Droni molto leggeri e talvolta fragili. Questa autorizzazione apre le porte ai voli sicuri sulle persone con Droni più grandi e avanzati che possono trasportare payload e telecamere più sofisticati." Ha affermato Eden Attias, CEO di ParaZero.
E in Italia?
Drone ITALDRON con paracadute a Roma Drone Expo&Show 2014 |
In Italia i primi esemplari di droni con paracadute li avevamo visti già nel 2014, pochi mesi dopo l'entrata in vigore della prima edizione del regolamento ENAC sui SAPR, in occasione della prima fiera in Italia dedicata a questi mezzi: Roma Drone Expo&Show 2014. Si trattava dei droni esposti da ITALDRON basati su elettronica ridondata, all'epoca su base Zerotech, e su terminatore del volo abbinato a paracadute.
Il DJI Phantom 2 con paracadute balistico della Flying Eye a Dronitaly 2014 |
Pochi mesi dopo a Dronitaly 2014 avevamo visto il SafePhantom, un drone basato sul DJI Phantom 2 con Gimbal Zenmuse H3-3D per GoPro 4, dotato di terminatore del volo e di paracadute balistico certificato in Francia dalla DGAC e portato in Italia dalla Flying Eye.
Sono passati quasi 5 anni dai primi droni con paracadute visti in Italia eppure ENAC è sempre stata restia ad autorizzare questi mezzi al sorvolo di scenari urbani in presenza di persone non informate. Ad oggi, fenomeno droni 300 grammi a parte, sono pochissimi i droni in Italia autorizzati a sorvolare persone non informate, tutti hanno il certificato di progetto e sono rispondenti all'art. 10.6 del regolamento ENAC che impone il requisito Eurocae ED-12, o standard equivalente, per il software del sistema primario di comando e controllo.
Insomma il Phantom 4 con paracadute che può sorvolare persone in Italia sembra essere ancora lontano nonostante il nostro Paese sia stato uno dei primi al mondo, assieme alla Francia, in cui si siano visti droni con paracadute. Vedremo cosa accadrà con il regolamento europeo e le Open Category C0 e C1 che, secondo le bozze, permetteranno il sorvolo di persone per i mezzi fino a 900g di peso o che all'impatto su persona non trasferiscano più di 80J di energia cinetica. E un Phantom 4 con paracadute come quello autorizzato in USA potrebbe rientrare nella Open Category C1. Vedremo...
Sono passati quasi 5 anni dai primi droni con paracadute visti in Italia eppure ENAC è sempre stata restia ad autorizzare questi mezzi al sorvolo di scenari urbani in presenza di persone non informate. Ad oggi, fenomeno droni 300 grammi a parte, sono pochissimi i droni in Italia autorizzati a sorvolare persone non informate, tutti hanno il certificato di progetto e sono rispondenti all'art. 10.6 del regolamento ENAC che impone il requisito Eurocae ED-12, o standard equivalente, per il software del sistema primario di comando e controllo.
Insomma il Phantom 4 con paracadute che può sorvolare persone in Italia sembra essere ancora lontano nonostante il nostro Paese sia stato uno dei primi al mondo, assieme alla Francia, in cui si siano visti droni con paracadute. Vedremo cosa accadrà con il regolamento europeo e le Open Category C0 e C1 che, secondo le bozze, permetteranno il sorvolo di persone per i mezzi fino a 900g di peso o che all'impatto su persona non trasferiscano più di 80J di energia cinetica. E un Phantom 4 con paracadute come quello autorizzato in USA potrebbe rientrare nella Open Category C1. Vedremo...
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