Scaduto oggi il periodo d'esame in cui Consiglio e Parlamento Europeo potevano porre obiezioni. Il regolamento Europeo Droni prossimo alla Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
E' scaduto oggi, 12 maggio 2019, il periodo d'esame di 2 mesi sulle regole dettagliate sui droni adottate dalla Commissione il 12 Marzo ed inviate al Consiglio e al Parlamento Europeo per l'approvazione finale. Nelle prossime ore dovrebbe essere ufficializzato il nulla osta e quindi l'avvio della procedura di pubblicazione del nuovo regolamento Europeo Droni sulla Gazzetta Europea con entrata in vigore il ventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione. Il nuovo regolamento europeo concede un anno di tempo agli Stati Membri per adeguarsi alle nuove direttive le quali prevedono un periodo transitorio di 2 anni in cui i droni di oggi potranno volare nelle relative classi di appartenenza basandosi esclusivamente sul peso anche se non avranno il nuovo marchio CE e tutte le caratteristiche tecniche previste dalle varie classi Open Category.
Le regole transitorie pensate per permettere di continuare ad usare i droni di oggi senza nuovo marchio CE
Per effetto di queste disposizioni, i droni < 250 grammi potranno anche essere autocostruiti e potranno volare nella classe C0 per sempre (anche quelli di oggi a patto che non superino i 19 m/s di velocità massima orizzontale). Classe C0 che permetterà anche il sorvolo di persone non informate, sarà però vietato sorvolare gli assembramenti di persone. Dovranno essere condotti a vista ad un'altezza massima di 120m rispetto al suolo e se dotati di telecamera molto probabilmente dovranno essere registrati. Si dovranno anche rispettare le regole di circolazione aeronautica e le disposizioni di pubblica sicurezza. Ovvero, in parole povere bisognerà rispettare le no fly zone istituite da ogni Stato Membro.
Un'altra novità transitoria riguarda i droni di oggi con peso < 500 grammi e con velocità massima non superiore ai 19 m/s i quali potranno accedere alle classe A1C1 fino al 2022, in seguito potranno essere condotti in classe A3 per sempre. Classe C1 che come la C0 prevede la possibilità di volare anche in scenari urbani, fatto salvo il rispetto delle regole di circolazione aeronautica e delle disposizioni di pubblica sicurezza. Il volo dovrà essere condotto a vista, max 120m di altezza rispetto al suolo e le operazioni dovranno essere svolte cercando di evitare di sorvolare persone non informate. Qualora durante il volo ci si trovasse a sorvolare persone, il tempo di sorvolo dovrà essere limitato allo stretto necessario. Vietato in ogni caso il sorvolo assembramenti. Il drone sarà da registrare e il pilota dovrà seguire un corso online con superamento di test finale, sempre online. Al drone dovrà essere applicato il dispositivo di identificazione elettronica.
I droni di oggi < 2kg di peso potranno volare in classe A2 fino al 2022, dopo potranno essere condotti in A3 per sempre. Anche loro dovranno essere pilotati a vista con altezza massima 120 metri rispetto al suolo. Dovranno essere mantenuti ad almeno 50m di distanza dalle persone non coinvolte nelle operazioni. Drone registrato e dotato di dispositivo di identificazione elettronica, il pilota dovrà seguire un corso online e superare un doppio esame.
I droni di oggi > 249 grammi < 25kg potranno volare in classe A3, pilotati a vista ad altezza massima di 120m rispetto al suolo e mantenendo una distanza di almeno 150 da zone abitate/residenziali e persone non coinvolte. Dovranno essere dotati di dispositivo elettronico di identificazione e il pilota dovrà seguire corso online con test finale online, lo stesso della C1.
I droni di oggi < 2kg di peso potranno volare in classe A2 fino al 2022, dopo potranno essere condotti in A3 per sempre. Anche loro dovranno essere pilotati a vista con altezza massima 120 metri rispetto al suolo. Dovranno essere mantenuti ad almeno 50m di distanza dalle persone non coinvolte nelle operazioni. Drone registrato e dotato di dispositivo di identificazione elettronica, il pilota dovrà seguire un corso online e superare un doppio esame.
I droni di oggi > 249 grammi < 25kg potranno volare in classe A3, pilotati a vista ad altezza massima di 120m rispetto al suolo e mantenendo una distanza di almeno 150 da zone abitate/residenziali e persone non coinvolte. Dovranno essere dotati di dispositivo elettronico di identificazione e il pilota dovrà seguire corso online con test finale online, lo stesso della C1.
Cosa accadrà in Italia con ENAC?
ENAC sarebbe intenzionata a pubblicare un regolamento transitorio 2019-2020 per poi nell'estate del prossimo anno abdicare al regolamento Europeo nelle formule transitorie previste. Tuttavia, prima di emanarlo, il regolamento transitorio 2019-2020 sarà pubblicato in consultazione sotto forma di bozza per 30 giorni in modo da ricevere i commenti di chiunque vorrà dire la sua. Per questo motivo riteniamo che minimo si arriverà a Luglio prima che diventi effettivo il regolamento ENAC droni 2019-2020. Siccome però c'è l'estate di mezzo, probabilmente tutto verrà translato a settembre, ma questa è soltanto una nostra supposizione.
Le congratulazioni della DJI per il il nuovo regolamento europeo droni
"DJI, leader mondiale nel settore dei droni civili e della tecnologia di imaging aereo, è lieta di vedere che a partire da oggi, i consumatori e gli operatori di droni commerciali potranno guardare avanti grazie ad una serie di regole chiare e coerenti in gran parte dell'Europa." Ha affermato in una nota il costruttore ciense. "Oggi segna la fine di un processo triennale in cui DJI ha svolto un ruolo chiave insieme a molte altre parti interessate nel settore dei droni", ha aggiunto Christian Struwe, responsabile delle politiche pubbliche europee presso DJI. "Riteniamo che questi nuovi requisiti operativi e tecnici armonizzati contribuiranno a facilitare e promuovere un'industria dei droni ancora più forte in Europa. I consumatori saranno in grado di portare i loro droni all'estero senza doversi preoccupare di regole diverse da quelle di casa, e gli operatori commerciali avranno a disposizione nuovi territori in cui far crescere la propria attività. Questo nuovo regolamento armonizzato sui droni apre il primo capitolo per aumentare la sicurezza aerea, accrescere la conformità e la comprensione degli operatori dei droni e mantiene i cieli europei aperti all'innovazione. Non vediamo l'ora di essere parte di una storia continua e di successo, poiché le regole entreranno in vigore nei prossimi quattro anni ".
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RispondiEliminaIo sto facendo il Corso base x drone verylight e c fanno portare il velivolo senza ausilio del GPS come a simulare un guasto.vi assicuro che con un po' di vento le cose si complicano un sacco. E questo nuovo regolamento vuol fare conseguire questa licenza con un semplice corso on line? Assurdo!! Quando cominceremo a sentire di gravi incidenti provocati da piloti inesperti senza una preparazione adeguata si renderanno conto dell' enorme cazzata che hanno fatto semplificando il conseguimento di tale licenza!!
RispondiEliminaEssendo un doppione abbiamo eliminato l'altro commento. Parere condivisibile il tuo, la decisione EASA di non obbligare all'addestramento pratico per le classi leggere C0 e C1 è relativa al fatto che questi mezzi vengono considerati intrinsecamente inoffensivi. Per i droni della classe A2 invece stabilisce l'obbligatorietà dell'addestramento pratico che può essere eseguito autonomamente dall'utente. Per i droni A3 non c'è addestramento pratico perchè dovranno essere condotti lontano da persone e zone residenziali quindi il rischio di creare danni viene considerato molto basso.
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RispondiEliminaA mio avviso al corso on line sarebbe opportuno affiancare un corso pratico, non legalmente obbligatorio ma praticamente necessario a chi non ha sufficiente destrezza. L'esigenza nascerà per evitare altissime multe conseguenti ai controlli che diventeranno più semplici e volendo anche sistematici col nuovo regolamento a regime. Mi auguro che gli utilizzatori vengano correttamente informati di questo. Considerare che la platea si amplia ai piloti non professionali (attuali ricreativi), che sono per definizione non informati sulle regole del volo, sui rischi specifici e sulle sanzioni ingenti e pure di tipo penale.
RispondiEliminaPer i droni della classe A2 easa ha tenuto conto della necessita di addestramento pratico e stabilisce appunto l'obbligatorietà dell'addestramento pratico che però l'utente potrà fare in modo autonomo e dovrà dichiarare di averlo fatto. Oppure potrà scegliere di affidarsi a qualcun altro. Le sanzioni ingenti ci sono oggi, con il regolamento europeo si presume che anche le sanzioni vengano uniformate in quanto i droni verranno considerati come un nuovo mezzo e non come aeromobile come viene considerato oggi, motivo per cui le multe sulla carta sono ingenti e praticamente non applicate proprio perchè sono quelle riferite agli aeromobili.
EliminaSalvo per professionisti del settore, addestrarsi al volo manuale con i droni odierni è utile quanto lavare i piatti pur avendo la lavastoviglie. Invece una "infarinatura" di regole e principi fisici può avere molto più senso.
RispondiEliminaComunque è interessante il concetto di "prevenzione del rischio": se fosse applicato alle automobili, che fanno 30.000 morti ogni anno in Europa, la patente di guida dovrebbe essere rilasciata dopo non meno di 1000 ore di guida, con velocità massima di 40 km/h e fuori dai centri cittadini. Ma morire in auto è 'normale", un impatto di 80 joule invece è un grosso rischio (80 joule!)
RispondiEliminaInfatti, considerando che i droni non hanno mai ammazzato nessuno nonostante in questi anni siano stati usati da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo direi che queste nuove normative europee sono ampiamente sufficienti. D'altronde questo regolamento nasce dall'accordo trovato con tutte le autorità aeronautiche degli Stati Membri tra cui ENAC. E' una specie di compromesso tra tutte le esigenze e ci hanno lavorato per almeno 5 anni.
EliminaSono d'accordo, è un ragionevole compromesso più che accettabile. Peccato per il declassamento dei droni attuali. Ma in tre anni qualcosa potrebbe cambiare. E non sottovaluterei le capacità tecniche di DJI nel trovare soluzioni.
EliminaLa DJI con il Mavic Air si era già portata avanti e adesso pesando meno di 500g (assieme a Parrot Anafi) potrà volare in A1C1 fino al 2022. C'è tempo quindi per realizzare droni che andranno a sostituire il MAvic Air e per le altre classi.
EliminaSalve a tutti. In un periodo di transizione come questo, consigliereste prendere il corso base prima dell'arrivo del regolamento? E per quanto riguarda i costi, pensate che si alzeranno o renderanno il tutto piu semplice?
RispondiEliminaCorso base no perchè le Open category praticamente permetteranno di fare quanto si fa nelle operazioni non critiche (corso base) seguendo un corso online e facendo un test online. Questo a partire da estate 2020 ma probabilmente anche prima secondo quanto aveva annunciato ENAC. Consiglio di attendere ancora 1-2 mesi per capire come muoversi. Se invece si ha del lavoro da fare allora il discorso cambia, meglio abilitarsi subito e non perdere l'opportunità di lavoro.
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