Parrot: risultati per i droni consumer sotto le attese. Annunciati licenziamenti e riorganizzazione del reparto

Droni consumer in crisi in casa Parrot. Il gruppo annuncia licenziamenti e riorganizzazione del reparto. Saranno prodotti meno modelli di droni consumer ma saranno più tecnologici

La Parrot ha pubblicato le stime preliminari del bilancio dell'ultimo trimestre del 2016 in cui rende noto che ha riportato un fatturato di circa circa 85 milioni di euro, inferiore rispetto all'obiettivo di 100 milioni annunciato il 1 Novembre. I ricavi per i prodotti della linea automotive sono pari a circa 23 milioni di euro, in linea con le aspettative. 

Problemi invece per quanto riguarda i droni consumer, di cui fanno parte i giocattoli della famiglia minidrones, il Bebop 1&2 e il drone ad ala fissa Disco che probabilmente risentono della grande concorrenza generata dai nuovi selfie droni cinesi come il Dobby e il Breeze e dai droni pieghevoli come il DJI Mavic.

Bene i droni professionali, margini insufficienti per i droni consumer

I Droni in casa Parrot nell'ultimo trimestre 2016 hanno generato un fatturato di circa 60 milioni di euro, circa 11 milioni di euro per droni commerciali professionali e 49 milioni di euro per droni consumer. La performance commerciale per i droni consumer nel quarto trimestre è stato raggiunta sulla base di margini che sarebbero insufficienti a garantire una crescita redditizia per questo business nel medio e lungo termine. Il Gruppo si è quindi posto una priorità per rispondere rapidamente a questa sfida con una strategia per riequilibrare le sue finanze.

Per il reparto droni consumer è stato proposto un progetto di riorganizzazione e ridistribuzione della forza lavoro. Parrot ha preso atto dei cambiamenti nel mercato dei droni consumer e ritiene che la gestione del suo sviluppo in questo segmento comporterà un adattamento della sua offerta e l'avvio di una fase per la riduzione dei costi. Il piano d'azione delineato ha lo scopo di adeguare il livello delle risorse impiegate in linea con la domanda ricevuta nel 2016, concentrandosi su quattro aree chiave:

 - Concentrare la capacità di innovazione su un numero ridotto di prodotti con l'impegno di fare un significativo passo in avanti tecnologico; ( ndr: ad esempio, il Bebop 1 e 2 hanno hardware ormai vecchio, non sono in grado di filmare a 4K e mancano molte features di volo avanzato ormai presenti anche sui droni cinesi low cost )

- Riorganizzazione sull'offerta di prodotti, sfruttando le competenze accumulate sui droni professionali;

- Riallineare le vendite e le risorse di marketing in tutti i canali di distribuzione più redditizi e dei mercati più promettenti;

- Dimensionamento dei team di supporto in porporzione al livello di attività.

Dopo essersi consultata con i rappresentanti dei lavoratori, e individuato il quadro giuridico applicabile, Parrot ha quindi previsto  un piano che potrebbe ridurre la sua forza lavoro di circa 290 persone su un totale di 840 che attualmente lavorano nel reparto Drone del Gruppo. Queste riduzioni riguarderebbero i dipendenti sia in Francia che a livello internazionale. In Francia, questa proposta si tradurrebbe in circa 150 licenziamenti.

Il costo complessivo di questa operazione è stimato in circa 45 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro di svalutazioni di asset, che saranno previste nel bilancio per il 2016. droni commerciali: continui investimenti

Droni Professionali: proseguiranno gli investimenti

Il business dei droni commerciali / professionali del gruppo Parrot (mappatura / monitoraggio, l'agricoltura e l'ispezione) ha continuato a svilupparsi. La gamma di droni commerciali, servizi e soluzioni è stata razionalizzata e ha continuato ad essere ulteriormente rafforzata. Nel 2017, Parrot mira ad accelerare la sua crescita e continuare a progredire con il suo piano di investimenti, sfruttando - come in passato - le attività di ciascuna società controllata, mentre allo stesso tempo promuoverà un approccio verticale, adattato per alcuni segmenti di clientela che ricerca soluzioni complete chiavi in mano. La Parrot con le controllate senseFly, Pix4D e altre società ha i mezzi per soddisfare queste richieste in modo efficace.

Previsioni per il 2017

Con circa 200 milioni di euro in cassa a fine dicembre 2016, oltre alla prospettiva di Faurecia che sottoscriverà un aumento di capitale con Parrot Automotive e le obbligazioni convertibili, basate su azioni Parrot Automotive, Parrot è in una posizione finanziaria sana e sarà in grado per finanziare i suoi sforzi per ristabilire il suo equilibrio operativo per continuare a progredire con i suoi investimenti in un settore in forte espansione come i droni civili, all'interno del quale  intende svolgere il suo ruolo di leader di mercato. La strategia Parrot sui Droni è ancora in linea con la strategia annunciata al momento dell'aumento di capitale alla fine del 2015: lo sviluppo di un posizionamento originale sul segmento consumer e la crescita della propria attività nel segmento droni commerciali professionali.  Per il 2017, Parrot si è prefissata una crescita di circa il 10% per Droni e l' Automotive, e si è posta l'obiettivo di raggiungere il break even, esclusi i costi di transizione per la riorganizzazione del reparto drone consumer

Henri Seydoux, presidente e CEO di Parrot ha commentato: "Parrot è posizionata in due settori molto promettenti e ad alta tecnologia: droni civili e i device per l' automotive. Con una rapida riorganizzazione aziendale sono fiducioso nell' eccellenza delle nostre scelte tecnologiche e confidente nella nostra capacità di rimanere leader anche durante il rinnovo, con una crescita sostenibile e redditizia. "

Nonostante le buone intenzioni, gli investitori non hanno preso molto bene la notizia. In questo momento Parrot SA quotata alla borsa francese sta perdendo il 17 %  rispetto la chiusura di ieri.
Il Comunicato Ufficiale Parrot sui risultati dell'ultimo trimestre 2016