Il QR Code da applicare ai droni professionali non si può più produrre in attesa del nuovo D-Flight e qualcosa non quadra

Su un drone ad uso professionale ci vuole targhetta più dispositivo elettronico di identificazione, quest'ultimo sostituito dal QR-Code a sua volta sostituto temporaneamente dalla targhetta. Tutto chiaro?

Alla fine di giugno 2018, D-Flight, il sito web sperimentale ENAV-ENAC utilizzato dagli operatori dei droni per registrare i loro mezzi autorizzati/riconosciuti ENAC, è stato temporaneamente sospeso al fine di apportare importanti aggiornamenti e implementare nuovi servizi. (D-Flight ENAV in aggiornamento, in arrivo i servizi per i droni ricreativi e professionali)

Su D-Flight l'operatore poteva stampare il QR-Code da applicare sul drone per ottemperare agli obblighi dettati dal regolamento ENAC sui SAPR. Essendo il sito web sospeso, oggi non è più possibile stampare ed applicare su un nuovo drone il QR-Code, cosa che comporterebbe una violazione del regolamento. E' davvero così?

Recandosi oggi sul sito D-Flight si può notare la seguente scritta:"Fino a diversa comunicazione è comunque possibile adempiere al requisito ENAC di cul all’Art. 8.1. applicando, al proprio mezzo e alla stazione di terra, un’etichetta in cui si riportino i dati relativi alla dichiarazione/autorizzazione ricevuti da ENAC, riportati negli elenchi pubblicati da ENAC".

Dunque, secondo D-Flight il QR-Code può essere sostituito dalla vecchia targhetta identificativa. Ci potrebbe stare, peccato che il regolamento ENAC all'articolo 8.2 dispone che a partire dal 1 luglio 2016 su ogni drone (SAPR ad uso professionale) in aggiunta alla targhetta identificativa, debba essere installato un dispositivo elettronico di identificazione. 

Questo dispositivo elettronico di identificazione non è mai stato reso disponibile e il 30 giugno 2016 ENAC pubblicava un avviso, ancora presente nella proprio sito web, in cui comunicava che a far data dal 1 luglio 2016 si sarebbe dovuto applicare sul drone un QR-Code in attesa della fornitura di questo fantomatico dispositivo elettronico di identificazione.

Stando alla nostra capacità interpretativa, il regolamento ENAC sui SAPR oggi imporrebbe sul drone la presenza della tradizionale targhetta (8.1) e la presenza del dispositivo elettronico di identificazione (8.2). Supponendo che l'avviso pubblicato sulla pagina web dell' ENTE nel 2016 abbia valore legale ai fini normativi, il dispositivo elettronico può essere sostituito dal QR-Code. 

Di conseguenza, oggi ogni drone ad uso professionale dovrebbe avere targhetta più il QR-Code altrimenti sarebbe fuori regolamento. Visto che il sito (D-Flight) per produrre il QR-Code è in aggiornamento, oggi chi fa riconoscere/autorizzare un drone da ENAC può soltanto applicare la targhetta identificativa venendo meno all'Art. 8.2 del regolamento. Tuttavia sul sito D-Flight viene detto che in questa fase va bene anche soltanto la targhetta identificativa. 

Tutto bene dunque? Si se i vari avvisi sui relativi siti hanno valore legale, no se per avere valore legale queste disposizioni debbano essere emendate al regolamento SAPR o inserite in una circolare ufficiale o quant'altro.