ENAC replica alla lettera delle associazioni di categoria sul nuovo regolamento droni

ENAC replica alla lettera delle associazioni di categoria sul nuovo regolamento droni.

Alla conferenza "ISAERS SAFETY CONFERENCE 2019 - DRONI: prospettive di sviluppo tecnologico, operativo e di mercato con la nuova normativa europea" che si è tenuta giovedì 24 ottobre a Forlì e che ha visto la partecipazione di rappresentanti di ENAC, EASA, D-Flight e alcune realtà italiane specializzate a vario titolo in aeromobili a pilotaggio remoto, Luciano Castro - Presidente Roma Drone Campus - nel presentare la sua relazione "Lo scenario del mercato degli APR alla luce della regolamentazione EASA" ha accennato, un po' a sorpresa, ai contenuti della lettera che Associazioni di Categoria SAPR e Centri di Addestramento avevano inviato ad ENAC i primi giorni di ottobre. 

Al termine dell'esposizione di Luciano Castro, ha voluto prendere parola l'Ing. Sebastiano Veccia - Direttore Regolazione Personale e Operazioni volo ENAC - per replicare ai punti salienti della lettera: a detta sua una sorta di anticipazione di quella che sarà la risposta ufficiale ENAC.

La presentazione di Luciano Castro in cui si fa riferimento alla lettera inviata all' ENAC

Sul primo punto l'Ing Veccia ha precisato che, secondo gli accordi stabiliti, alle Associazioni di Categoria spettava il compito di realizzare i vari capitoli del syllabus degli argomenti d'esame relativi ai nuovi attestati per il pilota, sostanzialmente quelli del regolamento europeo per chi, a partire da luglio 2020, condurrà un drone sopra i 249g di peso in regime Open Category. "I capitoli ci sono arrivati completi, nella cartella condivisa, intorno al 15-20 luglio - ha precisato l'Ing.Veccia - abbiamo messo insieme questi capitoli scritti a più mani ed è risultato un lavoro abbastanza complesso dal punto di vista dell'omogeneità di linguaggio, di scrittura e di copertura degli argomenti. Mi è stato detto che ci vogliono almeno 15 giorni di lavoro 'uomo' per poterli sistemare. Ci stiamo lavorando, speriamo di poterlo concludere entro fine mese."

Sul secondo punto, i commenti sul syllabus. "Come ho detto ci stiamo lavorando, i commenti non si fanno in questa fase. Ringraziamo le associazioni che hanno lavorato su questi syllabus in bozza. I commenti su una bozza su cui stiamo lavorando non è il caso di farli perchè non hanno alcun valore aggiunto." ha affermato l'Ing. Veccia.

Sul terzo punto: nessun feedback di ENAC sui commenti ricevuti nel periodo di consultazione pubblica alla bozza di regolamento transitorio (ndr: anche Quadricottero News aveva inviato commenti). "Enac quando scrive i regolamenti ha le sue procedure interne. Una volta consolidato il testo è prevista una consultazione interna e una consultazione esterna dove chiunque voglia può fare i suoi commenti. - ha detto l' Ing. Veccia - Abbiamo analizzato tutti i commenti ricevuti, circa 250 commenti. Ogni commento viene letto e accettato o meno dando una motivazione. Dopodichè si fa il resoconto finale. E' ovvio che non possiamo comunicare con 250 persone dicendo se il commento va bene oppure no. Alcuni commenti vengono validati, altri rigettati. Non abbiamo mai risposto e mai risponderemo ai commentatori comunicando ad ognuno l'esito del commento."

Sul quarto punto: condivisione regolamento e tempi di entrata in vigore. "Lasciateci fare il nostro mestiere - ha esortato l'Ing. Veccia - Quando entrerà in vigore il regolamento e il testo finale sono nostre responsabilità. Chiaramente condividendo il più possibile, però si tratta di una nostra specificità.

Sul quinto punto: la battuta d'arresto dell'improvement del settore dovuta alla presunta emissione della normativa ponte. "Quando si scrive un regolamento bisogna sempre tenere conto degli interessi contrapposti. - ha spiegato l'Ing. Veccia - Gli stackeholders, gli attori che sono in questo mercato spesso e volentieri hanno interessi diversi. Tanto per fare un esempio, ovviamente le scuole di formazione piloti APR hanno tutto il lecito interesse a continuare a formare per l'attestato pilota anche per le categorie ormai open, dall'altra parte abbiamo chi dice: no, basta non voglio più  frequentare la scuola perchè il regolamento europeo mi consente di non farlo. Quindi è chiaro che da un lato abbiamo la regolamentazione europea che dobbiamo rispettare perchè è cogente. Per quanto riguarda la circolare LIC 15, appena concludiamo la stesura del regolamento, domani abbiamo un'ultima riunione per congedarlo, metteremo mano alla circolare e ci dedicheremo all'aspetto BVLOS"

Questo il mero resoconto di una prima reazione pubblica ENAC ai contenuti della lettera inviata dalle associazioni di categoria. Se da una parte è vero che il regolamento europeo dovrà essere applicato a partire da luglio 2020, con le norme che devono cambiare per forza di cose, è anche vero che ENAC ha comunicato i cambiamenti a febbraio 2019 prevedendone l'attuazione entro l'estate. Cosa che per un motivo o per l'altro non è ancora avvenuta.

Poco importa di chi sia la colpa, riteniamo che annunciare cambiamenti che poi tardano ad arrivare è deleterio per il settore così come cambiare continuamente le normative anno dopo anno. Però è anche vero che emanare norme scritte male solo per fare presto è ugualmente dannoso. La speranza è che l'attuazione del regolamento europeo, sia per le open category rivolte principalmente alla massa, sia per le specific rivolte ai professionisti, dia stabilità e le giuste opportunità alla più ampia platea per rilanciare la filiera italiana droni aprendo le porte dell'Europa a chi ci saprà fare.