Droni, l'esperto Scarato a Roma lancia l'allarme: "Ancora troppe criticità normative e operative"

0 0 Danilo Scarato 2023-12-09 Edit this post

Dopo due intense sessioni di interventi, dibattiti e confronti tra gli specialisti del settore, si è conclusa con pieno successo l'edizione 2023 di Roma Drone Conference, l'appuntamento di riferimento in Italia per tutti i professionisti che lavorano nell'ambito dei droni e dell'emergente mobilità aerea avanzata.

L'evento capitolino, organizzato da Ifimedia e Mediarkè presso l’Università Europea di Roma in collaborazione con l'ENAC, ha richiamato i maggiori player del comparto, attirando l'attenzione anche di importanti stakeholder istituzionali e del mondo industriale più all'avanguardia.

Nell'ambito della tavola rotonda "L'Italia dei droni 2023: bilancio e prospettive", è intervenuto Danilo Scarato, direttore di Quadricottero News e profondo conoscitore del settore, che ha fatto il punto della situazione UAS evidenziando diverse criticità sia normative che operative.

Scarato ha ricordato come negli anni precedenti siano state fatte molte promesse e dichiarazioni di intenti per risolvere i problemi del settore, ma che spesso si sono scontrate con continui cambiamenti normativi che hanno finito per penalizzare gli operatori.

È stato fatto l'esempio di come alcune piccole aziende pioniere, dopo aver fatto investimenti per adeguarsi alle prime normative italiane sui droni, sono state spazzate via da successivi cambiamenti che hanno avvantaggiato nuovi player. Questo rischio, ha ammonito Scarato, sussiste anche per gli attuali e futuri investimenti nel promettente settore della mobilità aerea avanzata con i droni eVTOL per il trasporto passeggeri.

Sono state poi evidenziate diverse criticità operative e normative che impattano il settore dei droni già dal livello base "consumer" e che se non risolte potrebbero creare problemi anche per i droni ad uso professionale, per U-space e a cascata per la Mobilità Aerea Avanzata.

E' stata anche criticata la situazione italiana relativa all'implementazione dell'articolo 15 del regolamento europeo 947, che tra l'altro richiede la pubblicazione di un formato digitale unico sulle zone geografiche UAS, un file che l'utente dovrebbe caricare sui droni con marcatura di classe. L'Italia al momento non ha ancora provveduto, così come altri Paesi EASA. Attualmente, soltanto Lussemburgo e Francia pubblicano tale file in formato JSON.

Altre tematiche sollevate riguardano certe complessità procedurali e i tempi di rilascio di Notam e autorizzazioni operative, la situazione degli attuali droni privi di marcatura di classe i cui esemplari senza dichiarazione MTOM in linea teorica dal 2024 potrebbero non essere più utilizzabili nella categoria “open” (questione massa massima al decollo sollevata dall'art.20 del Regolamento 947/2019), le imprecisioni sui confini di molte zone geografiche UAS pubblicate su D-Flight, la necessità di snellire le procedure burocratiche e altri punti critici che si possono ascoltare nel video della sessione mattutina a fine articolo.

Danilo Scarato, nel suo intervento, ha voluto riconoscere lo sforzo e l'impegno profuso dall'ENAC nel tentativo di risolvere molte delle criticità che affliggono il settore dei droni. L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile ha istituito tavoli tecnici ad hoc, coinvolgendo gli operatori del settore, allo scopo di identificare e correggere le principali problematiche normative e operative. Lo stesso Scarato siede a uno di questi tavoli, apprezzando il lavoro collettivo che si sta svolgendo.

Ciò nonostante, l'esperto non ha mancato di rivolgere un accorato appello finale a ENAC e alle istituzioni competenti: è necessario che gli sforzi si traducano in risultati tangibili per quanto riguarda l'effettiva agevolazione del business degli operatori di droni. Finora, infatti, nonostante le buone intenzioni e i tavoli tecnici, gli operatori sul campo continuano a scontrarsi con ostacoli burocratici e complicazioni che ne rallentano l'attività.

È giunto il momento, questo l'appello accorato di Scarato, di passare dalle parole ai fatti, snellendo realmente le procedure e creando un contesto più favorevole e competitivo per il settore dei droni in Italia. Le potenzialità di crescita sono notevoli, ma c'è bisogno di un cambio di passo deciso per trasformare queste potenzialità in una solida e concreta realtà economica.

Con la pubblicazione di questa notizia autoreferenziale (perdonateci) si conclude il nostro reportage sulla conferenza Roma Drone Conference 2023, evento che ha permesso di approfondire ed analizzare a fondo le tematiche legate al mondo dei droni in Italia.

Cosa è emerso da Roma Drone Conference 2023

Questa conferenza è stata un’occasione proficua e stimolante che ha messo in evidenza sia le rosee prospettive di crescita e i trend positivi relativi alla mobilità aerea avanzata, sia le numerose criticità ancora irrisolte di cui soffre il settore, soprattutto per quanto riguarda gli operatori “sul campo” che utilizzano i droni nella loro attività quotidiana.

Proprio il confronto con questi player, ovvero le aziende che basano il proprio business sull’impiego dei droni, è stato illuminante e ha permesso di comprendere a pieno quali siano le problematiche da risolvere con maggiore urgenza per permettere una crescita fluida dell’intero settore.

I numerosi interventi che abbiamo raccolto e riportato testimoniano una certa preoccupazione diffusa, nonostante l’entusiasmo per le nuove frontiere che si prospettano. Auspichiamo che le criticità evidenziate possano essere affrontate e risolte al più presto, poiché il mondo dei droni ha davvero un enorme potenziale ancora inespresso nel nostro Paese.

Ricordiamo che potete trovare tutti gli articoli e gli approfondimenti su questa edizione cliccando sul questo tag: Roma Drone Conference. Di seguito le registrazioni integrali, sessione mattutina e sessione pomeridiana.