DJI Matrice 400: come decollare e atterrare su navi in movimento, guida completa

DJI Matrice 400: come decollare e atterrare su navi in movimento, guida completa

In un settore in rapida evoluzione come quello dei droni enterprise, DJI continua a spingere i confini della tecnologia con funzionalità che rendono i suoi droni sempre più versatili e affidabili. Una recente novità riguarda il Matrice 400, il successore del Matrice 350 RTK, che ha la capacità di decollare e atterrare automaticamenre su navi in movimento. Questa funzione, denominata "Vessel Takeoff & Landing", è pensata per operazioni marittime complesse, come ispezioni offshore, soccorso in mare o monitoraggio ambientale, dove la stabilità di una piattaforma fissa non è garantita.

Il Matrice 400, presentato a giugno di quest'anno, si distingue per una serie di miglioramenti rispetto al modello precedente: un tempo di volo massimo di 59 minuti con payload come l'H30T, una velocità orizzontale fino a 25 m/s e una resistenza al vento di 15 m/s, rendendolo ideale per ambienti complessi. Ma è proprio la modalità per navi a catturare l'attenzione degli esperti: combina rilevamento intelligente, imaging visibile, proiezione AR e automazione avanzata per gestire scenari dinamici. Non è solo una questione di comodità, ma di sicurezza e precisione in contesti dove un errore potrebbe costare caro, come su piattaforme petrolifere o imbarcazioni da ricerca.

Per attivare questa funzione, la preparazione è meticolosa e richiede attenzione ai dettagli tecnici. Innanzitutto, occorre posizionare un marker di atterraggio sul ponte della nave, con una zona operativa che deve avere dimensioni minime di 3 metri per 3 metri, una superficie piana, priva di ostacoli e uniformemente colorata – preferibilmente scura per ottimizzare il riconoscimento visivo. Lo spazio aereo verticale sopra il ponte deve essere libero da ostacoli per almeno 20 metri. Il drone va collocato al centro del marker, acceso insieme al controller remoto. Nell'app di controllo, si accede alle impostazioni di volo (Settings > Flight Settings > Takeoff Settings) per abilitare la "Boat Launch Mode" e assicurarsi che l'opzione "Update Home Point Continuously" sia attiva: quest'ultima aggiorna dinamicamente il punto di ritorno in base al movimento della nave, sfruttando il GPS RTK per una precisione centimetrica.

Il decollo è manuale ma assistito: si solleva il drone spingendo lo stick dell'acceleratore al massimo per ascendere rapidamente a 20 metri di quota, allontanandosi dal ponte per evitare turbolenze o interferenze. Questa fase iniziale garantisce che il Matrice 400 acquisisca una posizione stabile prima di iniziare la missione, riducendo i rischi legati al rollio o al beccheggio della nave.

Al termine dell'operazione, il ritorno a casa (RTH, Return to Home) e l'atterraggio rappresentano il cuore innovativo della feature. Premendo e tenendo premuto il pulsante RTH sul controller, il drone inizia il rientro automatico verso la nave. Quando si avvicina e il marker diventa visibile, l'operatore annulla manualmente l'RTH per passare al controllo preciso. Si attivano quindi le funzioni di rilevamento atterraggio e Vision Assist nell'app, che sfruttano sensori visivi e algoritmi di machine learning per identificare il marker. Il pilota dirige manualmente il drone sopra il marker, abbassando gradualmente l'altitudine. Una volta rilevato, appare un prompt "C1 Auto landing" sullo schermo: premendo il pulsante C1 sul controller, il sistema passa in modalità automatica, regolando autonomamente quota e posizione per un atterraggio preciso sul marker, compensando i movimenti della nave.

In caso di fallimento – ad esempio per condizioni meteo avverse o errori di rilevamento – il Matrice 400 non lascia nulla al caso: ascende automaticamente a un'altitudine di almeno 20 metri sopra il punto di decollo, emettendo avvisi vocali e pop-up. L'operatore deve allora riprovare manualmente, garantendo un margine di sicurezza che evita collisioni o perdite del dispositivo. 

Questa funzione posiziona il Matrice 400 come leader nelle operazioni marittime, tuttavia non mancano le voci critiche. Alcuni sollevano dubbi concreti sulla reale applicabilità della tecnologia. I parametri limitanti di questa funzione sarebbero troppo ristretti da renderla di fatto inutile. E' necessaria un'area sgombra di 3x3 metri sul ponte, condizioni di mare calmo, vento inferiore ai 5 m/s con velocità dell'imbarcazione sotto i 10 nodi.

Le perplessità si concentrano sulla discrepanza tra le promesse tecnologiche e la realtà operativa in ambiente marino. "È meglio imparare a decollare e atterrare completamente in manuale, altrimenti si rischia di perdere immediatamente un drone da 15.000 dollari, che comunque deve essere fatto atterrare in parte manualmente sotto questa nuova 'funzionalità'" afferma un commento critico al video diffuso da DJI che proponiamo di seguito.

DJI Matrice 400 - Prezzi

DJI Matrice 400 è disponibile dai rivenditori autorizzati DJI Enterprise, come PersonalDrones, con allestimenti a partire da 9.728€ - Link acquisto - Per offerte personalizzate e consulenza specializzata scrivere a: info@quadricottero.com

Video - DJI M400 decollo e atterraggio da una nave