La IMU dei droni in Connected Rider: sistema telemetrico per il Motocross realizzato da Red Bull e Laser Navigation

Adesso che Tony Cairoli può godersi a pieno merito l'appena conquistato ottavo titolo mondiale di Motocross, la Red Bull può svelare alcuni dettagli che hanno contribuito al successo. Eccone uno: circa un anno fa, il team della famosissima bevanda energetica ha coinvolto la bergamasca Laser Navigation a realizzare un sistema telemetrico ( battezzato poi Connected Rider e rivelatosi un dispositivo d'eccellenza, quasi da Formula Uno ) da impiegare durante gli allenamenti di Tony, per tracciare le sue performance e scoprire i segreti della sua guida così unica in sella alla sua KTM SX-F 350.

Il Connected Rider è stato realizzato interamente dagli ingegneri della Laser Navigation che hanno utilizzato microprocessori e sensori  dello stesso tipo di quelli utilizzati sulle schede autopilota dedicate agli APR. Una piattaforma inerziale a 9 DOF composta da accelerometri, giroscopi, barometro, bussola elettronica e ricevitore GPS multicostellazione di ultima generazione. La Laser Navigation è molto conosciuta nel mondo dei " droni multirotori " per aver creato le prime flight control a 32 bit su cui girava il codice Arducopter opportunamente ottimizzato e, tramite il suo fondatore Roberto Navoni, per aver dato i natali alla VirtualRobotix che attualmente annovera l'autopilota VR BRAIN 5 tra i suoi prodotti di punta.

Il fine del Connected Rider è quello di acquisire i dati di  altezza, lunghezza dei salti, forza G, inclinazione, whip, scrub, accelerazione e velocità della moto condotta da Tony e di  tracciarli in tempo reale su un software, ancora una volta sviluppato dalla Laser Navigation, che deriva dalla VR Pad Station utilizzata sui droni made in VirtualRobotix.

IL VIDEO DEGLI ALLENAMENTI DI TONY CAIROLI CON IL CONNECTED RIDER

Una sfida tecnica molto complessa, per comprenderla meglio abbiamo parlato con Roberto Navoni:

Complimenti Roberto, puoi darci qualche dettaglio su come funziona il Connected Rider, ad esempio: come fa il sistema a rilevare e a determinare altezza e lunghezza del salto della moto?

Roberto N.: "Ci sono una serie di algoritmi che abbiamo sviluppato usando i dati raccolti durante prove e gare che fanno data fusion tra gps , barometro , accelerometri e dati in output dalla IMU. Insomma un 'lavoraccio' anche perchè queste cose cambiano in base al tipo di pista. E' stato un lavoro molto complesso che ha richiesto decine di giornate sui campi da cross a fare test. E' stata sicuramente una esperienza complessa ma decisamente interessante" 

Vederlo funzionare è molto entusiasmante, potrebbe essere un sistema molto appetibile da utilizzare sulle moto di tanti appassionanti ed anche in altre discipline motoristiche come i go-kart, le moto su pista, etc. E' Possibile acquistare il Connected Rider ?

Roberto N.: " Per ora il progetto e' riservato alla Red Bull. Decideranno loro come evolverlo e se e come metterlo sul mercato. Per i piu' tecnici ho un video in cui si vedono i dati in modo raw e l'overlay sul video (ndr: il video allegato sotto ) da li si parte per le elaborazioni piu' complesse e fantastiche come il video realizzato con la tecnologia media di Red Bull che ovviamente è decisamente un altra cosa rispetto ai nostri tools interni di overlay " 

Ringraziamo Roberto, e ricordiamo che la Laser Navigation è raggiungibile a questo LINK, mentre la VirtualRobotix a questo LINK. Il comunicato ufficiale Red Bull a questo LINK
[ Photo credit: Red Bull,  Roberto Navoni ]