Droni: ASSORPAS lancia l’osservatorio sul regolamento

Assorpas istituisce un tavolo tecnico stabile con partecipanti ben individuati che, nel corso di incontri periodici, esamini le criticità generate dal Regolamento (o dalle sue modalità di applicazione) e formuli proposte correttive da sottoporre all’Ente, auspicando il maggior coinvolgimento possibile sia da parte dei vari attori della comunità italiana che della stessa ENAC.

Istituzione dell’Osservatorio sul Regolamento MAPR: uno strumento a disposizione della comunità italiana

ASSORPAS, Associazione italiana della filiera dei SAPR, nell’apprezzare il lavoro svolto da ENAC in favore della diffusione della cultura aeronautica e per la regolamentazione del settore APR, ringrazia l’Ente per la disponibilità all’ascolto delle richieste e delle necessità della comunità degli utenti italiani.

Ciò nonostante, proprio a seguito dei più recenti incontri tra ENAC ed associazioni di categoria e degli eventi che li hanno accompagnati, ASSORPAS ritiene necessario ribadire la propria posizione su alcuni punti specifici ed in particolare su:

• -Persistenza di criticità normative
• -Bassa stabilità delle norme
• -Metodologia di confronto

Persistenza di criticità normative

In primo luogo, desideriamo ribadire che il Regolamento MAPR (Ed. 2, Em. 1 del 21 Dicembre 2015), come anche la revisione dell'ATM05B e le Linee Guida per i futuri Centri di Addestramento, contengono alcune criticità da affrontare rapidamente se si vuole evitare lo stallo di alcune attività imprenditoriali.

Su sollecitazione dello stesso Ente, tali criticità sono state già in parte (e continueranno ad esserlo in futuro) oggetto di commenti da parte delle Associazioni. E’ ora necessario che ai commenti segua una sistematica discussione e che alle norme, anche alla luce dei risultati della loro applicazione, siano apportate tutte le modifiche in grado di contemperare sicurezza e sviluppo di attività imprenditoriali.

Stabilità delle norme

Dal punto di vista delle imprese, è impossibile non sottolineare che a danneggiare il ritorno degli investimenti non siano solo alcune rigidità dei margini operativi, ma anche la mancanza di stabilità dell’assetto normativo (ulteriormente aggravata dall’assenza di preavviso alle modifiche regolamentari e di informazioni certe sulle tempistiche necessarie alla riorganizzazione di strategie aziendali già à in essere.

E’ questo il caso delle recenti richieste di commento sulle Linee Guida per i futuri Centri di Addestramento, attuate con margini temporali troppo stretti per poter formulare proposte ragionevoli. La proroga delle autorizzazioni alle scuole già attive è quindi stato un atto inevitabile, purtroppo reso necessario dalla gestione della tempistica adottata.

 

 

Metodologia di confronto

Premesse essenziali al confronto tra le associazioni di categoria ed ENAC è che le problematiche di Security/Safety nate dalla massiccia diffusione degli APR:

• non possano né debbano limitare oltre il normale buon senso chi opera con senso di responsabilità,
• debbano essere regolarmente discusse tra tutte le parti in causa

Dovrebbe essere ormai evidente che aumenti di rigidità nelle condizioni operative tendono a tradursi in un involontario contributo allo sviluppo dell'abusivismo, fenomeno già oggi ampiamente diffuso, incontrollato e reale minaccia per la sicurezza di cose e persone.

Dovrebbe essere altresì chiaro che il comparto APR, seppur ancora numericamente ridotto, è estremamente articolato e che in esso già si confrontano gli interessi della piccola e della grande impresa. Un quadro normativo equilibrato, anche nelle sue espressioni attuative, dovrà necessariamente rappresentare una sintesi di tali interessi.

La realizzazione di condizioni di equilibrio, sia sotto il profilo delle condizioni operative che del rispetto di tutti gli interessi in gioco, non può prescindere da una conoscenza diretta delle specificità dei mezzi, delle procedure operative e delle dinamiche di mercato. I nostri soci sono di fatto gli attuali “pionieri del settore” e (spesso anche a costo di dolorose rinunce a potenziali commesse) tra i pochi attuatori di concrete misure di sicurezza. Di concerto con l'Ente, siamo quindi certi di poter fornire un contributo di esperienza determinante alla definizione ed all’ottimizzazione delle regole.

Per dotare la comunità nazionale di strumenti adatti a questo scopo, rendiamo operativa la nostra proposta, rivolta a tutti gli attori del comparto e già accolta dall’Ente, di messa in funzione di un Osservatorio sul Regolamento MAPR: un tavolo tecnico permanente che, nel corso di incontri periodici, esamini le criticità generate dal Regolamento (o dalle sue modalità di applicazione) e formuli proposte correttive da sottoporre all’Ente

Il Consiglio Direttivo ASSORPAS