PARROT sta pensando di entrare nel mondo dei piccoli Droni per la Sicurezza e la Sorveglianza

Nel secondo trimestre di quest'anno la Parrot ha perso il 17% sui ricavi dei droni consumer rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In crescita +42% i ricavi sui droni professionali.

La Parrot ha pubblicato i risultati finanziari ottenuti nel secondo trimestre del 2017. “I nostri risultati per il secondo trimestre sono in linea con le nostre aspettative ed evidenziano un ulteriore miglioramento. La riorganizzazione si è conclusa e la riassegnazione delle strategie e del personale sta andando avanti in modo efficiente ed efficace" ha detto Henry Seydoux il Presidente e CEO della Parrot. In effetti, al 30 giugno 2017 la forza lavoro del gruppo Parrot consisteva in 596 persone contro le 737 del 31 marzo 2017 e le 854 del 31 dicembre 2016. ( Leggi anche: Parrot, risultati per i droni consumer sotto le attese. Annunciati licenziamenti e riorganizzazione del reparto)

Tuttavia, la Parrot sui ricavi dei droni consumer come il Bebop 2 e i mini drones ha registrato una perdita del 17% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. "E' un dato che ci aspettavamo, ed è la conseguenza delle offerte promozionali che avevamo avviato a maggio 2016 per svuotare gli stock di magazzino. E' stata un'operazione unica e non sarà ripetuta, il gruppo ora ha il focus sulla profittabilità delle vendite." ha dichiarato la società. Un'affermazione forse un po' contraddittoria visto che la figura in testa all'articolo mostra la home page attuale della Parrot che riferisce di offerte promozionali estive di un certo impatto, probabilmente indotte dalla concorrenza portata dal nuovo mini drone DJI SPARK.

Poche speranze di vedere il BEBOP 3 nel 2017

"Sui droni consumer nel secondo trimestre di quest'anno abbiamo ottimizzato la nostra gamma di prodotti lanciando nuovi pacchetti ( Bebop 2 Adventurer, Disco Adventurer, Bebop 2 Extreme etc.) mantenendo una posizione concorrenziale. Questo ci permetterà di gestire in modo più efficace la politica dei prezzi nella seconda metà dell'anno. Ulteriori pacchetti adattati a diversi segmenti di clientela saranno distribuiti in risposta alla forte stagionalità delle vendite alla fine dell'anno." ha dichiarato la Parrot facendo intuire che un eventuale Bebop 3 per ora rimane nel cassetto.

Diversa la situazione per quanti riguarda i droni professionali. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso la Parrot ha un + 42% sui ricavi. Un risultato ottenuto grazie al successo delle soluzioni ad ala fissa ( eBee e il recentissimo Disco con sensore Sequoia per l'agricoltura di precisione) al software specializzato per i rilevamenti e la modellazione 3D (Pix4D) e ai servizi nel campo delle ispezioni, costruzione, agricoltura, real estate. 

Inoltre, la Parrot sta pensando di accettare una proposta di Joint Venture per realizzare piccoli droni dedicati al mercato della difesa, sicurezza, sorveglianza. "La firma di questo accordo consentirebbe a Parrot di implementare il proprio know-how per lo sviluppo del software e le tecnologie avanzate per i droni leggeri su un terzo segmento di mercato per i droni commerciali, evidenziando l'eccezionale livello di competenza del Gruppo all'interno di questo nuovo settore." ha ribadito la società francese.

Intanto il mercato finanziario, spesso unico indice attendibile della bontà di strategie intraprese e di salute societaria, non sembra aver preso male la "nuova" Parrot. Dopo il minimo degli ultimi 5 anni toccato a novembre 2016 (6.93€) le quotazioni del titolo alla borsa Euronext di Parigi stanno registrando una crescita, anche se molto leggera e altalenante. Parrot, risultati economici secondo trimestre 2017 (pdf)