Appena tornati da Londra, pubblichiamo il resoconto della nostra visita allo SkyTech 2015, l'evento sui droni tenutosi al Business Design Centre. Il luogo, non molto lontano dal Tamigi, è facilmente raggiungibile dalla metropolitana, uscita Angel, e dai Bus. Lo scenario era quello tipico londinese, affascinante e suggestivo illuminato da una splendida giornata di sole.
I tre inviati di Quadricottero News |
Una volta entrati ci siamo trovati in un ambiente su due piani. Nello spazio inferiore erano presenti gli spazi espositivi delle aziende mentre nel piano superiore si poteva assistere alle conferenze sui droni: agricoltura, legislazione e soluzioni tecniche.
Iniziamo col dire che la scelta logistica non si è rivelata azzeccata, il rumore proveniente dalla sottostante zona espositiva rendeva difficile la comprensione delle conferenze nonostante l'audio amplificato. Non c'è nulla di più fastidioso per l'attenzione del brusio e del vociare.
Nonostante questo le conferenze si sono dimostrate all'altezza, contenuti validi, veri e specializzati. Ci ha colpito particolarmente la conferenza sull'agricoltura tenuta da Ursula-AG che ha dimostrato come l'evoluzione tecnologica sui sensori di rilevamento per ricavare l'indice di vigore NDVI e altri parametri sulle coltivazioni consente già oggi di ottenere dati validi anche con sorvoli effettuati ad altezze superiori ai 120 metri.
Volare più elevati consente di ridurre a mezza giornata il lavoro di rilevamento che richiederebbe due giornate, mantenendosi sotto i 120 metri, portando grandi benefici al contadino "digitale" che deve sottostare a tempistiche stringenti sia per motivi meteo che agricoli. Questo è un aspetto che le normative sui mezzi aerei a pilotaggio remoto dovranno tenere in considerazione, altezze massime troppo basse potrebbero castrare certi settori applicativi come quello della fotogrammetria e dell'agricoltura.
Area Espositiva
Nell'area esponevano una 40ina tra aziende ed organizzazioni, di seguito quelle che hanno attirato maggiormente il nostro interesse.
TOPCON
Nello stand della società specializzata in rilevamenti con i droni, mappatura e sorveglianza delle coste faceva bella mostra il Falcon 8 della tedesca Asctec con relativa groundstation portatile. Un drone un pò datato ma sempre attuale dal punto di vista tecnologico e delle prestazioni
UAVONIC
Non si poteva non notare lo spazio espositivo della UAVONIC che, complici i mezzi imponenti basati su elettronica ZEROTECH e dotati di varie ridondanze come la doppia flight control e il doppio paracadute, occupava un ampia zona. Presente l' HIGHONE e altre soluzioni ZeroTech, i più grossi multirotori presenti nel salone
HEIGHT TECH
La HEIGHT TECH ha presentato l' HT-8 C180 un interessante drone multirotore in configurazione ottocottero assimetrico per poter ospitare un gimbal direct drive frontale in modo che la camera non possa mai inquadrare le eliche. L'autonomia di volo è di 20 minuti
SENSEFLY - PARROT
Grazie alla società facente parte della Parrot abbiamo potuto vedere dal vivo il famoso eXom, il drone quadricottero pensato per le attività professionali di cui avevamo parlato in questo articolo. L'impressione dal vivo è quella di un mezzo robusto, ben concepito e ingegnerizzato. Non avendolo provato ne visto volare non possiamo dare giudizi su questi aspetti.
FLOCK
Un po nascosto in uno stand minimalista, abbiamo visto FLOCK un'applicazione che gli ideatori definiscono Urban Flight Planner Pro-Sociale. Si tratta di un pianificatore di missione pensato per i droni che volano negli scenari urbani, come quelli che consegneranno i pacchi ( li vedremo mai? ), che sulla base dei dati acquisiti riesce a disegnare percorsi con il minor impatto possibile sui cittadini evitando anche gli ostacoli. In sostanza il drone viaggerà su rotte in modo da sorvolare il minor numero di persone possibile. Un idea carina ma un po utopica, almeno per noi italiani che dobbiamo fare i conti con il regolamento ENAC
HELIGUY
Non potevano mancare i prodotti DJI, il Phantom e l' Inspire che sovrastava dall'alto un miniquad nello stand di HELIGUY e un DJI S1000
QUESTUAV
Esposto il QuestUAV Q200 un drone tuttala studiato per le applicazioni di sorveglianza, agricole e di fotogrammetria. La particolarità è che è in grado di galleggiare sull'acqua ed è quindi indicato per sorvolare anche tali ambiti
CAA
Presente anche la Civil Aviation Authority, l'equivalente della nostra ENAC, nel cui stand erano presenti volantini e messaggi formativi sul volare responsabilmente. Sullo schermo del notebook girava il cartone animato informativo di cui avevamo parlato qualche tempo fa. Un bell'esempio da seguire per le altre Authority. A nostro avviso la formazione di massa è una delle chiavi per ottenere più sicurezza e per prevenire i comportamenti scorretti nella conduzione di questi mezzi.
WING
Wing è un particolare mouse per il controllo in 3D che è stato abbinato ad una Ground Station per pilotare un drone. Il software della groundstation contiene parti del Mission Planner APM. Tramite il Wing si può comandare il Pitch, il Roll, lo Yaw e la quota con in più dei tasti per le funzioni addizionali. Un vero e proprio sostituto del radiocomando R/C tradizionale
Queste le principali novità dello Skytech a nostro avviso, altre aziende non citate sono presenti nel video allegato alla fine di questo articolo.
Conclusioni
A parte il problema del rumore durante le conferenze, lo SkyTech 2015 è stato un buon evento anche se, vista la location, ci aspettavamo un evento più grande e ricco di espositori. Prevedere un limite massimo di ingressi, circa 1000, è stata una buona idea per evitare fenomeni di sovraffollamento viste le dimensioni dell'area che era soltanto una piccola ala laterale del Business Design Centre.
Possiamo concludere che nel Regno Unito il settore dei cosiddetti droni per gli usi civili è tecnologicamente sviluppato e gli attori sono molto competenti. Anche gli interessati sembrano avere un certo tono professionale, insomma non sembrano esserci improvvisati, da ambo i lati, che mirano al business puro senza avere le necessarie competenze cosa che invece sempre più spesso accade in Italia dove si tende a vedere questo mondo come un'occasione per svolgere un secondo lavoro che magari nulla ha a che fare con le competenze acquisite.
Nel Regno Unito da questo punto di vista e dal punto di vista degli eventi fieristici si è più indietro rispetto all'Italia. Qui da noi il settore sembra essere più vivace nelle varie sfaccettature, dai media specializzati e non, ai workshop e alle manifestazioni. In Italia i droni ormai sono presenti anche alle fiere di paese, nel Regno Unito per ora rimangono in un ambito con una parvenza di professionalità di fondo, insomma un settore specializzato senza improvvisati. Oltre Manica non sembra ancora esserci il boom che sta vivendo l' Italia, con tutti i pro e i contro del caso. Questo lo si nota anche nel numero molto più limitato di scuole di volo e di organizzazioni consulenti esistenti rispetto all' Italia
IL VIDEO DELLA NOSTRA VISITA ALLO SKYTECH 2015
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