In occasione del Rally Italia Sardegna, sesta tappa del campionato mondiale FIA, siamo stati ospitati dalla DJI e abbiamo visto dal vivo come vengono utilizzati i droni per le riprese aeree delle auto in corsa. In seguito, siamo stati ospiti WRC in visita presso i box dei costruttori leader del mondiale e abbiamo vissuto i dietro le quinte di come vengono prodotti e diffusi i contenuti multimediali WRC a cui i droni contribuiscono dal loro particolare punto di vista per rendere ancora più spettacolari questi eventi
Grande spettacolo quello iniziato ieri con la prima prova del Rally Italia Sardegna vinta da Sebastian Ogier sulla Wolkswagen Polo WRC. Questo di Alghero è il sesto appuntamento del mondiale Rally ed oggi si è entrati nel vivo delle competizioni con ben otto prove speciali. In virtù di una partnership tra la WRC e la DJI, per la prima volta tutte le tappe del mondiale Rally vengono riprese dai droni che con i loro voli contribuiscono a fornire contenuti audiovisivi. Immagini aeree integrate sia nelle dirette che nei format WRC per la diffusione broadcast in tutto il mondo.
In Sardegna sui tracciati di gara sterrati ci siamo andati anche noi ad assistere alle operazioni, ospiti prima della DJI e poi del WRC. Ecco quello che abbiamo visto.
Sveglia all’alba, pronti per recarci assieme alla DJI drone crew presso il percorso di gara. Nel cortile incontriamo David Mariottini e Achille Zaino piloti di Drone Arezzo il team scelto dalla DJI assieme ai ragazzi tedeschi della Skynamic che in questa occasione hanno svolto la funzione di operatori video in assistenza ai piloti. Accompagnati da personale WRC lungo il tragitto in auto Viviana Laperchia, DJI PR Specialist che avevamo già incontrato al recente Roma Drone Urbe, e la sua la collega Janneke Rozendaal illustrano a noi, ai colleghi di Dronezine e della rivista Tuttorally il programma della giornata.
Sul teatro delle operazioni, con Viviana Laperchia a sinistra e la sua collega Janneke Rozendaal
Dopo un tragitto a piedi di un chilometro e mezzo che ha fatto apprezzare la facilità di trasporto dell’ Inspire 1 Pro X5 Raw utilizzato per le riprese ( meno contento era chi doveva portarsi dietro qualche decina di batterie ) siamo arrivati nella zona deputata a svolgere le operazioni, le quali si svolgevano in questo modo: il pilota David Mariottini conduceva l’ Inspire 1 a vista mentre l’operatore camera Julien Glockner della Skynamic si occupava di gestire inquadrature e riprese.
“ La DJI è sempre un passo avanti quando si tratta di integrare i droni in eventi sportivi. Usare i droni per il rally significa più flessibilità con la possibilità di generare immagini sensazionali che gli elicotteri tradizionali non sono in grado di ottenere“ ci ha detto Viviana Laperchia PR Specialist DJI intervistata da noi proprio mentre si stavano svolgendo le riprese aeree
VIVIANA LAPERCHIA AL WRC RALLY ITALIA SARDEGNA
E sul tema di quanto possono essere utili i droni per il mondiale rally ne abbiamo discusso dopo pranzo ad Alghero con il responsabile media del WRC Peter Enckell mentre ci ha portato in visita guidata presso i box delle case ufficiali protagoniste del mondiale come la Volkswagen e la Hyundai.
La DJI Drone Crew Rally Italia Sardegna 2016 con Peter Enckell responsabile WRC media ( in camicia bianca )
Sintetizzando, Peter ci ha detto che per la WRC i droni si sono dimostrati un fantastico strumento di ripresa aerea in grado di aggiungere emozioni ai video. Il suo parere è quello che i droni non si sostituiscono agli elicotteri ma sono uno strumento aggiuntivo perchè possono operare a quote molto più basse con punti di vista diversi.
Al contrario, quando si richiedono tragitti di ripresa lunghi gli elicotteri sono ancora l’ideale. La WRC si è affidata alla DJI in virtù della sua esperienza e affidabilità, doti ampiamente dimostrate e confermate anche dal fatto che è leader nel mercato mondiale dei droni consumer e pro-sumer con sempre più allunghi nel mercato professionale
Dopo la visita al parco chiuso Peter ci ha portato a visitare il centro di produzione WRC, allestito al centro stampa WRC di Alghero, costituito da collegamenti satellitari con postazioni per il video editing e la produzione broadcasting destinata a 50 Paesi, compreso il rilancio del segnale live streaming ricevuto dai droni.
LA QUESTIONE DELLE NORMATIVE SUI DRONI
Ad Alghero un portavoce WRC ci ha confermato che le normative sui droni sono molto diverse da un Paese all’altro e questo per un campionato mondiale rappresentano un ostacolo. In alcuni Paesi come Germania, Francia e Italia sono molto ostiche mentre altre nazioni come il Portogallo, la Svezia, il Messico e l’Argentina, per citare eventi già disputati del WRC 2016 dove si sono utilizzati i droni, sono più permissive.
Come sappiamo per il Rally Italia Sardegna la DJI ha incaricato Drone Arezzo che si è rivolta all’ENAC per ottenere sia il notam per volare all’interno della ATZ di Alghero che i permessi necessari per svolgere le operazioni. Tuttavia, guardando video e foto in rete alcuni esperti hanno evidenziato delle possibili incompatibilità tra come sono stati condotti i voli e la normativa ENAC sui SAPR che non consente il sorvolo di persone non facenti parte delle operazioni e a dire il vero neppure la vicinanza, imponendo una certa distanza da esse con un’area di buffer anche in regime di operazioni critiche con mitigazioni ( ex miste ). A meno di non avere un drone inoffensivo / eurocae che ad oggi non esiste in versione multirotore a parte i mini droni da 300 grammi
Noi eravamo sul posto e seguendo le operazioni non abbiamo rilevato elementi tali da ritenere i voli pericolosi per i terzi. La nostra opinione dopo aver visto i voli è che se queste operazioni non si potevano svolgere a norma di regolamento ENAC significa che qualcosa nella normativa non funziona e va cambiata, se davvero si vuole permettere un reale sviluppo del lavoro aereo con i piccoli APR in Italia.
La farsa della linea guida sui droni inoffensivi sotto i 2kg appena pubblicata dall’ ENAC che di fatto molto difficilmente permetterà ad un drone multirotore di essere considerato inoffensivo, e che quindi non ne consentirà l’utilizzo negli scenari critici senza mitigazioni, è la prova che la normativa italiana è ancora un grande ostacolo ad un vero sviluppo del settore.
Bisogna considerare che ad oggi gli APR, i cosiddetti droni ad uso lavorativo, sono gli aeromobili più sicuri al mondo non avendo provocato un solo decesso nonostante ormai ve ne siamo milioni di esemplari in circolazione.
Invece di contestare operazioni svolte con criterio da operatori esperti che sono consapevoli e responsabili di ciò che fanno, forse è arrivato il momento di fare massa critica, anche partecipando attivamente alle associazioni di categoria, chiedendo a gran voce ad ENAC di allargare le maglie troppo strette con una semplificazione sui piccoli mezzi della categoria dell’Inspire e del Phantom, sulla falsariga di quanto ENAC stessa ha concesso ai mini droni da 300 grammi. Oggi i mini droni “trecentini” possono volare ovunque ma la cosa non era possibile 12 mesi fa.
Chi l’anno scorso in questo periodo da operatore riconosciuto svolgeva operazioni con i droni da 300 grammi in città veniva considerato illegale, salvo poi diventare magicamente legale a partire dal 15 Settembre 2015 quando è entrata in vigore la nuova edizione del regolamento con l’aggiunta di alcuni paragrafi.
LE OPERAZIONI CON I DRONI AL RALLY ITALIA SARDEGNA 2016 WRC FIA
Gli Highlights ufficiali del Rally Italia Sardegna con parti riprese dal DRONE utilizzato in questi giorni dalla DJI Drone Crew
Quadricottero News
ringrazia sentitamente DJI Europe e l'organizzazione WRC per la grandiosa ospitalità che ci è stata offerta al Rally Italia Sardegna 2016 con l'augurio che le normative italiane sui droni diventino più semplici e e consentano un vero sviluppo del settore
Quadricottero News
many thanks to DJI Europe and to WRC organization for the great hospitality that we were offered at the Rally Italy Sardinia 2016 with the hope that the Italian legislation on drones becomes more simple, and allows a real development of the sector
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