Disabilitazione delle No Fly Zone, superamento del limite di 500 metri di altezza massima e aumento delle velocità, App DJI GO 4 modificata e abilitazione della modalità FCC anche in Europa per aumentare il range di funzionamento dei droni come Spark, Mavic e Phantom. Ecco lo stato dell' arte del DJI Hacking.
Da qualche mese, ovvero da quando la DJI ha iniziato ad implementare seriamente misure per evitare gli usi impropri dei propri droni come il rinnovato sistema di gestione delle No Fly Zone, l'obbligo di login sull'app e altro, sul web sono nate e sviluppate community impegnate a trovare il sistema per modificare il firmware e i parametri nascosti dei droni DJI a cui normalmente l'utente non ha accesso.
Inizialmente gli sforzi sono stati rivolti a disabilitare le No Fly Zone, in particolare quelle rosse che sono sbloccabili soltanto inviando una mail alla DJI mostrando l'eventuale documentazione autorizzativa. La motivazione di questo hacking è quella che queste zone disegnate dalla DJI molto spesso risultano imprecise e che la procedura di sblocco ufficiale risulta troppo macchinosa. "A volte la procedura di sblocco ufficiale non funziona nemmeno per le zone gialle" si giustificano coloro che stanno portando avanti queste attività di modifiche non autorizzate.
Con l'andare del tempo però il lavoro delle varie community è stato affinato e da qualche settimana è possibile non solo disabilitare le No Fly Zone sui droni Mavic, Phantom 4 e Spark ma è anche possibile variare parametri nascosti "fissati in fabbrica" come superare il blocco dell'altezza massima di 500 metri, aumentare le velocità massime nelle varie modalità di volo e abilitare la modalità FCC anche per chi vola in Europa usufruendo così di potenze massime trasmissive non legali e conseguentemente di range di volo più estesi.
Ad esempio, è stato scoperto che variando un file di configurazione del DJI Assistant 2 è possibile accedere ai parametri di setting riservati ai developer, tanto che nelle varie community ci si scambiano consigli sui parametri migliori. E' in questo modo che sono state settate varianti della modalità Sport, ribattezzata SPORT+ che incrementano notevolmente le velocità massime raggiungibili sia in orizzontale che in verticale. Analogo discorso per la modalità GPS+.
Un riepilogo presente sul web sullo "stato dell'arte" del DJI Hacking attuale |
La DJI GO 4 Patchata che abilita la modalità FCC e altre funzioni non supportate ufficialmente sullo SPARK
Inoltre, su GITHUB è presente un repository dove un gruppo di sviluppatori sta portando avanti il codice per patchare l' App ufficiale DJI GO 4 e ottenere modifiche significative. Grazie a questi codici, chiunque con un minimo di competenza può compilare la propria DJI GO 4 patchata scegliendo se disabilitare il login obbligatorio, il trasferimento dati in background, abilitare la modalità FCC anche per chi vola in Europa etc.
Con l'App DJI GO 4 "moddata", sul nuovo mini drone Spark è possibile abilitare anche le modalità di volo intelligenti del Mavic come il Follow Me basato sul GPS del device (e non quello basato sull' ActiveTrack presente ufficialmente) la modalità Orbit del Mavic (diversa e più efficiente di quella presente nel menù QuickShot dello Spark), il Course Lock, l' Home Lock, etc.
Questa attività di modifiche non autorizzate è ormai talmente diffusa che sul web si possono trovare facilmente riferimenti. Il più famoso è senza dubbio il relativo thread sul forum RCGROUPS: DJI Dashboard - Modding tips, tricks and results - OFFICIAL THREAD
Noi seguiamo l'argomento da molto tempo, ma solo oggi ne parliamo in quanto la DJI nelle ore scorse ha ufficialmente ammesso il problema ed ha annunciato imminenti contromisure per bloccare queste modifiche non autorizzate.
In realtà abbiamo rilevato che una delle prime contromisure è già stata messa in atto dalla DJI con il recente aggiormamento firmware sul DJI SPARK. Chi ha provveduto ad aggiornare sia drone (fw:500) che radiocomando (fw:300) se utilizzerà l' App DJI GO 4 modificata si accorgerà che non potrà più essere abilitata la modalità FCC fuori dagli USA. Anche chi utilizzerà il file di configurazione per l' FCC mod su iOS si renderà conto che con l'ultimo firmware la modifica non funzionerà più sullo Spark.
La DJI ha scoperto tutto: il comunicato ufficiale sulle modifiche non autorizzate
Recentemente ci sono state segnalazioni e articoli giornalistici sull'esistenza di modifiche dei parametri di controllo del volo non autorizzate che consentono ai droni DJI di aggirare le funzioni di sicurezza incorporate, incluse le restrizioni di geofencing.
Un aggiornamento firmware rilasciato per tutti i droni DJI ha corretto i problemi segnalati e assicura che i prodotti DJI continuino a fornire informazioni e funzioni che supportano il volo sicuro. DJI continuerà a studiare ulteriori report di modifiche non autorizzate e a rilasciare aggiornamenti software per impedirle senza ulteriori annunci. Le modifiche non autorizzate all'hardware o al software dei droni DJI possono influenzare negativamente le loro prestazioni. Eventuali danni o malfunzionamenti causati da tali modifiche non saranno coperti da policy di garanzia DJI.
Victor Wang, direttore DJI Technology Security, ha ribadito che le funzionalità di geofencing DJI (i dati delle No Fly Zone) sono progettate appositamente per fornire informazioni ai clienti riguardo lo spazio aereo in cui il volo di un drone solleva seri problemi di sicurezza. Ha inoltre affermato che DJI controlla costantemente l'esistenza di informazioni sulle modifiche ai suoi droni che potrebbero rendere incompatibili le loro operazioni con le migliori pratiche di sicurezza.
"Incoraggiamo sempre i nostri clienti a rispettare rigorosamente regole e regolamenti locali in materia di utilizzo dei droni in modo che tutti possano godere di cieli sicuri aperti all'innovazione", ha aggiunto Wang. "Non è raccomandata una modifica non autorizzata di un drone DJI, in quanto potrebbe causare un comportamento instabile che potrebbe rendere il funzionamento del drone non sicuro. DJI non è responsabile delle prestazioni di un drone modificato e condanniamo fermamente tutti gli utenti che tentano di modificare il loro drone per usi illegali o pericolosi ".
Gli utenti che hanno l'autorizzazione a volare in aree limitate possono sbloccare queste zone utilizzando il sistema GEO di DJI o inviando una richiesta a flysafe@dji.com . Un video tutorial su queste procedure è disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=2WGWDx8oGP0 Allo stesso modo, DJI offre un robusto kit di sviluppo software (SDK) per la creazione di software personalizzato utilizzando le proprie piattaforme. Il comunicato originale in inglese: DJI Issues Firmware Update In Response to Reports of Unauthorized Parameter Modification
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