Risultati economici da urlo per la DJI, l'ormai famosa casa cinese produttrice di sistemi pronti al volo, e di autopilota, dedicati ai mezzi aerei a pilotaggio remoto comunemente conosciuti come droni. Negli ultimi 3 anni, l'azienda, fondata a Shenzhen nel 2006 da uno studente universitario, ha avuto una crescita del fatturato del 7900% arrivando ad incassare 131 milioni di dollari nel 2013. Il fondatore e CEO, Frank Wang Tao, stima che l'incasso del 2014 si aggirerà sui 163 milioni di dollari.
PIU' DI 80MILA DRONI VENDUTI IN UN ANNO - DJI LEADER NEL MERCATO DEI DRONI PER LE RIPRESE AEREE
Se stabiliamo in 2000$ il costo medio di un " drone ", scopriamo che quest'anno verranno venduti in tutto il mondo più di 80000 velivoli a pilotaggio remoto made in DJI. Da recenti stime, il 70-80% dei video di riprese aeree pubblicati su internet sono stati effettuati grazie ad un velivolo DJI. Numeri che pongono la casa cinese ai vertici di questo mercato. Attualmente, sono più di 900 i dipendenti DJI, di cui 500 in Cina con 30 ricercatori / sviluppatori altamente specializzati ed oltre 300 rivenditori ufficiali nel mondo, compreso Amazon.com
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Frank Wang Tao ( a destra ) in una foto del 2012 |
La Hong Kong Dajiang Innovation
Technology Co. Ltd., comunemente nota come DJI Innovations e ultimamente come DJI, nasce nel 2006 a Shenzen, una cittadina nella Cina meridionale confinante con il territorio di Hong Kong. Fondatore è l' allora studente universitario in elettronica, Frank Wang Tao, che stabilisce la prima sede della società in un piccolo appartamento di 80 metri quadri. L'operazione avviene in segreto assieme a due compagni di classe e Frank per molti mesi non frequenterà l'università . L'obiettivo è quello di realizzare prodotti a tecnologia avanzata approfittando del basso costo dei componenti elettronici. Come tesi di laurea presenta un prototipo di autopilota per elicottero R/C che si schianterà poco prima della dimostrazione ai professori. Tuttavia, ottenuta la laurea nello stesso anno ed ispirato dal suo mentore, il professore Li Zexiang, Frank concentra gli sforzi della DJI Innovations nella realizzazione di un autopilota per far volare in modo autonomo, e con modalità di pilotaggio assistito, gli elicotteri radiocomandati. Sarà questo il core business dell'azienda nei suoi primi anni di vita, vendendo i prodotti realizzati in quantità limitate attraverso conoscenze locali e i forum di settore.
2009, IL PRIMO DRONE ELICOTTERO AL MONDO CHE VOLA IN TIBET
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Il Zhufeng Explorer nei cieli del Tibet nel 2009 |
Nel 2009 assieme a Li Zexiang, Frank Wang Tao stabilisce un primato mondiale, il volo autonomo di un elicottero R/C sull' Everest. Il "drone" elicottero, denominato Zhufeng Explorer, era equipaggiato con il GPS e una IMU che gli consentivano di volare in modo automatico su un percorso a waypoint disegnato su mappa nella ground station. Durante il volo scattava fotografie e inviava il segnale video a terra. L'esperimento era finalizzato all'utilizzo di questi mezzi per il monitoraggio ambientale, la ricerca e soccorso e i rilevamenti aerei video-fotografici in genere.
2010, DJI COMMERCIALIZZA SU LARGA SCALA IL SUO AUTOPILOTA PER ELICOTTERI R/C
A seguito dell'esperienza in Tibet, nel 2010 la DJI commercializza su larga scala il suo autopilota, il DJI ACE ONE, espressamente dedicato agli elicotteri radiocomandati per trasformarli in veri e propri droni per le riprese e i rilevamenti aerei. Su youtube sono ancora presenti i primi video pubblicati dalla DJI su questo prodotto
2011 NASCE IL WOOKONG-M, IL PRIMO AUTOPILOTA DJI PER DRONI MULTIROTORI
Nel 2011 la DJI, conscia della crescente diffusione dei multirotori, distribuisce il suo primo autopilota per droni multirotori, il Wookong M. L'esperienza maturata sul DJI ACE ONE rende da subito il Wookong M un successo, grazie alla presenza degli stessi collaudati algoritmi di stabilizzazione scritti per l' ACE ONE, che usano intensivamente il filtro di kalman per contrastare i disturbi nei calcoli dell'assetto causati dalle vibrazioni, oltre che alla presenza delle routine di navigazione autonoma. L'ulteriore novità di una filosofia che si avvicina al plug&play, con l'elettronica all'interno di contenitori e una facilità di settaggio, spingono sul mercato le vendite del Wookong M che in breve tempo diventa un temibile concorrente per la piattaforma tedesca Mikrokopter, leader del settore semi-professionale fino a quel periodo ma che richiedeva competenze di assemblaggio elettronico e capacità di setting. Dopo il WKM la DJI produrrà l'A2 che attualmente rappresenta la versione di punta degli autopilota presenti in catalogo.
Un video sui primi test del Wookong M su un quadricottero:
PRIMI MESI 2012, NASCE L'AUTOPILOTA ENTRY LEVEL: DJI NAZA M
Nei primi mesi del 2012 la DJI assesta un ulteriore colpo al mercato dei droni multirotori. Nasce l'autopilota NAZA M il cui costo è di circa 1 / 4 del fratello maggiore Wookong M. Il NAZA non ha tutte le funzioni di navigazione autonome ( poi aggiunte recentemente con i nuovi firmware e il NAZA V2 ) del WKM ma essendo dotato di GPS consente il pilotaggio assistito, come lo stazionamento su un punto ( GPS HOLD ) e il ritorno a casa automatico. Essendo basato su un processore ARM a 32 bit, il NAZA dispone degli algoritmi sofisticati che gli consentono un mantenimento automatico della posizione, e dell'altezza, la cui efficacia lascia stupiti. Unitamente ai telai costruiti in pezzo unico, in materiale plastico caricato con fibra di vetro, della famiglia FlameWheel, la DJI compie un ulteriore passo verso il plung&play, nel rendere facile la vita agli utilizzatori. il " sistema " NAZA riscuoterà un successo di vendite e di penetrazione sul mercato ancora superiore all'ottimo risultato ottenuto con il WKM.
ESTATE 2012, LA DJI INNOVA ANCORA UNA VOLTA ED IMMETTE SUL MERCATO IL GIMBAL BRUSHLESS
Quasi contemporaneamente all'uscita del NAZA, a Giugno la DJI sorprende ancora una volta il mercato e presenta un Gimbal innovativo che in poco tempo andrà a sostituire tutti i Gimbal tradizionali. Lo Zenmuse Z15 è un gimbal direct drive che al posto dei tradizionali servo utilizza dei motori brushless appositamente progettati. La differenza con i vecchi gimbal è abissale, la stabilizzazione è immediata e nella maggioranza dei casi il girato non necessita di post-produzione per la stabilizzazione delle immagini. Nel tempo, la DJI ha costruito Zenmuse Z15 adatti alla maggioranza delle macchine fotografiche in circolazione comprese le action cam come la GoPro Hero 3. Trovandosi in vantaggio competitivo ( ci vorranno alcuni mesi affinchè compaiano gimbal direct drive di altri produttori ) la DJI mette a segno un altro grande colpo tecnico e commerciale.
NOVEMBRE 2012, NASCE IL PHANTOM - IL PRIMO DRONE VENDUTO PRONTO AL VOLO DELLA DJI
A Novembre del 2012 avviene un fatto destinato a creare una specie di rivoluzione in questo mondo che sta crescendo. La DJI presenta il primo drone quadricottero pronto al volo, il Phantom. Da questo momento in poi chiunque può acquistare e far volare un drone senza dover necessariamente avere alcuna conoscenza tecnica. Il quadricottero è preconfigurato, è sufficiente eseguire alcune semplici calibrazioni iniziali e si è pronti a volare. Il Phantom all'interno contiene il NAZA M e quindi dispone di tutte le funzioni di volo di questo autopilota. Poco tempo dopo la DJI presenterà il Gimbal Direct Drive adatto al Phantom e alla GoPro Hero 3. E' l'inizio dell'invasione dei cieli da parte di questi velivoli, il Phantom diventa quasi un prodotto di massa. Il modello di piccole dimensioni preferito da videomaker e fotografi di tutto il mondo. Grazie al Phantom il fatturato aumenta esponenzialmente e DJI diventa un brand di risonanza mondiale. Nel 2013 il Phantom viene sostituito dal Phantom 2, affiancato dal Phantom 2 Vision+
PLUG&PLAY E FACILITA' D'USO LA CHIAVE DEL SUCCESSO DELLA DJI, L'APPLE DEI DRONI.
Leggendo la breve storia della DJI si capisce come l'incredibile successo sia stato ottenuto in pochi anni grazie alla visione del fondatore nel creare prodotti pensati per gli utenti, facili da settare e da utilizzare, avvicinandosi alla filosofia plug&play. La stessa filosofia dell'APPLE negli anni 80 ma con numeri di vendita da Microsoft. L'ascesa a ritmi esponenziali della DJI non sarà infinita, grossi produttori come la SONY in questi giorni hanno annunciato la volontà di produrre lo stesso tipo di " droni " e altri grossi nomi industriali sicuramente seguiranno l'esempio. Ne vedremo sicuramente delle belle, con un unica certezza: la concorrenza sarà a vantaggio dei consumatori.
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