Ottimi risultati per i droni anti zanzare sperimentati sul Delta del Po.
Nei giorni scorsi nei pressi di Comacchio, precisamente in Valle Pega, è stata svolta un'importante sperimentazione che ha visto protagonisti alcuni droni allestiti appositamente per fornire un supporto alla lotta integrata contro le Zanzare nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Comacchio in collaborazione con il Centro ecologia applicata delta del Po di Comacchio.
L'attività con i droni è stata svolta da Aermatica3D, drone solution provider, specializzata in soluzioni che prevedono l'utilizzo di mezzi aerei a pilotaggio remoto per l’agricoltura, come quelle per la distribuzione di insetti utili nella lotta biologica alla piralide del mais e del ragnetto rosso sulla soia, soluzioni innovative per l’impollinazione artificiale e sistemi per la distribuzione di prodotti liquidi in scenari complessi come i vigneti terrazzati.
La lotta integrata è basata prevalentemente sul controllo larvale con un prodotto biologico, caratterizzato da un bassissimo impatto ambientale grazie alla specifica selettività d’azione che lo rende innocuo nei confronti degli organismi non bersaglio, uomo compreso. Quotidianamente sono sottoposti a trattamento antilarvale vari chilometri tra fossi e scoline nelle aree agricole, zone allagate in area naturale sommerse occasionalmente da piogge e picchi di marea, tutte aree che si prestano particolarmente all’impiego dei droni.
La lotta larvicida biologica è il metodo più efficace ed ecologico; l’utilizzo del drone può aprire nuove possibilità permettendo di raggiungere focolai di difficile accesso e percorribilità, e consentendo inoltre di ampliare l’area sottoposta a controllo in modo da contrastare in maniera più incisiva le infestazioni provenienti dalle aree più distanti.
L’attività sperimentale ha dimostrato la possibilità di svolgere con i droni interventi di distribuzione rapidi ed efficaci. E’ stato, infatti, applicato un innovativo processo che ha consentito mediante rilievo aereo da drone e successiva elaborazione di mappare le aree caratterizzate da accumuli d’acqua, ambiente in cui in brevissimo tempo si sviluppano le larve delle zanzare, e di operare successivamente in maniera mirata sulle aree individuate con la distribuzione aerea da qualche metro di quota del prodotto biologico.
Nell’ambito dell’attività sono stati usati i droni Aermatica3D BLY-A (Basato su piattaforma DJI Matrice 100) equipaggiato con sensori ad alte prestazioni e Aermatica3D BLY-C (Basato su piattaforma DJI Matrice 600) equipaggiato con kit di distribuzione liquidi automatico da 10 litri.
Tutti i voli sono stati pianificati sul campo con la APP Aermatica3D BLYCC che supporta lo sviluppo di applicazioni su piattaforme DJI, ed eseguiti in maniera completamente automatica. La veloce elaborazione dei dati multispettrali sul campo e la facilità di pianificazione hanno consentito quindi di distribuire rapidamente ed efficacemente il prodotto biologico in maniera mirata sulle aree nelle quali sono stati identificati gli accumuli d’acqua e quindi i focolai di zanzare.
"Le operazioni con i droni hanno avuto un carattere ufficiale e si sono svolte in presenza di tutte le autorizzazioni necessarie e con l'interessamento di tutti gli enti coinvolti. Al termine dell’attività di distribuzione è stata misurata l’efficacia della distribuzione e i risultati sono stati ottimi." Ci ha spiegato un responsabile di Aermatica3D.
La lotta integrata è basata prevalentemente sul controllo larvale con un prodotto biologico, caratterizzato da un bassissimo impatto ambientale grazie alla specifica selettività d’azione che lo rende innocuo nei confronti degli organismi non bersaglio, uomo compreso. Quotidianamente sono sottoposti a trattamento antilarvale vari chilometri tra fossi e scoline nelle aree agricole, zone allagate in area naturale sommerse occasionalmente da piogge e picchi di marea, tutte aree che si prestano particolarmente all’impiego dei droni.
La lotta larvicida biologica è il metodo più efficace ed ecologico; l’utilizzo del drone può aprire nuove possibilità permettendo di raggiungere focolai di difficile accesso e percorribilità, e consentendo inoltre di ampliare l’area sottoposta a controllo in modo da contrastare in maniera più incisiva le infestazioni provenienti dalle aree più distanti.
L’attività sperimentale ha dimostrato la possibilità di svolgere con i droni interventi di distribuzione rapidi ed efficaci. E’ stato, infatti, applicato un innovativo processo che ha consentito mediante rilievo aereo da drone e successiva elaborazione di mappare le aree caratterizzate da accumuli d’acqua, ambiente in cui in brevissimo tempo si sviluppano le larve delle zanzare, e di operare successivamente in maniera mirata sulle aree individuate con la distribuzione aerea da qualche metro di quota del prodotto biologico.
I Droni impiegati per la lotta alle Zanzare
Nell’ambito dell’attività sono stati usati i droni Aermatica3D BLY-A (Basato su piattaforma DJI Matrice 100) equipaggiato con sensori ad alte prestazioni e Aermatica3D BLY-C (Basato su piattaforma DJI Matrice 600) equipaggiato con kit di distribuzione liquidi automatico da 10 litri.
Tutti i voli sono stati pianificati sul campo con la APP Aermatica3D BLYCC che supporta lo sviluppo di applicazioni su piattaforme DJI, ed eseguiti in maniera completamente automatica. La veloce elaborazione dei dati multispettrali sul campo e la facilità di pianificazione hanno consentito quindi di distribuire rapidamente ed efficacemente il prodotto biologico in maniera mirata sulle aree nelle quali sono stati identificati gli accumuli d’acqua e quindi i focolai di zanzare.
"Le operazioni con i droni hanno avuto un carattere ufficiale e si sono svolte in presenza di tutte le autorizzazioni necessarie e con l'interessamento di tutti gli enti coinvolti. Al termine dell’attività di distribuzione è stata misurata l’efficacia della distribuzione e i risultati sono stati ottimi." Ci ha spiegato un responsabile di Aermatica3D.
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