E-tracking, UTM, U-SPACE, Regolamento Europeo, Formazione del Pilota, droni molto diversi da quelli di oggi. I prossimi anni saranno ricchi di cambiamenti per l'Europa e l'Italia dei droni.
Con l'arrivo del 2018 saranno passati 4 anni da quando in Italia è entrata in vigore la normativa ENAC che regolamenta l'uso dei cosiddetti droni ad uso civile. Fin dai primi mesi di allora si era capito che la filiera dei droni ad uso professionale sarebbe stata destinata a soffrire (o avvantaggiata per i modelli di business più illuminati) negli anni a venire a causa dei frequenti cambiamenti regolamentari che le esigenze di safety, security ed evoluzione tecnologica avrebbero comportato. Così è effettivamente stato e così sarà ancora per qualche anno, almeno fino a quando non entrerà in vigore il regolamento europeo sui droni (2021-2022) che dovrebbe garantire una certa stabilità.
Alcune novità per il 2018 annunciate da ENAC
Dal 4 al 6 dicembre 2017 l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile ha ospitato la XII edizione del corso di formazione giuridico-amministrativa organizzato dal Centro Studi Demetra, con la collaborazione di SAVE, società di gestione dell'Aeroporto Marco Polo di Venezia.
Il corso, dal titolo "Trasporto aereo tra innovazione tecnologica e integrazione infrastrutturale", ha affrontato numerosi argomenti inerenti varie tematiche di interesse del trasporto aereo tra cui la limitazione dei servizi di assistenza a terra, il rumore e la tutela ambientale, la logistica e il cargo, l'assistenza alle vittime e ai loro familiari in caso di incidente aereo, la regolamentazione dei droni, la certificazione degli APR per usi militari, l'innovazione tecnologica e i voli suborbitali e stratosferici.
Durante l'intervento "Le nuove frontiere per i droni. Le operazioni BVLOS" il Vice Direttore Generale ENAC, Alessandro Cardi, tra le altre argomentazioni, oltre a confermare quanto già detto dall' Ing. Riccardo Delise a Milano ovvero che sul sito D-Flight verranno pubblicate mappe di facile consultazione con anche NO FLY ZONE temporanee che possono essere attivate dalla Pubblica Sicurezza, ha detto che per il 2018 è prevista l'implementazione dell' E-Tracking, l'identificazione elettronica del drone in volo, con il drone che dovrà inviare continuamente il proprio codice identificativo nella porzione di spazio occupato. (ndr: concettualmente molto simile al sistema DJI Aeroscope)
Chiunque sarà abilitato sarà in grado di ricevere il codice e decodificarlo con le informazioni di identificazione e alcuni dati di volo. Una funzione che sarà disponibile entro luglio 2018(data prevista). E' anche previsto lo sviluppo di una App per le Forze di Polizia e altri Enti interessati. Cardi ha anche affermato che "Il sistema dispiegherà il proprio potenziale quando tutti i droni, per uso professionale o per uso ricreativo e personale, saranno assoggettati all’obbligo di registrazione e identificazione elettronica". Una dichiarazione che lascia un grosso punto interrogativo sul se e quando verrà istituito questo obbligo.
- E-Tracking disponibile entro luglio 2018 - Sviluppo di App per le Forze di Polizia
Durante l'intervento "Le nuove frontiere per i droni. Le operazioni BVLOS" il Vice Direttore Generale ENAC, Alessandro Cardi, tra le altre argomentazioni, oltre a confermare quanto già detto dall' Ing. Riccardo Delise a Milano ovvero che sul sito D-Flight verranno pubblicate mappe di facile consultazione con anche NO FLY ZONE temporanee che possono essere attivate dalla Pubblica Sicurezza, ha detto che per il 2018 è prevista l'implementazione dell' E-Tracking, l'identificazione elettronica del drone in volo, con il drone che dovrà inviare continuamente il proprio codice identificativo nella porzione di spazio occupato. (ndr: concettualmente molto simile al sistema DJI Aeroscope)
Chiunque sarà abilitato sarà in grado di ricevere il codice e decodificarlo con le informazioni di identificazione e alcuni dati di volo. Una funzione che sarà disponibile entro luglio 2018(data prevista). E' anche previsto lo sviluppo di una App per le Forze di Polizia e altri Enti interessati. Cardi ha anche affermato che "Il sistema dispiegherà il proprio potenziale quando tutti i droni, per uso professionale o per uso ricreativo e personale, saranno assoggettati all’obbligo di registrazione e identificazione elettronica". Una dichiarazione che lascia un grosso punto interrogativo sul se e quando verrà istituito questo obbligo.
ENAV e il sistema di controllo traffico droni U-SPACE
Il Dott. Cristiano Baldoni dell' ENAV, l'Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo che gestisce anche il sito D-FLIGHT, ha confermato quanto detto da ENAC per la parte inerente l'identificazione elettronica e la prossima implementazione delle mappe elettroniche NFZ ricordando che è in essere un accordo tra i due Enti al fine di sviluppare il sistema UTM in Italia, uno degli elementi che consentirà di abilitare le operazioni con i droni condotti in BVLOS, fuori dalla linea di vista del pilota. Durante il suo intervento Baldoni ha mostrato la roadmap del sistema U-SPACE da cui si prevede che inizierà ad essere implementato nel 2018 con servizi iniziali erogati nel 2020, servizi avanzati nel 2022 e piena funzionalità per il 2025.
Realizzare in anticipo l'allineamento del regolamento italiano con le proposte EASA.
L'Ing. Benedetto Marasà, Coordinatore Tavolo Tecnico APR Taranto Grottaglie Test Bed, ha fatto una disamina sulle differenze tra regolamento ENAC e bozza EASA sul regolamento Europeo affermando che tra i principi della regolamentazione italiana sui droni c'è quello di realizzare in anticipo l'allineamento con le proposte EASA. Inoltre ha evidenziato le grandi differenze tra i requisiti richiesti oggi ai piloti italiani rispetto a quelli molto più blandi che saranno richiesti dal regolamento europeo se la bozza non verrà modificata. Importanti cambiamenti sulla formazione e qualifica del pilota che erano stati annunciati anche dall' Ing. Delise nella nostra intervista.
Conclusione
Da tutti questi elementi ed intenzioni è facile capire che, una volta a regime con i nuovi propositi normativi, i droni di domani, sia quelli ad uso professionale che quelli usati per divertimento, che voleranno in Europa saranno profondamente diversi da quelli di oggi. La speranza è quella che le aziende di oggi della filiera droni riescano a sopravvivere ai cambiamenti di domani. Per l'Italia saranno cambiamenti normativi ed operativi di portata molto maggiore rispetto a quelli vissuti dal 2014 ad oggi.
Riferimenti con tutte le slide di presentazione: ENAC - Trasporto aereo tra innovazione tecnologica e infrastrutturale
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