Un drone vola sulla stazione centrale di Milano

Un drone ha sorvolato la stazione centrale di Milano e le strade limitrofe aperte al traffico, in zona regolamentata e all'interno di 2 ATZ degli aeroporti. Come è stato possibile?

Prima di settembre 2015 in Italia è stato praticamente impossibile volare legalmente con i droni in città in presenza di persone estranee alle operazioni per svolgere riprese aeree e altre operazioni specializzate critiche. Sebbene previste dal regolamento, queste operazioni richiedevano mezzi con requisiti talmente stringenti e costosi che mai nessuno era riuscito a realizzare un drone idoneo. Le cose sono cambiate a partire dal 15 ottobre 2015 quando chi scrive è diventato il primo operatore in Italia riconosciuto nella categoria che era stata appena introdotta da ENAC dei droni da 300 grammi, "autorizzato" a volare in scenari urbani con la facoltà di sorvolare anche persone non informate purchè non assembrate (leggi anche: Droni da 300 grammi possono sorvolare le città in presenza di persone).

All'epoca il mezzo aereo a pilotaggio remoto da 300 grammi più avanzato tecnologicamente per svolgere legalmente riprese aeree in città era costituito da una versione speciale, alleggerita, del Bebop della Parrot che disponeva di stabilizzazione elettronica dell'immagine. Nel corso del tempo in questa particolare categoria (art.12 comma 5 regolamento SAPR) che tra i requisiti non richiede attestato di pilotaggio per il conduttore, si sono aggiunti centinaia di operatori. Tuttavia un nuovo forte impulso, un vero e proprio boom, lo si è avuto a partire dall'estate 2017 quando sul mercato sono apparsi i primi droni da 300g rispondenti al regolamento ENAC basati su versioni di DJI SPARK alleggeriti, considerati migliori rispetto alle versioni basate sul Bebop e ad altre piattaforme realizzate ad-hoc per il rapporto prezzo/prestazioni (leggi anche: Boom di droni da 300g inoffensivi ENAC grazie ai DJI Spark alleggeriti).

Oggi nonostante l'evoluzione normativa, che permette agli operatori autorizzati voli in città grazie agli scenari critici standard (area delimitata, vietato il sorvolo di persone estranee, pilota con attestato CRO), i droni da 300 grammi rimangono quasi gli unici che possono sorvolare persone non informate (esclusi assembramenti), strade aperte al traffico etc. Quasi gli unici perché negli ultimi mesi sono stati autorizzati da ENAC alcuni esemplari di droni rispondenti all'art. 12 comma 6 del regolamento SAPR che in pratica consente le stesse operazioni dei trecentini ma i droni impiegati possono pesare anche svariati chilogrammi con il requisito aggiuntivo dell'attestato CRO per il pilota.

Un drone vola sulla Stazione Centrale di Milano, ecco come è stato fatto legalmente

In questo contesto si inserisce l'operazione svolta a dicembre dalla Immagini al volo .it, azienda specializzata in riprese aeree con aerostati e droni, che ha utilizzato un "trecentino" per sorvolare e riprendere la Stazione Centrale di Milano. "Probabilmente è il primo drone che ha sorvolato legalmente tale zona caratterizzata dal fatto che, oltre ad essere molto frequentata e circondata da strade aperte al traffico, si trova all'interno dell'area regolamenta LIR 9 e all'interno di 2 ATZ fattori che hanno comportato la richiesta di ulteriori autorizzazioni che sono state ottenute in 21 giorni." ci ha spiegato Marco Nero Formisano.

"Particolarità, non ho dovuto richiedere un NOTAM garantendo di non superare i 40 metri di altezza rispetto al suolo. Inoltre, essendo fuori dalla cerchia dei Bastioni, non abbiamo dovuto pagare 444€ per ogni 4 ore di video come viene indicato dal Comune di Milano a questo Link." conclude Marco Nero. Per approfondimenti: La stazione centrale di Milano vista da un drone

Video - Come volare "legalmente" con un drone alla stazione centrale di Milano