Una Confederazione Droni in vista delle nuove normative europee. A Bologna il punto sull'Italia dei droni

La maggioranza delle associazioni di categoria e dei centri di addestramento al lavoro per dare vita ad una Confederazione Droni con l'obbiettivo di ottenere una regolamentazione che non sdogani la sicurezza in vista delle nuove normative europee.

Sabato scorso a Bologna si è svolto un incontro tra quattro associazioni di categoria sui droni e la maggioranza dei centri di addestramento per fare il punto della situazione sulle nuove normative che stanno per arrivare anche in Italia. Parliamo del regolamento europeo che dovrà essere applicato a partire da luglio 2020 e dell'annunciato regolamento di raccordo transitorio ENAC che però non è ancora stato emanato. Infatti, il nostro Ente per l'Aviazione Civile sta valutando le richieste di modifiche ricevute nel periodo di consultazione della bozza.

Stando a quanto ci è stato comunicato, alla riunione hanno partecipato rappresentanti di Assorpas, Fiapr, Idroni, Uasit e di oltre il 50% dei Centri di Addestramento autorizzati ENAC. Un settore quello dei droni in Italia che a detta di Nicola Nizzoli, presidente Assorpas, "è molto complesso ed ha una filiera molto diversificata."

"Nella riunione, estremamente tecnica, abbiamo affrontato un panorama delle ultime vicende di regolamentazione Enac, spiegando quanto è avvenuto nei tavoli di confronto con l’Ente nella stesura del regolamento transitorio e delle enormi criticità della circolare sugli spazi aerei ATM 09 che presenta diverse lacune. - ci ha spiegato  Davide Savastano segretario Fiapr - Molti operatori stanno avendo risconti inadeguati rispetto alle aspettative su questa circolare che ci era stata definita come una semplificazione. Per questo motivo nasce il desiderio sempre più concreto di arrivare ad una unica confederazione di intenti per poter portare avanti una regolamentazione che non sdogani la sicurezza e che accentri prima di tutto l’obbiettivo formazione e preparazione dei piloti sopratutto per il Bvlos che vi sarà. 

"I temi trattati sono stati tanti e molto approfonditi - puntualizza Savastano - sul futuro con il Regolamento Easa, sulle attuali lacune della regolamentazione e su D-Flight che ad oggi ancora non funziona pienamente e che alcuni dicono essere il futuro portale dei test online. Cosa che fin dai primi incontri con Enac abbiamo chiesto di evitare. Lasciando ai Centri Addestramento la formazione. E come peraltro è previsto dalla normativa Easa. Questo ultimo scenario taglierebbe completamente i rapporti tra chi vuole formarsi e chi vuole dare servizi e approfondimenti sul pilotaggio. Tanto per fare un parallelo, e’ come se la motorizzazione civile dei trasporti facesse corsi agli automobilisti attraverso una società esterna."

"Desidero ringraziare Nicola Nizzoli per aver fatto da collettore a questa idea di confederazione, i Centri di Addestramento che hanno partecipato e le Associazioni intervenute" conclude Savastano.