Droni: nessuna proroga per le Limited Open Category, termineranno nel 2023 come previsto

5 0 Danilo Scarato 2021-09-13 Edit this post

Non hanno alcun fondamento i rumors che stanno circolando da qualche settimana che parlano di una possibile proroga sulla data di scadenza delle Limited Open Category. Lo ha confermato a Quadricottero News il responsabile EASA sul regolamento droni (UAS), l'Ing. Natale di Rubbo.

Per permettere di utilizzare droni senza marcatura di classe, nel regolamento europeo 2019/947 tramite l'art.22 sono state istituite le cosiddette Limited Open Category valide fino al 1 gennaio 2023. Sostanzialmente, sono interessanti perchè concedono di utilizzare un drone con MTOM da 250g fino a 500g senza marcatura di classe nelle condizioni operative assimilabili alla A1C1, ovvero con possibilità di sorvolare anche scenari urbani (fatto salvo il rispetto delle zone geografiche UAS riportate su d-flight) a patto che le operazioni vengano effettuate in modo in cui ragionevolmente non si preveda il sorvolo di persone non coinvolte.

Analogamente, i droni da 500g fino a 2 kg senza marcatura di classe possono essere condotti fino al 1 gennaio 2023 nelle condizioni operative assimilabili alla categoria A2, ovvero con possibilità di sorvolare anche anche scenari urbani (fatto salvo il rispetto delle zone geografiche UAS riportate su d-flight) a patto che venga mantenuta una distanza di almeno 50m dalle persone non coinvolte.

Dopo il 1 gennaio 2023 le Limited Open Category cesseranno di esistere e i droni senza marcatura di classe in ambito open potranno essere utilizzati nelle condizioni operative assimilabili alla A1C0 per i droni < 250g e in quelle della A3 per i droni da 250g fino a 25 kg. Guarda il nostro video con la tabella per condurre un drone in regola.

Dal momento che ad oggi non esiste ancora neppure un drone con marcatura di classe, e non potrebbe essere altrimenti visto che gli standard sulla marcatura sono in consultazione pubblica e quindi non sono ancora stati finalizzati, sono nati i citati rumors sulla proroga delle Limited Open Category.

EASA smentisce i rumors sulla proroga delle Limited Open Category

"I rumors sulla proroga delle Limited Open Category non hanno fondamento. - Ci ha detto Natale di Rubbo, responsabile EASA regolamento droni - A giorni saranno pubblicati da ASD-STAN i primi standard preliminari per la marcatura di classe open category (C0, C1 etc.) ed entro la fine dell’anno o al massimo all'inizio del prossimo, tutte le prEN (preliminary European Norm) saranno disponibili. Sei mesi dopo saranno pubblicate le European Norm finali (EN). In ogni caso, il contenuto delle Pr EN rispetto alle final EN non cambierà, dovrà solo essere completato un processo formale di approvazione. Pertanto, i costruttori potranno già usare le prEN per sviluppare i loro prodotti. Quindi pensiamo che già dal prossimo anno sul mercato potranno esistere droni con la marcatura di classe Open Category".

A questo punto non resta che attendere per verificare se un costruttore come DJI, che ha in mano il 70-80% del mercato mondiale droni consumer, è intenzionato a diversificare la sua produzione per realizzare droni compliant con la marcatura del regolamento europeo. Infatti, il mercato europeo rappresenta soltanto una piccola parte di quello mondiale e creare linee di produzione diversificate potrebbe impattare su costi, ricavi e prezzi di vendita.

COMMENTI

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Maurizio Panicara13/09/21, 14:26
Con tutto il rispetto, avendo lavorato in produzione e collaudo, non è così semplice e rapido (come forse pensa chi siede negli uffici) approntare un prototipo, qualificarlo e lanciarne la produzione. Inoltre, salvo casi sempre meno comuni, il produttore decide a priori quanti esemplari produrre procurandosi prima tutta la componentistica necessaria. Ecco perchè lanciata la produzione e raggiunto il numero di esemplari previsto, normalmente si smantella la linea per dedicarla ad altro (credo poco al Mavic3 C1). In seguito, solo se il mercato lo richiede ed esiste la possibilità di procurarsi i componenti (ad un prezzo ragionevole), la si appronta nuovamente per una versione "spaciale".
Staremo a vedere, ma se dovessi scommettere, oggi punterei sui rumors smentiti, perchè ho la sensazione che sarà molto difficile per i produttori riuscire nell'impresa (posto che siano interessati a farlo) di produrre e distribuire così tanti esemplari di droni "compliant EASA" entro il 1 Gennaio 2023.
Un altro aspetto di cui EASA pare non tener conto, è che una scadenza così ravvicinata senza che sul mercato ci sia già un solo drone "marcato", comporterà una "corsa" all'acquisto del drone, con problemi di scarsità e di investimento economico. Tra l'altro la carenza numerica (dell'offerta) farebbe aumentare i prezzi in modo sensibile e potrebbe anche configurarsi un'alterazione del mercato da parte di un produttore a svantaggio di tutti gli altri. Alterazione che di fatto già esiste, perchè i droni <250g sono l'unico prodotto che non rischia di finire in A3.
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Andrea13/09/21, 20:45
Ma già ci sono due “versioni”, quella che europea che ha potenza radio più bassa e quella USA che ha potenza radio più alta secondo le norme FCC.
Se si tratta di implementare via software dei protocolli e stampare un logo magari lo fanno. L’hardware può essere comune con alcune funzioni disabilitate su base geografica
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Maurizio Panicara13/09/21, 23:10
La potenza più alta/bassa è una mera stringa di codice FW, quando l'HW del modulo finale di potenza RF è lo stesso. Se ciò non fosse, cioè se fossero proprio diversi i circuiti, allora i vari hack per aumentare la potenza a 30dBm servirebbero a nulla. Si tratta di vedere se l'HW per essere compliant con EASA può essere lo stesso, o se invece dovrà cambiare, magari con aggiunte di board, o di modifiche sulla/della mother board. Il sospetto che l'utenza europea possa perdere "un giro", cioè che i prossimi modelli di fine 2021 e primo semestre 2022 non abbiano marcatura, a me pare piuttosto fondata. C'è poi anche il problema di caricare le mappe ufficiali EU sul drone "marcato", ma guardando a D-Flight e curiosando tra gli omologhi dei vari paesi dell'unione, al momento ciò sembra un'utopia.
Chi vivrà vedrà.
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Danilo Scarato14/09/21, 00:29
I requisiti per ottenere la marcatura di classe vanno oltre la potenza massima di emissione radio, c'è l' ID elettronico, il sistema geo basato sulle mappe ufficiali e altro. Tutti i requisiti sono descritti nel regolamento 945/2019
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