Patentino anche per i droni < 250 grammi? ENAC lo consiglia
A fine maggio 2019, quando sulla Gazzetta Ufficiale Europea è stato pubblicato il nocciolo dell'attuale normativa europea droni ovvero il regolamento di esecuzione 2019/947, i droni sotto i 250 grammi di peso erano praticamente dei giocattoli funzionanti in wi-fi con un range operativo di qualche centinaio di metri e prestazioni molto scarse.
Forse è anche per questo che l'attuale normativa non prevede l'obbligo del cosiddetto patentino per chi conduce un drone sotto ai 250 grammi. Tuttavia, a fine 2019 con l'arrivo del Mavic Mini le cose sono cambiate. Oggi un drone al top di questa categoria come il DJI Mini 2, il Nano+ e il rumoreggiato Mini 3 ha un range di svariati km rispetto alla posizione del pilota con il radiocomando in mano ed ha la stessa resistenza al vento di un drone più grande come il Mavic 2.
In pratica veri droni in miniatura che in qualche modo EASA aveva previsto. Infatti, fin da quando il regolamento europeo si trovava in bozza EASA aveva messo le mani avanti dicendo che qualora le prestazioni dei droni < 250 grammi fossero migliorate sensibilmente per via dell'evoluzione tecnologica sarebbe stato possibile un emendamento per cambiare le regole, in particolare nel caso di comprovati utilizzi impropri in grado di pregiudicare la sicurezza aerea e a terra.
In occasione della diretta Roma Drone Webinar Channel trasmessa il 3 maggio, il Colonello Elio Volpari, Flight Inspector dell' ENAC, ha espresso su questa tematica un orientamento simile ad EASA.
"Le open category sono a basso rischio ma comunque bisogna essere formati, estendo la necessità di formazione anche per chi conduce un drone sotto i 250 grammi, è una considerazione quasi personale perchè per questa classe la normativa non prevede il conseguimento dell'attestato. ENAC non può obbligare all'attestato il pilota di un drone < 250g però raccomando, suggerisco, invito con tutto il cuore tutti coloro che intendono pilotare un drone di fare almeno un corso, di studiare il minimo necessario anche se il drone pesa meno di 250 grammi" il riassunto di quanto detto dal Col. Volpari.
In sostanza, viene chiesto ai piloti di droni < 250 grammi di formarsi in modo da poter rispettare il regolamento vigente e le zone geografiche UAS, sapere dove e come si può condurre il proprio drone nel rispetto delle normative, della privacy e della sicurezza in generale. La soluzione che ci sentiamo di consigliare è quella di conseguire almeno il "patentino" A1/A3 in Italia o online all'estero.
Di seguito la dichiarazione integrale del Col. Volpari (da 1:37:14 )
Non si può far altro che essere d'accordo... Questi Regolamenti sono nati, cresciuti, continuamente modificati, in primis per combattere l'uso improprio di questi mezzi che se ne è sempre fatto (l'unica conseguenza reale è stato mettere i bastoni fra le ruote a chi li usa con consapevolezza e legalità ).
RispondiEliminaA mio modo di vedere, il suggerimento dovrebbe essere esteso alla formazione di chi deve controllare: vedere la Polizia Locale di Roma che tollera (perché non consapevole, come evinto a mia esplicita domanda) lo svolazzare alle 5 di pomeriggio di un Mavic Air 2S in Piazza del Colosseo, quando per Regolamento dovrebbe mantenere 50 metri da persone non informate... Mentre io con un Mini 2 sono costretto a volare alle 7:30 di mattina perché durante il giorno c'è gente...
giustissimo, anche perché il rischio di prendere multe esorbitanti è davvero altissimo. Io ho preso l'attestato che avevo il Tello...
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo sia con te Danilo che con Volpari.
RispondiEliminaFinché c'era solo l'aeromodellismo dinamico che, tutto sommato, a parte veri e propri giocattoli in polistirolo, era un passatempo di nicchia praticato da appassionati e quindi rispettosi delle regole, si poteva sorvolare su questa necessità , ma vista la quantità di droni in circolazione sarebbe auspicabile un "giro di vite" istituzionale... fare un corso come il TRUST USA, gratuito e magari obbligatorio.
Gli incoscienti ci sarebbero sempre, ma almeno non si vedrebbero le stesse domande su cosa si può fare e cosa no, ripetute migliaia di volte sui forum.