ENAC stringe i controlli sui Centri di Addestramento Droni: emergono criticità dalle verifiche ispettive

ENAC stringe i controlli sui Centri di Addestramento Droni: emergono criticità dalle verifiche ispettive

Il settore dei droni civili in Italia si trova in una delicata fase di maturazione normativa, caratterizzata dall'emergere di significative criticità operative. Lo ha sottolineato il generale Elio Volpari durante il Tavolo Tecnico UAS del 29 maggio scorso, svoltosi presso la sede romana di ENAC.

All'incontro - che ha visto la partecipazione di Quadricottero News e Dronezine in rappresentanza della stampa specializzata - Volpari ha illustrato una serie di "segnali di criticità" emersi dalle recenti verifiche ispettive condotte presso diverse Entità Riconosciute (RE), i centri autorizzati per l'addestramento dei piloti di droni.

Le irregolarità riscontrate hanno spinto l'ente regolatore a richiedere "risposte forti, precise e tempestive" per evitare che questi segnali si trasformino in vere e proprie aree di rischio per la sicurezza delle operazioni aeree.

Campi di volo sotto la lente

Tra le principali criticità emerse, particolare attenzione è stata dedicata alle caratteristiche dei campi di volo utilizzati per l'addestramento sui scenari standard STS-01 e STS-02. Gli ispettori hanno rilevato che non tutti i centri garantiscono il pieno rispetto dei requisiti normativi previsti dalle disposizioni UAS.STS-01.020 e UAS.STS-02.020.

La Controlled Ground Area deve svilupparsi in uno spazio aereo compatibile con le Linee Guida ENAC 2023/005-UAS e rispettare le limitazioni di altezza indicate nelle aree geografiche di D-Flight, il sistema nazionale per la gestione degli operatori e del traffico aereo dei droni. È responsabilità dell'operatore verificare, attraverso un'ispezione visiva prima dell'inizio delle operazioni, che non vi siano ostacoli o cambiamenti nell'area (cantieri, presenza di persone) che possano compromettere la sicurezza.

L'area di decollo e atterraggio deve essere chiaramente identificata, segregata e libera da ostacoli, garantendo un adeguato "risk buffer" nelle direzioni circostanti. Il personale presente deve essere ridotto al minimo necessario e dotato dei dispositivi di protezione individuale previsti.

Operazioni da aviosuperfici: nuove procedure

Un capitolo specifico riguarda le operazioni condotte da aviosuperfici. Le Entità Riconosciute che intendono operare in questi contesti devono dimostrare la compatibilità delle proprie attività con le operazioni aeronautiche dell'infrastruttura attraverso un risk assessment dettagliato.

È obbligatoria la redazione di una convenzione con il gestore dell'aviosuperficie che specifichi le condizioni per le operazioni UAS, oltre a una procedura operativa di separazione e coordinamento con il traffico aereo tradizionale. Quando l'attività interessa altre infrastrutture aeronautiche, è necessario ottenere i permessi previsti dalla normativa vigente.

Come ricordato durante il tavolo tecnico, nelle zone geografiche classificate come "rosse aeroportuali" secondo la circolare ATM-09A sono vietate le operazioni in categoria "aperta", mentre sono permesse esclusivamente quelle in categoria "specifica" o "certificata". Pertanto è vietato effettuare addestramento in ambito Open Category nelle aviosuperfici e nelle citate zone ATM-09A.

Documentazione e record keeping

Significative irregolarità sono emerse anche nella gestione documentale. ENAC ha chiarito la distinzione tra la relazione di valutazione (assessment report), prodotta al completamento dell'iter addestrativo secondo il modello dell'Allegato B delle Linee Guida 2023/005-UAS, e lo statino di addestramento (progress booklet), compilato al termine di ogni prova pratica per evidenziare i progressi dell'allievo.

Tutta la documentazione deve essere conservata per almeno cinque anni, in forma cartacea, digitale o mista, con almeno una copia presente presso la sede principale della RE. Per quanto riguarda i logbook, sia del pilota che dell'UAS, devono essere tenuti due distinti registri conformemente al Regolamento (EU) 2019/947.

Il logbook del pilota, previsto obbligatorio per le operazioni in categoria specifica, deve riportare nel campo note il nome dell'istruttore in caso di attività addestrativa. Il logbook UAS deve essere conservato per almeno due anni secondo le specifiche dell'AMC1 UAS.SPEC.050(1)(g).

Sedi secondarie sotto controllo

Un'attenzione particolare è stata dedicata alla gestione delle sedi secondarie delle Entità Riconosciute. Queste non sono legate alla sede principale da meri accordi commerciali, ma costituiscono parte integrante della RE. L'Accountable Manager della sede principale mantiene la responsabilità anche delle attività delle sedi secondarie, coordinate dal Training Coordinator della RE principale.

Le sedi secondarie devono utilizzare esclusivamente la documentazione e le procedure della RE principale, possono erogare solo corsi per i quali detengono i privilegi e devono rendere disponibile tutta la documentazione alla sede principale.

D-Flight: aggiornamenti in arrivo

Durante il tavolo tecnico, i rappresentanti di D-Flight hanno illustrato la roadmap annuale che prevede significativi miglioramenti dell'applicativo. Tra le novità in programma: l'aggiornamento del pannello informativo "regole del volo", la gestione dell'overlap delle aree geografiche, l'aggiornamento delle aviosuperfici effettivamente operative e l'integrazione di NOTAM e altre restrizioni dello spazio aereo al di fuori del ciclo AIRAC.

Particolare attenzione è stata dedicata alle DOP (Drop Operation Plan) la cui redazione diventerà obbligatoria per qualsiasi operazione Specific (quindi anche scenari standard VLOS STS-01) con richieste di modificare la durata delle operazioni, identificare profili con diversi livelli di privilegio e rendere più user-friendly la procedura. D-Flight si è resa disponibile per un webinar dimostrativo sulla DOP che è stato svolto nei giorni successivi con il panel del tavolo tecnico.

Prossimi appuntamenti

ENAC ha annunciato la convocazione di un workshop dedicato alle Entità Riconosciute per luglio 2025, dove verranno esplicitate nel dettaglio tutte le criticità riscontrate durante le verifiche ispettive. 

Il generale Volpari ha concluso i lavori ribadendo che le RE i cui trainers coordinator hanno partecipato ai BVLOS Day organizzati da ENAC e sono stati giudicati idonei sono tenute a produrre e rilasciare i previsti attestati, poiché la comunicazione ENAC certifica solo l'avvenuto superamento della prova pratica.

Un dialogo sempre più strategico

Il confronto del 29 maggio ha confermato quanto il Tavolo Tecnico UAS rappresenti ormai l'interfaccia principale tra l'Ente Regolatore e gli utenti finali, attraverso l'attività della stampa specializzata, delle Associazioni di Settore, dei Rappresentanti degli Operatori e delle Entità Riconosciute. Una relazione che, con il rapidissimo sviluppo del settore, diventa sempre più determinante per diffondere fin dalle prime fasi della formazione dei piloti e operatori di UAS sia la cultura aeronautica sia la consapevolezza dell'importanza di rispettare le norme nazionali ed europee.

La riunione, svoltasi in modalità mista con partecipanti in presenza e a distanza, è stata "caratterizzata da fattivo spirito collaborativo", segnale della volontà di tutti gli attori del settore di collaborare per il miglioramento degli standard di sicurezza nel comparto dei droni civili, un mercato in continua espansione che richiede regole chiare e condivise per garantire la coesistenza sicura con l'aviazione tradizionale.