La bozza ufficiale FAA sul regolamento dei Droni Professionali in USA

L'ente americano per la regolazione dell' aviazione civile, FAA, ha sorpreso le comunità sempre più numerose che vorrebbero utilizzare i droni in ambito lavorativo, attività attualmente vietata tranne alcune eccezioni. 

Ieri l'ente ha pubblicato la bozza ufficiale di quello che vorrebbe essere il futuro regolamento sui mezzi aerei a pilotaggio remoto ad uso professionale sotto i 25 Kg. di peso creando un certo fermento ed euforia per le prospettive di sviluppo del settore e le ricadute economiche. Qualcuno però ha fatto notare che essendo una bozza quasi certamente saranno necessari 1-2 anni di consultazioni per poter diventare un vero e proprio regolamento operativo e dare il via al business.

Probabilmente la mossa della FAA è una risposta alle pressioni di Obama e del mondo politico dopo il clamoroso episodio del Phantom 2 precipitato nel giardino della Casa Bianca, tuttavia nella bozza in questione  le norme riguardano quasi esclusivamente l'ambito professionale, le regole per gli aeromodellisti rimangono pressochè quelle attuali con l'obbligo di mantenersi a 5 miglia di distanza dagli aeroporti e di non mettere in pericolo la sicurezza dello spazio aereo.

A rigore di logica questa bozza, quindi, non risolve il problema dell'uso non congruo dei piccoli droni usati come aeromodelli, ovvero lo stesso tipo di utilizzo del Phantom che ha provocato il problema alla Casa Bianca

LE REGOLE DELLA FAA PER I DRONI PROFESSIONALI
Secondo la bozza pubblicata ieri che come detto regola gli APR ad uso professionale sotto i 25 Kg. di peso,

 I VOLI DEVONO:

• essere condotti a vista, 
• non si possono sorvolare persone non direttamente coinvolte nelle operazioni,
• solo di giorno. 
• quota massima di 500 feet ( circa 150 metri )
• ad una velocità massima di  160 Km/h
• negli spazi aerei più trafficati e controllati come B, C, D, E, i voli dovranno essere autorizzati dalle ATC, cioè i controllori di volo
• negli spazi G, ovvero nello spazio aereo non controllato non sono necessarie autorizzazioni dalle ATC

OBBLIGHI PER L'OPERATORE

• L'operatore deve eseguire sul mezzo controlli pre-volo seguendo una check list
• Superare un esame iniziale presso una struttura approvata FAA  sulle basi dell'aeronautica e delle regole dell'aria
• Superare un test di controllo ogni 24 mesi
• Ottenere il certificato che lo qualifica come operatore di mezzi aerei a pilotaggio remoto ( UAS - rating ), sulla falsariga di quanto avviene per i piloti dei piccoli aerei tradizionali atto a dimostrare la necessaria competenza ( class- rating )
• Permettere alla FAA di poter ispezionare il mezzo su richiesta
• Segnalare incidenti e danni alla FAA entro 10 giorni dal fatto

REQUISITI PER L' APR

• Per il cosiddetto drone non è necessaria una certificazione della FAA  ( Airworthiness certificate, il certificato di tipo ) ma è richiesta la registrazione del velivolo con tanto di targhette identificative da applicare sul mezzo.
• L'operatore ha la responsabilità del mezzo e di assicurare che il velivolo è in condizioni di effettuare voli in sicurezza.

CLASSE MICRO  MINI DRONI PER VOLARE SULLE PERSONE

Nel futuro regolamento FAA sarà prevista anche una classe di mini e micro droni che potranno volare in presenza di persone estranee alle operazioni e il cui operatore potrà autocertificare le proprie competenze in iter semplificato.

214$ I COSTI PER UNA PICCOLA STARTUP PER METTERSI IN REGOLA

Secondo una tabella pubblicata nella citata bozza i costi iniziali che un piccolo operatore dovrà affrontare per "mettersi in regola" saranno di circa 214$ e comprenderanno sia gli esami attitudinali che la registrazione dell' APR

LA BOZZA COMPLETA DEL REGOLAMENTO SUI DRONI  FAA è disponibile a questo LINK ( pdf )