A distanza di una settimana dalla conferenza di Riga in cui tra le conclusioni si è detto che le regole europee sui droni devono essere sviluppate al più presto dall' EASA in collaborazione con la JARUS e con l' ICAO per ottenere entro la fine del 2015 una proposta di normativa Europea, l'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea non ha perso tempo ed ha appena presentato il suo nuovo approccio normativo per le operazioni che vedono coinvolti i mezzi aerei a pilotaggio remoto, comunemente conosciuti come droni.
Questo nuovo approccio prevede regole sicure e proporzionate per l'integrazione dei droni nello spazio aereo civile europeo per favorire lo sviluppo di posti di lavoro e la nascita e crescita delle piccole e medie imprese. Nei propositi dell' EASA sono previste tre categorie di Droni con la categoria OPEN al livello più semplice che non prevederà particolari requisiti o regole da seguire a patto di non volare nelle situazioni considerate critiche come il sorvolo di assembramenti di persone, impianti industriali sensibili, zone densamente popolate etc.
"Questo documento è il primo risultato tangibile del nuovo approccio normativo dell' EASA dove per prima cosa ascoltiamo gli utenti e poi prepariamo regole proporzionali ai rischi delle operazioni " ha detto il direttore esecutivo dell' EASA Patrick Ky " queste regole garantiranno un ambiente sicuro e fertile in cui questo settore molto promettente può crescere "
Secondo l'agenzia, in Europa ci sono 2495 operatori e 114 costruttori di SAPR nella fascia 0-150Kg. di peso massimo al decollo ( MTOM). Nel resto del mondo gli operatori sono 2342 di cui 2000 in Giappone, secondo stime di UVS International
PRIVACY - CHIP O SIM CARD SUL DRONE O SISTEMA WEB PER GLI OPERATORI
Il rispetto della privacy deve essere monitorato a livello nazionale, tuttavia la futura normativa EU potrà mitigare il rischio delle infrazioni sulla protezione dei dati personali tramite l'istituzione di portali web mantenuti dalle autorità locali in cui l'operatore potrà registrarsi. In alternativa si potrà realizzare un sistema identificativo basato sull'installazione sul drone di un chip o di una sim card.
FREQUENZE RADIO DEDICATE AI DRONI - OBBLIGO DI ASSICURAZIONE
Finalmente viene presa in seria considerazione la necessità di allocare apposite bande di frequenza dedicate esclusivamente alle operazioni professionali svolte con i mezzi aerei a pilotaggio remoto. La competenza però riguarda l' ITU ( Unione Internazionale delle telecomunicazioni ). Il futuro regolamento prevederà anche l'obbligo dell'assicurazione per tutti i mezzi indipendentemente dalla fascia di peso.
LE TRE CATEGORIE DELL' EASA
OPEN CATEGORY
Questa categoria è riservata alle operazioni con i droni a basso rischio, non è necessario richiedere permessi alle Autorità Aeronautiche anche nel caso di operazioni commerciali. Nessuna certificazione del mezzo e nessuna licenza per l'operatore e per il pilota. L'open category è pensata per consentire le operazioni semplici e per le piccole e medie imprese per fare esperienza. Il rischio per gli aeromobili è mitigato dalle regole che il pilota deve seguire:
- Pilotaggio a vista ad una distanza massima di 500m
- Altezza massima di 150m
- A distanza da aeroporti e altre aree sensibili per la sicurezza
Il rischio per le persone a terra è mitigato dall'uso di droni a bassa energia cinetica e attraverso le distanze minime da mantenere dalle persone. Volare sopra le teste della gente, sopra gli assembramenti, è vietato ma i voli sopra poche persone non coinvolte nelle operazioni è consentito anche nelle città e nelle aree popolate. Come detto, non viene richiesta la certificazione del mezzo ma possono essere richiesti gli standard industriali.
I droni già oggi sono disponibili sul mercato con una serie di caratteristiche di sicurezza come il paracadute e / o la mitigazione dei guasti attraverso la ridondanza. Nelle zone popolate i droni devono essere conformi ad un adeguato standard industriale con misure di sicurezza
come l' assistenza al pilota per il rispetto dell' altitudine massima e
/ o i sistemi geofence per rimanere fuori da specifiche aree interdette . Inoltre, sarà prudente fissare un limite di peso per le operazioni in aree popolate. Il requisito di adempiere agli standard industriali non sarà obbligatorio per i droni giocattolo da meno di 500 grammi di peso utilizzabili da adolescenti di meno di 14 anni
SPECIFIC OPERATION CATEGORY
In questa categoria vi sono le operazioni che non rientrano nella Open Category perchè rappresentano rischi significativi per le persone e quando viene condiviso lo spazio aereo. Per queste attività è necessario redigere l'analisi dei rischi e i sistemi di mitigazione adottati devono essere approvati dall'autorità aeronautica. La procedura per il risk assesment deve seguire le direttive JARUS WG-7 o in alternativa la Guidance for an Authorisation for Low LevelOperation (Gallo) o equivalenti. La stessa guidance usata dalla UFAC in Svizzera per autorizzare le operazioni sopra gli assembramenti di persone.
CERTIFIED CATEGORY
E' la categoria che richiede i massimi requisiti, assimilabili a quelli richiesti per gli aeromobili con equipaggio. Rientrano in questa categoria i droni ad elevata energia cinetica, le operazioni particolarmente complesse e rischiose e i droni ad autonomia molto elevata.
PRONTA PER DICEMBRE 2015
La proposta EASA che sarà basata su questa bozza / linee guida ulteriormente elaborata ed integrata è pianificata per essere pronta entro la fine dell'anno in modo da essere presentata alla Commissione Europea al fine di emanare finalmente la direttiva che regolerà i mezzi aerei a pilotaggio remoto in modo armonizzato in tutta l' Unione.
Qualcuno però fa notare che gli enti nazionali non hanno l'obbligo di recepire parecchie norme, anche se di fatto alla fine lo devono fare. In Italia le norme ICAO o JARUS vengono generalmente assimilate in media dopo alcuni anni da ENAC. La speranza è che vista la pressione del settore, e l'eventuale operato delle associazioni di categoria, il regolamento UE venga recepito il prima possibile, sempre che vengano mantenute le promesse e vi sia un tangibile aiuto regolatorio a coloro che vogliono operare professionalmente con i droni.
Il documento EASA completo ( pdf ): Concept of Operations for Drones
CERTIFIED CATEGORY
E' la categoria che richiede i massimi requisiti, assimilabili a quelli richiesti per gli aeromobili con equipaggio. Rientrano in questa categoria i droni ad elevata energia cinetica, le operazioni particolarmente complesse e rischiose e i droni ad autonomia molto elevata.
PRONTA PER DICEMBRE 2015
La proposta EASA che sarà basata su questa bozza / linee guida ulteriormente elaborata ed integrata è pianificata per essere pronta entro la fine dell'anno in modo da essere presentata alla Commissione Europea al fine di emanare finalmente la direttiva che regolerà i mezzi aerei a pilotaggio remoto in modo armonizzato in tutta l' Unione.
Qualcuno però fa notare che gli enti nazionali non hanno l'obbligo di recepire parecchie norme, anche se di fatto alla fine lo devono fare. In Italia le norme ICAO o JARUS vengono generalmente assimilate in media dopo alcuni anni da ENAC. La speranza è che vista la pressione del settore, e l'eventuale operato delle associazioni di categoria, il regolamento UE venga recepito il prima possibile, sempre che vengano mantenute le promesse e vi sia un tangibile aiuto regolatorio a coloro che vogliono operare professionalmente con i droni.
Il documento EASA completo ( pdf ): Concept of Operations for Drones
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