Droni inoffensivi: ecco la bozza delle linee guida ENAC per gli APR sotto i 2Kg.

Grazie alla gentile concessione di ENAC e dell’ Ing. ENEA GUCCINI, ex direttore centrale dell’ Ente Nazionale di Aviazione Civile, pubblichiamo in prima assoluta la bozza delle linee guida che saranno recepite dal Regolamento sui criteri di inoffensività  per gli APR di peso inferiore ai 2 Kg. che è stata illustrata in occasione del workshop   “Mezzi a pilotaggio remoto: stato dell’arte e prospettive future”  che si è tenuto ieri a Roma presso la facoltà di Ingegneria Civile e Industriale de la Sapienza. Un appuntamento riservato agli Ingegneri iscritti all’ordine

ENAC RECEPISCE LE OPEN CATEGORY EASA

Nell’esposizione a cura dell’ Ing. Guccini si introduce l’argomento dei criteri di inoffensività parlando dell’equivalenza tra la OPEN CATEGORY  dell’ EASA ( leggi anche: Le nuove linee guida EASA per il futuro regolamento UE sui droni ) e la categoria degli APR < 2Kg  proposta per il nuovo regolamento ENAC. In particolare per i mezzi che rientreranno in questa categoria sarà possibile volare su aree popolate ma non sarà consentito il sorvolo di zone affollate.

CRITERI DI INOFFENSIVITA’

Le linee guida proseguono spiegando che per drone con caratteristiche di inoffensività in caso di incidente,  si intende un APR < 2kg. con bassa energia cinetica all’impatto,  costruito con materiali frangibili, materiali che assorbono energia, senza parti taglienti etc.

UN IMPATTO SOPRA I 56J  PUO’ COMPORTARE GRAVI LESIONI

Si fa poi riferimento al fatto che studi sperimentali hanno dimostrato che una energia di impatto pari 56 Joule (J) può comportare lesioni gravi. Questa questa energia di impatto, per un drone di 2 Kg, corrisponde una velocità di impatto pari a: 7.5 m/s

Si prosegue con un esempio pratico calcolando la velocità di impatto di un drone da 70m di altezza in assenza di resistenza atmosferica e se ne deduce che la velocità sarà di 37 m/s molto superiore al valore limite di 7.5 m/s e quindi inaccettabile.

LA RESISTENZA DELL’ARIA RALLENTA LA VELOCITA’ DI CADUTA DELL APR

Tuttavia le linee guida prendono in considerazione la resistenza dell’aria che a seconda del diametro, massa e coefficiente di resistenza del drone rallenta e fa diminuire la velocità di caduta. Ci si addentra in calcoli e grafici che lasciamo ai più esperti e si arriva alla conclusione che nel nuovo regolamento, stante questa bozza, saranno presenti 3 sottocategorie per quanto riguarda gli APR <= 2kg.

MICRO APR  fino a 1.4 kg.

MINI APR ( Multirotore ) fino a 2 kg.

MINI APR ( Ala Fissa ) fino a 2 kg.

Ognuna con valori limite e criteri di design. Valori limite d'energia cinetica massima, di velocità massima all'impatto ma soprattutto con diversi criteri di "forma e materiali" che rappresenteranno la vera sfida per i progettisti e costruttori di droni che si vorranno cimentare nell'impresa di rendere inoffensivi i propri mezzi!

FIAPR: “UN PASSO AVANTI MA CON QUALCHE RISERVA”

"E’ certamente un passo avanti! – ci ha dichiarato al telefono l'ing. Andrea Torri ( responsabile del dipartimento regolamentazione di FIAPR ) a cui abbiamo sottoposto il documento e chiesto un parere - Gli addetti ai lavori attendevano una versione ufficiale di queste linee guida ormai da molti mesi! A mio parere però, un punto fondamentale che resta ancora da chiarire, visto che energie cinetiche e velocità così basse sono difficilmente contenibili nei limiti richiesti da mezzi multirotore in caduta libera, è come ENAC intenderà integrare nella versione definitiva quelle che definisce in apertura ‘misure mitigatrici’ ad esempio il paracadute o la ridondanza della FC’ per far rientrare i multirotori nella Open Category... il paracadute è menzionato genericamente nell'introduzione ma poi mai più nominato nel resto della presentazione e nella tabella con le specifiche costruttive! APR alati leggeri, invece, con poche modifiche ai mezzi di serie, dovrebbero agevolmente rientrare nei criteri d'inoffensività e ciò non può che essere un'ottima notizia!"