Record di ascolti per le novità ENAC al Roma Drone Webinar Channel
Record di ascolti per la prima puntata della seconda stagione di Roma Drone Webinar Channel (RDWC), andata in onda ieri sul tema "A scuola di droni. La formazione dei piloti APR tra centri di addestramento, corsi online e esami a distanza". Al termine di due intense ore di diretta streaming, le visualizzazioni sulla pagina Facebook erano già 2.300, che in sole 24 ore sono diventate quasi 3.800 con più di 350 commenti da parte del pubblico.
Tra le principali novità emerse durante l'evento, quelle esposte dall'Ing. Sebastiano Veccia, ENAC. Stando a quanto è stato detto, ENAC starebbe preparando un micro regolamento droni che coesisterà con il regolamento europeo che, come sappiamo, dovrà essere applicato dal 31 dicembre 2020. Il micro regolamento italiano regolamenterà gli aspetti che resteranno di competenza nazionale come le tematiche assicurative (saranno reintrodotti i massimali minimi), la formazione del pilota e gli spazi aerei. L'Ing.Veccia ha assicurato che non è volontà dell' Ente appesantire il regolamento europeo.
Per quanto riguarda i centri di addestramento, è stato sottolineato il fatto che la parte pratica dell'addestramento pilota CRO (future operazioni Specific) deve essere svolta individualmente, one to one. Non sono consentite forme collettive di addestramento al volo, così come emerso anche durante un incontro tra Assorpas ed ENAC finalizzato a ricevere chiarimenti interpretativi sulla LIC15-A.
Per quanto riguarda l'annosa vicenda del divieto di sorvolo estivo delle spiagge, interpretato di fatto come un divieto di sorvolo di tutta la linea di costa italiana, 100m verso il mare e 100m verso l'interno, sembra che tutto resterà come oggi.
Nonostante i nostri sforzi e di varie community (guarda il video) nel cercare di far comprendere che non si chiede di poter volare sopra i bagnanti assembrati ma si chiede la possibilità di utilizzare un drone sulla linea di costa rispettando il regolamento, e nonostante si tratti di una norma riferita al volo VFR degli Aeromobili riportata nelle regole dell'aria, difficilmente questa estate si riceveranno cambiamenti a favore (leggi anche: ENAC pubblica la bozza delle nuove regole dell'aria RAIT 4).
Così, scommettiamo che questa estate continuerà ad essere vietato utilizzare un drone lungo scogliere o linea interna della costa, magari per verificare un tetto, mentre chi utilizzerà un drone considerato giocattolo (adatto ai minori di 14 anni) potrà liberamente infastidire i bagnanti vista la tipica distanza di funzionamento di poche decine di metri e visto che il citato mezzo è esentato dal rispetto delle regole dell'aria e dal regolamento droni.
Senza contare che per anni, fino a dicembre 2019 sempre rispettando il regolamento droni, è stato possibile volare regolarmente su spiagge e linea di costa d'estate con un drone ricreativo in quanto veniva considerato aeromodello e quindi esentato dalle RAIT, mentre era vietato per lo stesso drone se impiegato a scopo professionale in quanto considerato aeromobile.
L'impressione è che il nostro Ente di Aviazione Civile da questo orecchio non ci voglia sentire, nonostante promesse di approfondimenti e che qualcosa potrà cambiare in futuro a seguito delle numerose sollecitazioni ricevute nel corso del tempo. Chi usa un drone, in particolare a scopo professionale, ringrazia per le potenziali occasioni lavorative estive perse.
Nel seguente video la registrazione integrale della puntata con ulteriori dettagli e approfondimenti. La prossima puntata di RDWC è prevista per la metà di gennaio 2021 sul tema "Droni con le ali": si parlerà dell'impiego di droni ad ala fissa e di convertiplani in BVLOS per il monitoraggio e il delivery a lunga distanza.
"non è nostra intenzione appesantire il regolamento europeo": ne vedremo delle belle... :)
RispondiEliminaConcordo
EliminaRimuovere un divieto, comporta dei rischi. Difficile che si prendano di queste responsabilità. I divieti tutelano il legislatore. Le cose potrebbero cambiare con l'arrivo di importanti interessi economici che troveranno sicuramente il modo di rimuovere questi ostacoli. Potremo allora beneficiarne di riflesso.
RispondiEliminaVero, il problema è quello delle responsabilità. Tuttavia con il regolamento europeo ENAC dovrà gestire gli spazi aerei e potrà determinare zone adatte ai droni, zone adatte solo a certe classi di droni, zone vietate etc senza influenzare lo spazio aereo degli aeromobili "tradizionali" un po' come avviene con le zone ATM-09. Prima o poi dovrà mettere mano all'argomento obbligata dal regolamento europeo che dispone che gli Stati membri debbano produrre mappe per i droni interoperabili e di facile accesso. Questo perchè con le Open Category uno stranierò può usare un drone in Italia con l'eventuale "patentino" conseguito all'estero. E viceversa naturalmente.
EliminaDi cosa ci meraviglia o... Alla fine fanno sempre quello che vogliono loro :(
RispondiEliminaSecondo me stanno esagerando in tutto, più che restringi e più che la gente, ovviamente stufa, fa come gli pare. Per non dire dei parchi nazionali e regionali che visto l'appropinquarsi di nuovi patentati e l'esplosione dei droni, ti chiedono addirittura soldi, oltre l'autorizzazione. Da una cosa semplice viene sempre fatta complicata, senza parlare di chi ci vorrebbe lavorare con i droni, tra richieste e burocrazie varie passa la voglia. Staremo a vedere.......
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