La Commissione Europea lancia la strategia 2.0 per i droni. 14,5 miliardi di € e 145mila posti di lavoro entro il 2030
Il 29 novembre 2022 la Commissione Europea ha adottato la strategia 2.0 per droni con l'intento di sviluppare ulteriormente il mercato europeo dei droni. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del quadro normativo europeo per il funzionamento e i requisiti tecnici dei droni che viene definito il più avanzato del mondo. La nuova strategia spiega in che modo l'Europa può perseguire operazioni commerciali con droni su larga scala offrendo al contempo nuove opportunità nel settore.
"Con l'avvento di una nuova generazione di aeromobili elettrici in grado di operare in un ambiente urbano e regionale è nostro dovere garantire, oltre alla sicurezza delle operazioni nei nostri cieli, condizioni che soddisfino sia le esigenze commerciali degli operatori sia le aspettative dei cittadini in materia di riservatezza e sicurezza - commenta Adina Vălean, commissaria per i Trasporti - La strategia presentata oggi non si limita ad ampliare la capacità dell'Europa di promuovere lo sviluppo di operazioni commerciali su larga scala con droni, ma offre anche nuove opportunità, in particolare alle piccole e medie imprese. In presenza di un quadro normativo adeguato, il mercato dei servizi con droni in Europa potrebbe raggiungere un valore di 14,5 miliardi di € e creare 145 000 posti di lavoro entro il 2030."
Dai posti di lavoro alle nuove soluzioni di mobilità
Grazie al quadro normativo circostanziato dell'UE in materia, i droni hanno solcato in sicurezza i cieli europei per centinaia di migliaia di ore, eseguendo ad esempio operazioni di sorveglianza delle infrastrutture, monitoraggio delle fuoriuscite di petrolio o campionamento del suolo. Anche i progetti relativi all'utilizzo di droni per le consegne aeree di materiale medico, che garantiscono il trasporto di campioni medici tra servizi sanitari, stanno compiendo apprezzabili progressi. L'attuazione nel gennaio 2023 dello "U-space", un sistema europeo unico al mondo per gestire in sicurezza il traffico di droni, porrà le basi per un incremento delle operazioni.
Prima di promuovere l'utilizzo delle suddette tecnologie innovative, la Commissione intende assicurarsi che la società sia pronta a sostenere l'uso dei droni. Per far fronte alle preoccupazioni in materia di rumore, sicurezza e riservatezza, la strategia invita pertanto le autorità nazionali, regionali e locali a fare in modo che i servizi con droni siano allineati alle esigenze dei cittadini.
La strategia prevede che i servizi con droni seguenti diventino parte integrante della vita quotidiana in Europa entro il 2030:
- servizi di emergenza, mappatura, produzione di immagini, ispezione e sorveglianza da parte di droni civili, nel rispetto dei quadri normativi applicabili, come pure consegna urgente di piccole spedizioni, ad esempio campioni biologici o prodotti medicinali;
- servizi di mobilità aerea innovativa, quali gli aerotaxi, che forniscano servizi regolari di trasporto di passeggeri, inizialmente con un pilota a bordo, ma con l'obiettivo ultimo di automatizzare completamente le operazioni.
Per realizzare il potenziale del mercato e dei servizi con droni dell'UE è necessario individuare i componenti critici delle tecnologie, quali l'intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, i servizi spaziali dell'UE e le telecomunicazioni mobili. Ciò aiuterà l'UE a costruire un settore dei droni innovativo e competitivo, riducendo le dipendenze strategiche.
La strategia individua inoltre gli ambiti favorevoli per la realizzazione di sinergie tra i droni civili e di difesa e per l'aumento delle capacità anti-droni e della resilienza del sistema.
19 azioni per il mercato dei droni di domani
La Commissione avvierà ora i lavori sulle 19 azioni faro a livello operativo, tecnico e finanziario previste dalla strategia al fine di predisporre un contesto normativo e commerciale adeguato per lo spazio aereo e il mercato dei droni di domani:
- l'adozione di norme comuni di aeronavigabilità e di nuovi requisiti in materia di formazione per i piloti remoti e i piloti di aeromobili eVTOL (aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale con equipaggio);
- il finanziamento della creazione di una piattaforma online per favorire l'attuazione della mobilità aerea innovativa sostenibile da parte dell'industria e dei portatori di interessi locali;
- l'elaborazione di una tabella di marcia strategica per le tecnologie dei droni per individuare i settori prioritari per la ricerca e l'innovazione, ridurre le dipendenze strategiche attuali ed evitare che ne emergano di nuove;
- la definizione di criteri per un marchio volontario per droni approvati dal punto di vista della cibersicurezza.
Le attività indicate prepareranno la strada a operazioni commerciali su larga scala e faranno in modo che l'Europa tragga vantaggio dalle sinergie tra l'uso civile, di sicurezza e militare dei droni e delle tecnologie correlate, comprese le soluzioni anti-droni.
Contesto
La Commissione ha annunciato, nella sua strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, la preparazione di una strategia europea aggiornata per i droni entro la fine del 2022. La comunicazione è accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che contiene la valutazione delle sfide cui deve far fronte l'industria dei droni, come pure l'analisi e i dati alla base della nuova strategia 2.0 per i droni.
A partire dal 2014 la Commissione si è adoperata per gettare le fondamenta di una politica globale dell'UE in materia di droni. Il regolamento di esecuzione (UE) 2019/947 della Commissione e il regolamento delegato (UE) 2019/945 della Commissione prevedono norme e procedure dettagliate per l'esercizio di aeromobili senza equipaggio e stabiliscono i requisiti di progettazione e di fabbricazione dei sistemi aeromobili senza equipaggio. Dal 2003 a oggi l'UE ha investito quasi 980 milioni di € nello sviluppo o nell'utilizzo di droni per applicazioni innovative, finanziando 320 progetti relativi ai droni nell'ambito dei suoi programmi di ricerca e innovazione.
Per ulteriori informazioni
Documento di lavoro dei servizi della Commissione
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