il 15 Ottobre 2017 si festeggiano i 2 anni del primo riconoscimento ENAC nella categoria drone da 300grammi. Mezzi intrinsecamente inoffensivi che possono volare in città anche sorvolando persone purchè non assembrate.
Secondo ENAC, i droni di massa non superiore a 300 grammi e con velocità massima non superiore ai 60 km/h dotati di paraeliche, dichiarati rispondenti all'art. 12 comma 5 del regolamento SAPR, sono considerati intrinsecamente inoffensivi e pertanto possono volare anche in città con presenza a terra di persone ignare, purchè si eviti di sorvolare gli assembramenti inusuali. I droni inoffensivi assieme agli "Eurocae" sono gli unici che possono volare su persone. Tutti gli altri, come ad esempio quelli impiegati nelle operazioni critiche in scenari standard, sono costretti a tenere fuori dall'area delle operazioni le persone non strettamente necessarie e a mantenere da esse una certa distanza.
Droni certificati "Eurocae" esistono praticamente solo sulla carta, in quanto ne risulta autorizzato solo uno rispondente all' art. 10 comma 6 il quale dispone che: "il software debba essere conforme agli standard aeronautici di cui alla specifica EUROCAE ED-12(D) o con standard alternativi con gli stessi obiettivi di affidabilità".
Più praticabili i droni inoffensivi superiori a 300 grammi ma inferiori ai 2kg che però, dovendo seguire le direttive stringenti delle linee guida inoffensività, esistono solo in forma di ala fissa in qualche decina di esemplari. Di fatto i "trecentini" rimangono ancora oggi l'unica via praticabile per svolgere operazioni critiche in città sorvolando persone con droni multirotori.
Droni certificati "Eurocae" esistono praticamente solo sulla carta, in quanto ne risulta autorizzato solo uno rispondente all' art. 10 comma 6 il quale dispone che: "il software debba essere conforme agli standard aeronautici di cui alla specifica EUROCAE ED-12(D) o con standard alternativi con gli stessi obiettivi di affidabilità".
Più praticabili i droni inoffensivi superiori a 300 grammi ma inferiori ai 2kg che però, dovendo seguire le direttive stringenti delle linee guida inoffensività, esistono solo in forma di ala fissa in qualche decina di esemplari. Di fatto i "trecentini" rimangono ancora oggi l'unica via praticabile per svolgere operazioni critiche in città sorvolando persone con droni multirotori.
Per condurre in volo questi mini aeromobili a pilotaggio remoto, non è richiesto l'attestato di pilotaggio e neppure di superare la visita medica aeronautica, però il pilota deve garantire il rispetto delle regole di circolazione aeronautica. Infatti, anche se rientranti nella particolare categoria dei droni inoffensivi, i droni da 300g devono seguire le regole previste per tutti gli altri droni ad uso professionale (SAPR). Significa dover richiedere ulteriori permessi nel caso si debba volare all'interno di una ATZ aeroportuale, in una zona ristretta o proibita, un parco naturale etc.
A sinistra: DXDrone X300B il primo esemplare di drone da 300 grammi riconosciuto ENAC della storia (2015) - A destra: il suo successore del 2017, DXdrone X300S
15 OTTOBRE 2015 -15 OTTOBRE 2017 DUE ANNI DI DRONI DA 300g
La categoria drone 300g è entrata in vigore a settembre 2015 e fin da subito ha riscosso un notevole successo tanto che pochi mesi dopo, a dicembre, fu organizzata da Roma Drone una conferenza dedicata (leggi anche: Droni, la rivoluzione dei micro apr da 300g). Un vero mini boom, anche se mitigato dalle limitazioni tecnologiche di allora e dalla complessità di realizzazione in relazione alle prestazioni desiderate.
Il primo drone da 300 grammi inoffensivo riconosciuto ENAC della storia è un esemplare in nostro possesso. Si tratta dell' X300B della DXdrone riconosciuto il 15 Ottobre 2015. In sostanza un Bebop 1 della Parrot, pesantemente modificato per essere rispondente al regolamento, il cui punto di forza era la stabilizzazione elettronica delle immagini che lo differenziava da tutti gli altri arrivati nei mesi successivi. A dicembre del 2015 un emendamento al regolamento ha introdotto l'obbligo tuttora in vigore della protezione delle parti rotanti dai contatti accidentali, ecco perchè i primi esemplari riconosciuti erano sprovvisti di paraeliche.
Il primo drone da 300 grammi inoffensivo riconosciuto ENAC della storia è un esemplare in nostro possesso. Si tratta dell' X300B della DXdrone riconosciuto il 15 Ottobre 2015. In sostanza un Bebop 1 della Parrot, pesantemente modificato per essere rispondente al regolamento, il cui punto di forza era la stabilizzazione elettronica delle immagini che lo differenziava da tutti gli altri arrivati nei mesi successivi. A dicembre del 2015 un emendamento al regolamento ha introdotto l'obbligo tuttora in vigore della protezione delle parti rotanti dai contatti accidentali, ecco perchè i primi esemplari riconosciuti erano sprovvisti di paraeliche.
L'arrivo del DJI SPARK rilancia la categoria
Con il nuovo mini drone DJI SPARK del peso di circa 304 grammi senza paraeliche e con stabilizzazione camera effettuata tramite gimbal meccanico a 2 assi che, oltre a foto idonee a fotogrammetria "low cost", assicura un'ottima qualità video sebbene con risoluzione massima di 1080P 30fps, la categoria 300 grammi sta vivendo un nuovo boom. Perfino superiore a quello iniziale grazie alla facilità di alleggerimento per far diventare compliant lo SPARK al regolamento ENAC per i droni intrinsecamente inoffensivi. Nell'ultimo mese circa l'80% delle dichiarazioni di rispondenza arrivate all' ENAC riguarda droni da 300grammi.
TIPO di Droni da 300 grammi riconosciuti ENAC |
Analizzando l'elenco ufficiale dei riconoscimenti, consultabile in questa pagina, si evince che ad oggi sono 613 i droni da 300 grammi considerati intrinsecamente inoffensivi che possono volare in città. Leader del settore risultano ancora una volta DXdrone e Fly To Discovery. L' X300B (DXdrone) il primo drone riconosciuto ENAC, basato sul Bebop Parrot, svetta ancora ai vertici seguito dal FTD300X della Fly To Discovery, sempre basato sul Bebop 1.
In forte ascesa i derivati del DJI SPARK che presto surclasseranno i vecchi bebop. Anche qua risulta prima la DXdrone con l' X300S tallonata dalla Fly To Discovery con l' FTD300X. SPARK protagonista anche nelle posizioni successive costituite da molti esemplari singoli basati su alleggerimenti a cui talvolta sono stati dati i nomi più fantasiosi.
Nota curiosa. Scorrendo i dati per costruttore, invece che per tipo, abbiamo rilevato che in 23 casi è stato dichiarato DJI come costruttore. Non avendo DJI mai costruito un drone rispondente all' art 12 comma 5 del regolamento ENAC, chi ha firmato le citate documentazioni potrebbe rischiare l'accusa di falsa dichiarazione. "Nel caso si accertassero false dichiarazioni, il firmatario sarà tenuto a rispondere ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 davanti all'autorità giudiziaria competente." afferma ENAC nelle relative pagine.
In forte ascesa i derivati del DJI SPARK che presto surclasseranno i vecchi bebop. Anche qua risulta prima la DXdrone con l' X300S tallonata dalla Fly To Discovery con l' FTD300X. SPARK protagonista anche nelle posizioni successive costituite da molti esemplari singoli basati su alleggerimenti a cui talvolta sono stati dati i nomi più fantasiosi.
Nota curiosa. Scorrendo i dati per costruttore, invece che per tipo, abbiamo rilevato che in 23 casi è stato dichiarato DJI come costruttore. Non avendo DJI mai costruito un drone rispondente all' art 12 comma 5 del regolamento ENAC, chi ha firmato le citate documentazioni potrebbe rischiare l'accusa di falsa dichiarazione. "Nel caso si accertassero false dichiarazioni, il firmatario sarà tenuto a rispondere ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 davanti all'autorità giudiziaria competente." afferma ENAC nelle relative pagine.
“ […] Nota curiosa. Scorrendo i dati per costruttore, invece che per tipo, abbiamo rilevato che in 23 casi è stato dichiarato DJI come costruttore. Non avendo DJI mai costruito un drone rispondente all' art 12 comma 5 del regolamento ENAC, chi ha firmato le citate documentazioni potrebbe rischiare l'accusa di falsa dichiarazione. "Nel caso si accertassero false dichiarazioni, il firmatario sarà tenuto a rispondere ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 445/2000 davanti all'autorità giudiziaria competente." afferma ENAC nelle relative pagine.”
RispondiElimina>>> non sono per nulla d'accordo !
1^
Appare al quanto anomalo che un ente autorizzi “certificazioni false” sapendo che lo sono !
Che DJI non produce droni sotto i 300gr con i paraeliche è il segreto di pulcinella! Lo sa lei, lo so io, lo sanno tutti.. lo sa anche ENAC ! se accettano le dichiarazioni è perché non sono false!
2^
Nel modulo (scritto in italiano), si chiede il nome del costruttore della macchina-DRONE ovvero DJI non si dice di dichiarare che il drone costruito da DJI è conforme all’art.12 comma 5 .
- il drone è costruito da DJI
- il drone pesa 300gr. Con paraeliche perché monta un kit di allegerimento!
- diverso sarebbe stato se nel modulo chiedono il nome del produttore del kit e l’utente dichiarasse DJI : CHE NON PRODUCE KIT DI ALLEGERIMENTO !
3^
Ad ogni modo, chi ha dichiarato che il produttore di SPARK è DJI NON ANDRA’ IN GALERA ! PERHE’ E’ VERO ! COME E’ VERO CHE PESA 300gr. (a patto che monti kit di allegerimento…)
Firmando quel modulo si dichiara che l’ APR (drone) inserito è rispondente al regolamento ENAC e che nel caso di 0.3kg soddisfa anche le condizioni dell’ art. 12 comma 5
EliminaNel caso di uno Spark il drone di partenza è costruito dalla DJI ma quello modificato adattato per essere rispondente al regolamento, quindi alleggerito e dotato di paraeliche, non può più essere considerato un drone DJI perchè ha sembianze e caratteristiche diverse,tra cui anche, e molto evidente, il peso. A causa di queste modifiche cambiano le caratteristiche tecniche così come le prestazioni di volo ed altro. Per questo motivo è ancora in vigore l'obbligo di effettuare attività sperimentale con la produzione di un report in cui vengono indicate le prestazioni del drone. Questo report non è più da inviare all'ENAC ma è da conservare ed esporre su richiesta. Inoltre bisogna redigere il documento di configurazione che è una cosa che deve fare il costruttore. La DJI non ha in vendita droni rispondenti all'art. 12 comma 5 del regolamento ENAC quindi non puà produrre questo documento, pertanto non può essere considerato costruttore. Se accade un incidente per un malfunzionamento la DJI non potrà mai essere portata in giudizio come costruttore perchè si dichiarerà estranea alla realizzazione di quel mezzo modificato.
Inoltre, il fatto di usare un drone in commercio modificato per dichiararlo APR ENAC è una cosa che fanno in molti ma che è abbastanza border line se andiamo a vedere dal punto di vista legale.
I costruttori di droni in genere vietano di modificare i propri mezzi, è scritto anche nella scatola e nelle istruzioni.
Per questi ed altri motivi l'affermazione che "chi ha firmato le citate documentazioni potrebbe rischiare l'accusa di falsa dichiarazione." è assolutamente possibile. Si tratta comunque di un'ipotesi come indica il "potrebbe". Se avessimo avuto la certezza legale avremmo scritto: "chi ha firmato le citate documentazioni compie una falsa dichiarazione". In ultimo voglio far notare che essere accusati di aver compiuto un reato non significa essere colpevoli. La colpevolezza la stabilisce l'autorità giudiziaria dopo opportuni accertamenti e a seguito di processo.