Si moltiplicano i sistemi pensati per controllare il traffico aereo dei droni.
C'è moltissimo fermento in questo periodo per quanto riguarda i sistemi finalizzati al tracciamento dei piccoli droni ad uso civile per il controllo del loro traffico aereo. Il regolamento ENAC sui mezzi aerei a pilotaggio remoto attualmente in vigore, infatti, prevede la presenza di una targhetta elettronica su ogni mezzo riconosciuto / autorizzato a svolgere lavoro aereo. Una disposizione che, in virtù della convenzione ENAC-ENAV siglata questa estate, al momento prevede la sola applicazione del codice QR generato dal sito D-Flight in attesa che venga fornito il dispositivo elettronico di identificazione, in pratica una sorta di transponder.
Per raggiungere l'obiettivo di installare un transponder su tutti i droni, ENAV ad agosto 2016 aveva pubblicato una manifestazione di interesse per trovare un socio disposto a collaborare per realizzare il sistema UTM per il controllo del traffico aereo dei droni con un termine di presentazione fissato al 30 settembre e poi prorogato al 28 ottobre 2016. La seduta pubblica relativa alla selezione del partner industriale per la partecipazione di minoranza al capitale sociale di una NEWCO per lo sviluppo e l’erogazione dei servizi UTM si è tenuta il 19 gennaio 2017 presso la sede ENAV.
Grandi aziende del settore aeronautico ma anche delle telecomunicazioni e dell' IT sono interessate a questo argomento. A dicembre del 2015 Telecom Italia aveva presentato un suo sistema per la targhetta elettronica dei droni e per la loro tracciatura, in occasione del Roma Drone Conference. Sempre a dicembre, ma del 2016, anche la Vodafone si è mossa in questo ambito proponendo ad EASA il suo sistema di identificazione elettronica dei droni.
Ieri, Leonardo, azienda globale ad alta tecnologia nei settori dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ha presentato un sistema per il controllo
del traffico aereo dei droni che volano fino a 150 metri di altezza al
World ATM Congress di Madrid.
In questo contesto si inserisce la notizia che una start-up del trentino, la JT DRONE, ha dichiarato di aver brevettato un sistema per il controllo del traffico aereo dei droni. "La nostra START UP ha brevettato questo sistema ancora nel 2015 e sono in corso i test finali." ci ha detto Roberto Guarnati amministratore della società . Il sistema si basa su transponder funzionanti in 3G che consentono la tracciatura dei droni a distanza. La vicenda è stata riportata anche da un articolo pubblicato il 22 febbraio 2017 dal quotidiano l' Adige.
In questo contesto si inserisce la notizia che una start-up del trentino, la JT DRONE, ha dichiarato di aver brevettato un sistema per il controllo del traffico aereo dei droni. "La nostra START UP ha brevettato questo sistema ancora nel 2015 e sono in corso i test finali." ci ha detto Roberto Guarnati amministratore della società . Il sistema si basa su transponder funzionanti in 3G che consentono la tracciatura dei droni a distanza. La vicenda è stata riportata anche da un articolo pubblicato il 22 febbraio 2017 dal quotidiano l' Adige.
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