Il problema delle NO FLY ZONE dei produttori di droni che non coincidono con quelle delle normative Italiane ed impediscono il volo. Il caso vissuto da un nostro lettore.
La Circolare ATM-09, entrata in vigore il 1 luglio, ha ridefinito gli spazi aerei in prossimità degli aeroporti disegnando nuovi spazi aerei ad esclusivo uso dei droni (attualmente solo quelli ad uso professionale, prossimamente con il nuovo regolamento ENAC tutti i droni) permettendogli di volare anche all'interno delle classiche ATZ senza dover richiedere autorizzazione / Notam ad eccezione dell'area no-fly zone (rossa) disegnata sopra e nei dintorni della pista. Se da una parte l' ATM-09 facilita le operazioni perchè permette di volare più semplicemente dove prima si doveva ottenere l'autorizzazione, dall'altra ha esteso enormemente le aree colorate (anche per via dell'inserimento delle Avio-Eli-Idro superfici attive) dove vige l'altezza ridotta di 25 o 45m. In molti casi queste aree ATM-09 sono presenti anche dove prima ci si trovava al di fuori dell'ATZ e quindi si poteva volare ad altezze maggiori, 70 o 150m a seconda se ci si trovava all'interno o all'esterno di una CTR.
A queste problematiche si aggiunge anche il sistema delle NO-FLY ZONE che alcuni produttori (DJI, Yuneec etc.) integrano nel drone e che gli impedisce di decollare se troppo vicino ad un aeroporto o altra zona che il produttore promuove NFZ a sua discrezione. Infatti, il problema è che le NO FLY ZONE dei produttori dei droni spesso non coincidono con quelle ufficiali, così può capitare che un operatore non riesca ad utilizzare il suo drone per via del blocco del produttore anche se la normativa italiana lo consentirebbe. E' il caso di un nostro lettore che non è riuscito a far decollare il suo drone Yuneec Typhon H480 in un'area arancione (altezza massima 25m) vicino all'aeroporto di Torino Caselle. L' ATM-09 glielo permetteva, il sistema no fly zone della Yuneec no. Per sbloccare il Typhoon H480 la Yuneec gli ha chiesto 249€ con relativa spedizione del drone in Germania.
Ci scrive un nostro lettore
Caro Quadricottero News mi permetto di disturbarvi per raccontarvi la mia esperienza riguardo l'introduzione del nuovo regolamento e precisamente l’introduzione del contenuto della circolare ATM-09. Faccio una breve premessa, ho comprato un drone Typhoon H480 nel mese di dicembre 2018 (primo drone in assoluto). Sfortuna vuole che abito a Caselle Torinese dove c’è l’aeroporto di Torino, abito lateralmente alla pista ad un paio di km con una distese di prati, una zona in cui in 5 anni ho visto passare una decina di aerei a quote elevate! Ma è zona aeroportuale ed è giusto non volarci.
Con l'introduzione della circolare non mi sembrava vero! Arrivo sul luogo della missione di volo in anticipo, batterie caricate la sera prima, per sicurezza mi porto dietro i pareliche, siccome non voglio tralasciare niente al caso, trovandomi nella zona arancione dell'ATM-09, utilizzando la GUI metto come massima altezza 25 metri, questo succedeva il 18 luglio. Mi dirigo in questa zona, arrivato li vado sul sito di D-flight e ricontrollo. Sono in zona arancione incrocio zona gialla, preparo il drone faccio i vari controlli, accendo la ground station cerco di armare i motori ed ecco la sorpresa si attiva l'allert NFZ i motori non si armano!
Ritorno a casa faccio le mie ricerche su internet e armato di tanta pazienza (poi scoprirò che per chiedere supporto all'assistenza ci vuole tanta pazienza) contatto l'assistenza del drone in Germania, allego copia della circolare, le mappe dove mi trovavo, allego copia del mio documento di identità, id e seriale del drone. (dalla documentazione del Typhoon H si intuisce che è necessario id, seriale documento, per avere il codice di sblocco). Attendo la risposta, nel frattempo su vari siti leggo tanto, dopo 2 ticket (urgenti) e dopo una e-mail e dopo 6 giorni di attesa finalmente mi rispondono.
Ma stiamo scherzando ? 249 euro!!! mi sono sentito preso in giro.
Inizio a girovagare e fare ricerche su siti e Forum a quanto pare il mio isolato caso, tanto isolato non è! Potenzialmente ci potrebbero essere n proprietari di droni con NFZ preimpostate, che vogliono volare vicino agli aeroporti rispettando le altezze, ma che a loro volta saranno bloccati a terra dalle NFZ impostate sui droni.
Dove sono andato, ovvero a 5 minuti da casa mia! (il greto del fiume Stura che in estate è in secca) ora ci va chi ha un Parrot chi ha un Fimi chi ha Autel , ma io no! se si considera che le NFZ degli aeroporti, ad esempio, in una regione come la Lombardia occupano il 30% della superficie utile, questo dato dà il senso della limitazione di chi come me, ha scelto il Typhoon H480, rispetto ad altri modelli ... tutto questo non è giusto!
Ma ci siamo posti la domanda perché sono state inserite le NFZ sui droni ? Credo che al principio sia stata fatta una valutazione sulla sicurezza, è giusto non far armare il drone nelle zone interdette al volo, ora sembra diventato qualcosa di diverso, i numeri dicono che il mio drone è costato 899 euro (drone, groundstation, 2 batterie , secondo telecomando, zaino) invece ci vogliono 249 euro per un file con un codice che serve per eliminare un blocco inserito sul drone dal produttore. E'come se dovendo cambiare la porta di casa chiamo l’artigiano che me la monta. La pago 899 euro, mi accorgo che non mi ha dato le chiavi, gliele chiedo e l'artigiano mi dice: vuoi le chiavi ? dammi 249 euro e te le do! (ma le chiavi non dovrebbero essere incluse nella porta? Volare dove si può non dovrebbe essere incluso nel prezzo del drone??)
A mio parere o i droni con NFZ impostate: o si lasciano bloccati per tutti (si sbloccano solo per chi ha il patentino da pilota di apr ) o se si sbloccano lo si fa gratis e per tutti!
Io mi sono posto il problema dei 249 euro da pagare (cifra esagerata), ma immaginate chi non ha di questi problemi e magari li ha già pagati! e per cosa? per volare dove si può volare. E' come se in una strada pubblica un terzo soggetto mi mette il casello e mi costringe a pagare! (ora la smetto coi paragoni della vita quotidiana se ne possono fare tantissimi, il senso si è capito )... è giusto?
Ho confidato in una soluzione, ma nulla (se pensate che i ticket aperti al supporto vengono pure cancellati!), contattato il mio rivenditore mi ha detto che è un problema che ha anche dji forse un giorno lo risolveranno, ma non si sa quando e come! bisogna aspettare (d'altronde il problema è mio, non suo, bisognerebbe ogni tanto ragionare a parti invertite ).
Visto che per principio io mi rifiuterò di pagare i 249 euro! ho trovato la soluzione che farà felici tutti. Venderò il drone! Me lo sono fatto valutare so che ci perderò il 50% del valore (anche se è nuovo), ma meglio, meglio così! Io sarò felice perché avrò meno magoni e meno grattacapi e meno prese in giro! Il produttore sarà contento, ma lo era anche prima, perché aveva venduto il drone ed avrà uno in meno, che apre ticket verso l'assistenza! Poi magari ci sarà qualcuno contento di aver acquistato un drone in seconda mano ma praticamente nuovo.
Spero di avervi anche divertito con la mia lunga e-mail ho cercato di renderla un po’ leggera (non potete credere quanto sono incavolato!) volare coi droni poteva essere una bella passione per me ed anche un possibile secondo lavoro, è diventato una specie di incubo. Un saluto e un forte augurio di buon lavoro.
AGGIORNAMENTO: pare che negli USA lo sblocco venga effettuato gratuitamente, al contrario di quanto accade in Eurpoa. Almeno stando a questi riferimenti: https://us.yuneec.com/nofly (seguire l'iter scegliendo il modello mandano il file e le istruzioni
https://us.yuneec.com/files/downloads/NFZ_Instructions.pdf - https://yuneecpilots.com/threads/nfz-no-fly-zone-release-italy-europe-or-all.17066/#post-195280 )
AGGIORNAMENTO: pare che negli USA lo sblocco venga effettuato gratuitamente, al contrario di quanto accade in Eurpoa. Almeno stando a questi riferimenti: https://us.yuneec.com/nofly (seguire l'iter scegliendo il modello mandano il file e le istruzioni
https://us.yuneec.com/files/downloads/NFZ_Instructions.pdf - https://yuneecpilots.com/threads/nfz-no-fly-zone-release-italy-europe-or-all.17066/#post-195280 )
La DJI lo sblocco te lo fa gratuitamente semplicemente abilitando il seriale del flight controller a seguito di email... Ultimamente anche con una certa velocità: richiesta inviata di sabato e domenica codice attivo. Una volta volevano una settimana, oggi 48H spesso sono sufficienti. O in molti casi te lo sblocchi tu autonomamente.
RispondiEliminaPoi ti chiedi perché DJI stradomina il mercato e le altre aziende falliscono o hanno fatturati risibili come Parrot, che dopo la fregatura che mi ha dato con il Thermal da 1 mese in assistenza e a tutt'oggi scomparso, spero segua l'esempio delle sue compagne decadute...
Ciao, che problemi hai avuto con il thermal?
Eliminatrovo un po scorcentante quello che ho letto nel post:
RispondiEliminahttps://yuneecpilots.com/threads/nfz-no-fly-zone-release-italy-europe-or-all.17066/#post-195280
per non perdere i lavori presi ha dovuto fare lo sblocco a pagamento!
Quindi girovagando per forum veari e su facebook ho letto che:
- per il typhoon H quello semplice, negli stati uniti è gratis, te lo fai te in autonomia (presenti pure le istruzioni sul loro sito) , in europa a qualcuno chiedono 249 euro , qualche rivenditore te lo fa gratis , qualcuno si fa pagare una piccola cifra per il lavoro fatto
- per il typhon H PLUS dovrebbe essere a pagamento 249 euro più spedizione in Germania
- per H520 non è previsto nessuna No Fly Zone
- per il Mantis non si sa
- per H920 non si sa
Ma non bloccarli no!!!???
Alcune aziende hanno liberamente implementato le NFZ per diverse ragioni, diciamo di sicurezza, mediando le normative nazionali e anche anticipandole in modo non richiesto. Nel caso dell'Italia evidentemente i costruttori non hanno fatto aggiornamenti e non credo proprio che ne troveranno convenienza. Strano che qualche costruttore si faccia pagare, trattandosi di propria mancanza. Faranno bene quindi a togliere al più presto questo blocco, sia per non limitare incongruentemente l'uso del drone sia perché, in prospettiva Reg.EU, se è vero che la funzione geo-fencing toccherà inserirla in determinate OP/classi di drone, la responsabilità dei dati (zone) e loro aggiornamenti non è certo competenza del costruttore ma dell'UTM. Nè un drone può implementare le zone di ogni nazione, che non sono semplicemente gli aeroporti ma diventeranno numerose, poligonali, oltre che articolate e differenziate per nazione.
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