Con il MINI SE a 290€ DJI dichiara guerra ai droni low cost di qualità senza patentino
Il DJI MINI SE è una versione rivista del Mavic Mini su cui sono stati corretti alcuni punti deboli grazie all'adozione della batteria del Mini 2, che essendo una LiPo è in grado di erogare più corrente di picco rispetto a quella Li-Ion del Mavic Mini, e all'impiego dei motori ma soprattutto delle eliche del Mini 2 che sono più resistenti alle deformazioni. Il risultato è la soluzione definitiva degli atterraggi forzati e una maggior resistenza al vento, dal precedente livello 4 (20-29 km/h) al livello 5 (30-39 km/h).
La più grande novità forse è il prezzo, il Mini SE in Italia e in Europa costa ufficialmente 299€ quasi 100€ in meno rispetto al Mavic Mini la cui vita commerciale è evidentemente terminata. Infatti, chi è che compra il Mavic Mini quando risparmiando 100€ può comprare la versione migliorata?
Probabilmente con questa mossa DJI ha deciso di fare concorrenza ai droni entry level low cost di qualità nella fascia sotto ai 250 grammi di peso che vede protagonisti i vari Fimi X8 Mini e Hubsan Zino Mini SE, venduti negli shop online cinesi come Banggood ma anche in Italia su Amazon intorno ai 300-350€. Droni low cost ma di qualità, particolarmente adatti ai principianti, per chi vuole iniziare a pilotare un drone senza dover conseguire il cosiddetto patentino spendendo relativamente poco ma ottenendo ottimi video stabilizzati su 3 assi e un buon comportamento di volo.
Una strategia che ricorda il 2015 con la guerra dei prezzi tra Phantom 3 e il 3DR Solo
Una piccola nicchia intorno ai 300€ lasciata scoperta da DJI che ora ha voluto coprire con il Mini SE probabilmente per infastidire gli avversari. Una situazione che ricorda il 2015 quando DJI vendeva il Phantom 3 a prezzi talmente bassi da far fallire la sezione droni di 3D Robotics che non riusciva ad essere competitiva con i prezzi del SOLO. Una mossa strategica, vendere per un periodo a prezzi di costo o addirittura sottocosto per spazzare via gli avversari. Leggi anche: Il Drone SOLO è rimasto solo ed invenduto, 3DRobotics in grave difficoltà
Il DJI Mini SE venduto addirittura a 290€ da Amazon (link acquisto) sembra assolvere bene questo compito. Dopo averlo provato, possiamo affermare che per il rapporto qualità/prezzo (se 290€) anche in relazione alle prestazioni di volo, facilità d'uso, garanzia italiana, assistenza e interfacciabilità SDK con app terze parti come Litchi e altre che gli possono aggiungere volo a waypoint, active track, follow me e altre funzionalità smart (come per il Mini 2 guarda la nostra prova), a nostro avviso in questo momento è il DJI Mini SE è il miglior drone a basso costo sotto i 250 ideale per chi vuole iniziare.
L'unico vero punto debole che abbiamo riscontrato sul Mini SE è quello del segnale radio, è rimasta la wi-fi del Mavic Mini con relativo radiocomando e range ridotto. Tipicamente dai 500 ai 1000m, distanze che sono però più che sufficienti per il requisito del volo a vista (VLOS) richiesto dalle open category e ancora di più per i principianti che vogliono entrare nel mondo dei droni.
Il VLOS con il Mini SE non va oltre i 150 metri a mio avviso, distanza alla quale anche un pilota professionista farebbe fatica a capire la direzione e ad applicare il concetto del see and avoid.
RispondiEliminaPienamente d'accordo sulle considerazioni commerciali: aggiungo che a parità di prezzo i droni DJI sono superiori in tutto e per tutto alle controparti. Se prendere un Fimi aveva un senso nell'ottica del forte risparmio verso il Mini 2, con il Mini SE questa considerazione decade (imho).
A mio avviso oggi solo Autel regge il confronto con DJI, tutte le altre case, da Parrot che non presenta un drone nuovo da oltre 3 anni ma solo semplici revisioni, ai fallimenti di GoPro (con Karma), la citata 3DR, Yuneec (nonostante i denari immessi da Intel), per guardare in casa nostra alle aziende italiane che stanno in piedi per miracolo. E purtroppo, bisogna ammetterlo, la qualità soprattutto di volo dei droni DJI (e anche di ripresa grazie alle partnership con Sony, Hasselblad, etc.), non si supera. Stupidaggini a parte, quando si lanciano prodotti con firmware acerbi, e anche grazie alla pletora di app di terze parti. Io personalmente continuo a ritenere Litchi di gran lunga la miglior app di ripresa video e volo automatico esistente, ed è compatibile solo con DJI.
Simone sono assolutamente d'accordo con te, d'altronde chi ha esperienza di anni nel campo sa distinguere il fumo dall'arrosto. Per quanto riguarda il vlos devo dirti che il mavic 3 a seconda del contesto e del cielo si riesce a vedere anche a 600-700m se hai un visus perfetto. Per il mini se e simili esistono dei led lampeggianti ad alta luminosità che possono aiutare. L' SE e il MINI 2 pesano intorno ai 240grammi magari si riesce a stare dentro la soglia applicandoli. Verificherò. Peccato per parrot perchè anafi è ancora un drone interessante anche se da un certo punto in poi ha sofferto di problemi di spegnimenti improvvisi causa batteria e che ora parrot ha deciso di abbandonare il consumer. Anafi Ai 4G comunque non sembra male. COme hai detto tu in questo momento l'unico vero concorrente di DJI è Autel, guarda caso anche Autel è cinese. C'è anche Skydio ma non ha ancora capacità produttiva e distributiva per competere a livello mondiale
EliminaIl Mini 2 ovviamente pesa 249 grammi, con filtro e lucine led (ne servono 2) finisci a 251... Già provato purtroppo.
EliminaNon che mi interessi, almeno fino al prossimo anno.
Sull'Anafi hai ragione. Io ho il Thermal, tuttavia devo dire che il comparto fotografico è molto debole: la sporcizia della foto nelle aree scure dell'immagine è veramente alta in termini di luminanza e crominanza, e per l'attività che svolgo io è un vero vulnus, un problema che il Mini 2 non soffre minimamente.
La grande scelta sul mercato esiste solo a livello di campo volo, purtroppo a livello prosumer la scelta attuale è una, con il forte tentativo di inserimento dell'Autel.
Skydio ha anche il problema di essere americana, nel senso che sull'esportazione ci paghi la dogana in quanto sistema di ripresa, e per di più in Italia non esiste una rete di supporto: un professionista non può permettersi di utilizzare strumenti senza rete di supporto nazionale.
In realtà è il mini 1 che pesa 249g, Mini2 e Mini SE pesano intorno ai 240 grammi
EliminaHai ragione errore mio... In effetti DJI dichiara 242 grammi per il Mini 2 in configurazione da scatola.
EliminaIn effetti la prova la feci con il Mini 1, ed ero contento che con il Mini 2 non ci fosse tale restrizione. Soprattutto pensando a luglio, quando grazie all'applicazione di una luce verde lampeggiante si potrà finalmente volare di notte anche in categoria Open.
Ciao Danilo. Il grosso problema di un wifi "semplice", non è la minor distanza a cui si può mandare il drone, ma l'elevata probablità che le interferenze ti creino problemi, "rovinando" l'operazione che si sta eseguendo (soprattutto video). Ciò può accadere facilmente in ambito urbano, ma può accadere anche in mezzo al nulla, ad esempio in prossimità di torri di trasmissione (e ormai, ce ne sono ovunque). Cambiando discorso, quello che fece DJI col Phantom3 è una sorta di "dumping". Può convenire al cliente finale, sul momento, ma a tutti gli altri soggetti della catena, dai concorrenti, alla produzione, al distributore e fino al rivenditore al dettaglio, risulta piuttosto indigesta per vari motivi. Quando hai messo fuori gioco la concorrenza (ammesso ci si riesca), successivamente puoi fare il prezzo che decidi, maggiorandolo un po' per recuperare le perdite pregresse. Bisogna però stare molto attenti, perchè... non è sempre domenica. Il solo fatto di essere stati messi fuori dal play store di Google, e di tribolare con IOS, dovrebbe suggerire a DJI che il vento potrebbe essere già cambiato.
RispondiEliminaIl WiFi invece dell'Ocusync ti porta alla perdina di segnale anche semplicemente finendo dietro un albero con le foglie, o dietro un qualsiasi ostacolo, insomma ogni volta che non c'è una connessione diretta visiva tra radiocomando e drone, che sia a 30 metri o a 250 metri. Con Ocusync questo problema è molto meno sentito, soprattutto se l'antenna è direzionata correttamente verso il drone.
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