Droni: impossibile rinnovare gli A2 scaduti, si aspetta la soluzione ENAC
Il certificato di competenza pilota A2 permette di condurre un drone (UAS) con peso al decollo minore di 2kg senza marcatura di classe fino al 1 gennaio 2024 mantenendo almeno 50m di distanza dalle persone non informate, oppure permette di condurre droni con marcatura C2 mantenendo almeno 30m dalle persone non informate che diventano 5m se è attiva la modalità a bassa velocità .
L'attestato A2 permette anche di accedere agli esami per le operazioni specific in modo da condurre gli scenari standard nazionali, europei, PDRA e le operazioni autorizzate a seguito di analisi rischi SORA. Per accedere all'esame A2 è necessario aver conseguito l'attestato A1/A3. Una volta ottenuto, l'A2 ha una validità di 5 anni.
Dal momento che il regolamento europeo droni si applica dal 31 dicembre 2020, gli unici attestati A2 che possono scadere prima del 31 dicembre 2025 sono quelli ottenuti dalla conversione del CRO, il vecchio attestato per il pilota delle operazioni critiche. Pilota che grazie alla conversione ha anche ottenuto il certificato per condure gli scenari standard nazionali IT-STS. Gli A2 ottenuti grazie alla conversione CRO hanno ereditato la data di scadenza originaria dei CRO + 6 mesi.
Accade che in questo periodo stanno iniziando a scadere gli A2 ottenuti da conversione CRO con il problema che risulta impossibile rinnovarli e con l'aggravante che se scade l'A2 scade anche l' IT-STS. Infatti, il rinnovo di un A2 deve essere compiuto superando l'esame A2 che in Italia si sostiene recandosi presso un'entità riconosciuta collegata con ENAC in modalità proctored online.
Per poter accedere all'esame proctored, il candidato deve pagare 31€ di diritti sui servizi online del sito ENAC e qui c'è l'inghippo: il sistema ENAC non permette il pagamento perchè non riscontra la presenza di un attestato A1/A3 in capo al pilota. Non potrebbe essere altrimenti visto che l' A2 è stato ottenuto tramite la conversione, senza superare esami A1/A3 e A2 come invece prevede il normale iter del regolamento europeo.
Si tratta di un'eccezione di sistema non prevista dal software di gestione ENAC che dovrebbe essere risolta nei prossimi giorni, secondo quanto ci ha detto Andrea Fanelli di AOPA Italia Divisione APR che le scorse ore ha interloquito con un referente ENAC ricevendo rassicurazioni in merito.
In ogni caso, chi ha un A2 scaduto (e relativo certificato IT-STS) può continuare ad operare per ulteriori 60 giorni a partire dal giorno di scadenza, usufruendo del ripristino: il periodo concesso dalla NI-2021-013 rev 01 per poter effettuare l'esame dopo la scadenza. Il Rinnovo invece può essere effettuato (sempre tramite esame) a partire da 60 giorni prima della data di scadenza.
L'alternativa dell'A2 conseguito all'estero è contemplata?
Dal momento che il regolamento europeo è unico e che vige il concetto delle pari opportunità per non generare distorsioni di mercato, non ci è chiaro cosa accade se il possessore del CRO convertito in A2 abbia provveduto anche a conseguire un A2 all'estero, ovviamente dopo aver superato l'esame A1/A3. A rigor di logica, con un A2 conseguito all'estero la data di scadenza degli IT-STS dovrebbe diventare la stessa dell'A2 estero indipendentemente dalla scadenza dell' A2 italiano ottenuto dalla conversione in quanto un A2 italiano ha esattamente lo stesso valore di un A2 conseguito all'estero.
La data di scadenza degli STS è riportata sul certificato STS, la cui validità è soggetta al possesso di un certificato A2 valido... Ma trattasi di due certificati differenti, a tutti gli effetti. È solo un vantaggio concesso ai vecchi CRO. Semmai ci si chiede perché gli STS italiani abbiano data di scadenza 2023 quando invece il Regolamento prevede 2025...
RispondiEliminaPiccola correzione, la conversione del certificato CRO non eredita la data di scadenza, perché aggiunge 6 mesi: se il CRO ti scadeva il 30 giugno, all'atto della conversione il nuovo A2 scadrà il 30 dicembre. È ovvio che poi comunque il 30 dicembre arriva comunque...
Ciao Simone, grazie per la correzione dei 6 mesi. Per quanto riguarda la scadenza del 2023 per gli scenari standard nazionali è la dichiarazione dell'operatore che deve essere fatta entro il 31 dicembre 2023 (nuova data prorogata con il reg. 2022/425) . Il pilota che ha un certificato STS può condurre droni negli scenari standard nazionali fino al 1 gennaio 2026 (sempre grazie alla proroga del 2022/425)
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