Cosa accadrà ai droni da 250 e 300g? E come è possibile che il DJI TELLO potrà addirittura appartenere a 3 classificazioni diverse? Ecco le nostre interpretazioni della Bozza nuovo Regolamento ENAC SAPR ed.3
Ieri, ENAC ha pubblicato la bozza di una nuova versione di regolamento droni che vorrebbe essere di avvicinamento al Regolamento Europeo Droni che dovrà essere applicato a partire dal 1 luglio 2020. La bozza ENAC ci sembra ancora abbastanza lontana dalle disposizioni europee anche se inizia ad avvicinarvisi, inoltre presenta alcune incongruenze e criticità. Sembra essere essere stata scritta da almeno 3 mani diverse, a nostro parere non molto coordinate tra di loro. Per fortuna si tratta di una bozza in consultazione per 30 giorni (scadenza il 5 agosto), quindi tutti hanno la possibilità di inviare le loro osservazioni e commenti ed ENAC ha la possibilità di correggere gli errori ed apportare le eventuali modifiche.
Per questi motivi riteniamo molto difficile che l'attuale bozza si trasformi in regolamento restando così come è adesso. Da tener presente che comunque saremo soggetti ad almeno un'ulteriore nuova versione di regolamento a partire dal 1 luglio 2020 quando ENAC dovrà recepire le classi Open Category ed altre disposizioni europee che in questa bozza non sono presenti.
In questo articolo vogliamo analizzare cosa prevede la bozza per i droni sotto i 250g di peso e per i droni che non superano i 300g di peso. Secondo la lettera di presentazione ENAC si è voluto introdurre l'obbligo di registrazione per tutti coloro che utilizzano un drone per divertimento sopra i 250g di peso con anche l'obbligo di seguire un corso online con superamento di test finale online.
Queste disposizioni sono in linea con quelle europee, tuttavia nella bozza a nostro avviso sono state inserite male. Infatti, mentre per l'Europa saranno tutti droni indipendentemente dall'uso, e ci saranno gli aeromodelli, per questa bozza esistono gli aeromodelli (che possono essere anche i droni a patto che non siano equipaggiati con dispositivi che permettano funzionalità di volo automatiche, come ad esempio il GPS), i SAPR (i droni ad uso professionale) e i SAPR ricreazionali (in pratica gli stessi droni ad uso professionale ma usati per divertimento).
L'aggiunta della classe dei SAPR ricreazionali forse raggiunge lo scopo prefissato nella lettera di presentazione ma a nostro parere per come è stata integrata può generare confusione, considerando anche che a partire dal 1 luglio 2020 questa categoria non avrà motivo di esistere secondo i dettami europei.
Queste disposizioni sono in linea con quelle europee, tuttavia nella bozza a nostro avviso sono state inserite male. Infatti, mentre per l'Europa saranno tutti droni indipendentemente dall'uso, e ci saranno gli aeromodelli, per questa bozza esistono gli aeromodelli (che possono essere anche i droni a patto che non siano equipaggiati con dispositivi che permettano funzionalità di volo automatiche, come ad esempio il GPS), i SAPR (i droni ad uso professionale) e i SAPR ricreazionali (in pratica gli stessi droni ad uso professionale ma usati per divertimento).
L'aggiunta della classe dei SAPR ricreazionali forse raggiunge lo scopo prefissato nella lettera di presentazione ma a nostro parere per come è stata integrata può generare confusione, considerando anche che a partire dal 1 luglio 2020 questa categoria non avrà motivo di esistere secondo i dettami europei.
Il Drone < 250g secondo la Bozza Regolamento Enac Ed.3
Secondo la nostra interpretazione della bozza, un drone da 0 fino a 25kg non dotato di dispositivo che gli permetta di effettuare volo automatico pre-impostato dal pilota, può essere considerato aeromodello e pertanto potrà volare seguendo le regole dell'aeromodellismo che sono uguali a quelle di oggi. Quindi, o campo volo oppure in zona non popolata, non sarà richiesta registrazione e neppure il test online per il pilota. Invece, un drone equipaggiato con il citato dispositivo non può essere considerato aeromodello ma viene considerato SAPR (Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto). Se viene usato a scopo ricreativo diventa SAPR Ricreazionale.
Quindi, un drone < 250g dotato di sistema automatico è SAPR e se usato a scopo lavorativo dovrà essere registrato secondo quanto lascia intendere l'art 8.1 all'inizio. Lo stesso articolo sembra imporre registrazione, test online, etc ai droni (SAPR) ricreazionali di peso uguale o superiore ai 250g. Ne consegue che un SAPR ricreazionale < 250g non dovrà essere registrato così come anche indicato nella lettera di presentazione. Nel'art.9 viene detto che le attività ricreazionali con i SAPR rientrano nelle operazioni non critiche. Pertanto, potrò usare un drone (SAPR) < 250g per attività ricreazionali senza registrarlo e senza test online in regime di operazioni non critiche.
I droni come il DJI Tello evidenziano i limiti della nuova classificazione ENAC SAPR ricreazionali
Un micro drone come il DJI Tello non è dotato di GPS, tuttavia scaricando apposita app / tools di sviluppo è possibile programmarlo per fargli fare voli automatici basandosi su ciò che vede la telecamerina verticale del VPS. Il pacchetto potrebbe essere considerato equipaggiamento per il volo automatico e quindi far considerare il TELLO come SAPR Ricreazionale invece che come aeromodello. Come SAPR Ricreazionale il DJI Tello potrà volare in regime di operazioni non critiche senza essere registrato (pesa 80g) mentre come aeromodello potrà volare in zone non popolate, fuori dalle CTR e ATZ, sufficientemente lontano da zone residenziali etc come già deve avvenire oggi. Se invece il TELLO equipaggiato per il volo automatico verrà utilizzato per voli a scopo professionale, quindi SAPR, dovrà essere registrato, test online per il pilota etc.
Drone da 300g l'unico che potrà volare in scenari urbani anche con sorvolo di persone non assembrate senza richiedere il test online per il pilota.
A dispetto di quanto pensavano in molti, e cioè che il drone 300g grammi aderente all'art 12 comma 5 con la nuova normativa non avesse più senso, la bozza rilancia questo SAPR permettendogli di continuare ad essere condotto come oggi, senza richiedere attestato per il pilota, neppure quello online. In questo modo sarà l'unico drone che fino ad almeno il 1 luglio 2020 potrà essere condotto in scenari urbani con anche sorvolo di persone non assembrate senza dover conseguire attestati. Al contrario, un SAPR da 260g non rispondente all'art 12 comma 5 (cioè senza paraeliche e/o con velocità massima superiore ai 60 km/h) potrà volare soltanto nelle operazioni non critiche con il pilota che dovrà aver superato il test online.
Nel ribadire che questo articolo è basato sulle nostre interpretazioni della bozza, che tra l'altro pensiamo verrà modificata prima di diventare regolamento, vi invitiamo a commentare e a leggere il testo ufficiale ENAC: Bozza di Emendamento al Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto Ed.3 con lettera di presentazione e modulo per i commenti e il nostro articolo precedente: DRONI, ecco il nuovo regolamento ENAC in bozza che si avvicina al Regolamento Europeo
Comincio a pensare che per poter godere appieno dei nostri droni l'unica è aspettare il regolamento EASA vero e proprio il 1 luglio 2020. Almeno verrà tolta questa bozza che francamente è piena di confusione. Specialmente per i piccoli droni. Un drone da 251 grammi non può essere considerato non inoffesivo mentre un trecentino si. È un assurdo burocratico. Uno spark allegerito a 300 grammi che viaggia a 50 km/h sprigiona quasi la stessa energia cinetica di un drone che pesa 251 grammi che va a 61 km/h. La differenza è di circa 7 joule. E poi ancora con questa suddivisione tra uso professionale e ricreativo.....dai, il nuovo regolamento doveva servire per rendere tutto più semplice. Ma si sa.....siamo in italia.
RispondiEliminaDopo tutti questi mesi di attesa dall'annuncio del 1 febbraio 2019 ENAV avrebbe potuto fare di meglio. Vedremo se i commenti alla bozza avranno qualche effetto.
EliminaENAC
EliminaIo In questo regolamento vedo tre cose, la volontà di prorogare di un anno la possibilità di lavorare per chi ad oggi è operatore 300gr che è un bene , dall’altro la confusione come riportato di norme scritte a più mani ma senza una correlazione e in ultimo la ricerca di dare ancora per un anno un minimo peso alle scuole di volo proponendo tramite loro comunque corso e test pratico ( non capisco sul test online perché dovrei spendere molti soldi con la scuola di volo se ENAC davvero appronta test on Line quasi gratuito). Una domanda mi sorge perché al limite della norma: visto che Droni come il mavic 2 può essere condotto senza l’applicazione ma so col telecomando, in questo caso o Droni analoghi come riportato anche per il telo, potrebbe rientrare negli aeromodelli?
RispondiEliminaCiao, per quanto riguarda il Mavic 2 solo con radiocomando: in quel caso la DJI ha limitato il volo ad una distanza massima di 50m con altezza massima 30 rispetto al punto di decollo (lo stesso blocco di quando non si fa il login sull'app. Per il regolamento ENAC in bozza Il mavic non può essere considerato aeromodello perchè è equipaggiato di possibilità di volo automatico (gps, funzionalità di volo dichiarate etc.) se poi non si utilizzano non è importante al fine della classificazione.
EliminaCredo che i commenti sulla bozza non saranno presi in considerazione. La spunteranno solo quelli legati ad attività commerciali ...
RispondiEliminaDanilo, va detto che il Regolamento va recepito nelle legislazioni nazionali, non copia-incollato. Quindi se SAPR ricreazionali e SAPR lavorativi coincidono come categoria, rispondono perfettamente a quanto previsto da EASA che non prevede distinzione, quindi non è vero che spariranno per forza. Qualche dubbio rimane in effetti sugli aeromodelli, ma ENAC ha sempre detto che questo ci deve avvicinare a EASA, non anticipare EASA di 1 anno. Con la revisione della LIC-15, gli scenari standard per il BVLOS, il volo notturno finalmente previsto senza limitazioni particolari, l'ATM-09 mi sembra che si stiano aprendo molti più spazi e più possibilità di volo regolare per gli operatori.
RispondiEliminaStesso dicasi per il volo ricreazionale: la categoria viene unificata ma a livello di pilotaggio fino al 30 giugno 2020 rimane necessaria solo la registrazione del drone, solo da luglio 2020 bisognerà diventare piloti a tutti gli effetti. Appunto un passaggio graduale. Aver scritto questo può anche significare che ENAC ritiene che questo regolamento, dal 1 luglio 2020, sarà in linea con quanto previsto da EASA, eccezion fatta per i 500 grammi naturalmente. Nel CdA di giugno 2020 faranno uscire un bel emendamento e via...
Ciao Simone, a partire dal 1 luglio 2020 in Italia deve essere applicato il Regolamento Europeo esattamente come è scritto. Enac avrà facoltà di stabilire requisiti aggiuntivi per il pilota fino al 2022 e di determinare gli spazi aerei. Ne consegue che il 1 luglio 2020 questa nuova versione di regoalamento sarà praticamente da buttare. In Italia dovranno essere recepite le Open Category nelle varie classi transitorie che prevedono i limiti di peso temporanei fino al 2022. Vale ad dire C0 < 250g, A1C1 <500g (900g a regime) A2 2kg (4KG a regime) etc.
Eliminaio ho un paio di dubbi e i vostri articoli non me chiarscono ( forse perche sono contorte le leggi !! ) ... mi hanno regalato un drone un eachine e520s che pesa meno di 300 gr ... lo userei per divertimento . ad oggi cosa mi serve per farlo volare ? e ancora suppongo non ho certezza ( visto la distanza + di 30 km ) ma credo di essere vivere all'inizio del corridoio di atterraggio a Fiumicino posso far volare il mio drone ( magari non superando i 50 mt ) ? in soldoni da giugno 2020 cosa cambierà per me ?
RispondiEliminaGrazie mille !!