Con il regolamento europeo droni a partire dal 1 luglio 2020 sarà possibile far volare un drone sulla spiaggia sia in presenza di persone che deserta? Nell'articolo la risposta.
Con l'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus Covid-19, e le relative disposizioni atte a contenere il contagio come il DPCM dell' 11 marzo che vieta di uscire di casa se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, il comune cittadino di fatto non può far volare un drone. E' vero che in questi giorni sui social si vedono video di droni fatti decollare dal terrazzo di casa, tuttavia si tratta di operazioni che nella maggioranza dei casi sono svolte in violazione del regolamento ENAC SAPR, in quanto si tratta di voli in scenari urbani che richiederebbero attestato per operazioni critiche, adesione agli scenari standard o analisi rischi, assenza di persone non coinvolte e volo condotto a vista limitato a poche decine di metri di distanza e di altezza.
Con l'ormai molto probabile proroga delle disposizioni del DPCM, questa situazione è destinata a prolungarsi nel tempo avvicinandosi sempre di più al 1 luglio 2020 quando dovrà essere applicato il regolamento europeo droni. Di fatto, vista l'attuale impossibilità per la maggioranza delle persone di far volare legalmente un drone, per il comune cittadino ottemperare all'attuale regolamento ENAC risulta inutile fatto salvo l'eventuale conseguimento del cosiddetto patentino online per operazioni non critiche che sarà valido anche a luglio con il regolamento europeo per condurre i droni della categoria A1 e A3 delle Open Category. Leggi anche: Patentino online drone, ecco dove farlo sul sito ENAC e quanto costa.
Luglio significa estate. Supponendo che questa estate l'emergenza Covid-19 l'avremo lasciata per buona parte alle spalle, come tutti ci auguriamo, in molti si chiedono se con il regolamento europeo sarà possibile far volare un drone sulle spiagge sia in presenza di persone che in assenza. Per capirlo è opportuno fare un breve riepilogo.
Con il precedente regolamento ENAC SAPR ed.2 em.4 far volare un drone ad uso ludico sulle spiagge d'estate era possibile a patto che fossero rispettate le disposizioni previste per i voli aeromodellistici e quindi che non ci fossero persone e che i voli fossero condotti sufficientemente lontano da zone popolate. Questo perchè i droni ad uso ludico venivano considerati aeromodelli a cui non si applicavano le regole dell'aria RAIT. Leggi anche: Droni ad uso ricreativo come e dove volare: le informazioni ufficiali ENAC
Invece, far volare un drone ad uso professionale sulle spiagge d'estate era vietato, per effetto delle regole dell'aria RAIT in quanto il drone veniva considerato aeromobile a pilotaggio remoto.
A partire dal 15 dicembre 2019, con l'entrata in vigore del Regolamento ENAC SAPR ed 3, il drone equipaggiato con dispositivi che ne permettano volo automatico e/o autonomo non è più considerato aeromodello anche se usato per divertimento. E' aeromobile a pilotaggio remoto motivo per cui chi lo conduce deve ottemperare anche anche alle regole dell' aria RAIT che vietano appunto il sorvolo delle spiagge, dal 1 giugno al 30 settembre entro 100m da entrambi i lati della linea di costa.
Ma cosa accadrà dal 1 luglio 2020 in poi con il regolamento europeo? Come sappiamo la classe A1C0 in cui rientrerà il DJI Mavic Mini e tutti i droni < 250g con velocità massima non superiore ai 19 m/s permetterà di condurre il drone anche sorvolando persone non informate. La stessa cosa non sarà valida per la classe C1 per effetto di un recente emendamento che dovrebbe essere approvato prossimamente. Pertanto, per le regole europee nella classe C0 potrà essere possibile sorvolare persone non informate, come potrebbero essere quelle presenti d'estate su una spiaggia.
Tuttavia, con il regolamento europeo sarà comunque lo Stato membro a determinare gli spazi di volo, a concedere o ad inibire zone solo a certe classi di droni. Ne consegue che questa estate anche con il regolamento europeo un drone non potrà essere condotto sorvolando le spiagge a meno che ENAC non cambi le regole dell'aria RAIT o non conceda espressamente questa possibilità ai droni o a certe classi di droni. Stando così le cose, soltanto i droni considerati giocattoli saranno esenti dalle regole dell'aria e pertanto potranno volare anche sulle spiagge questa estate.
Luglio significa estate. Supponendo che questa estate l'emergenza Covid-19 l'avremo lasciata per buona parte alle spalle, come tutti ci auguriamo, in molti si chiedono se con il regolamento europeo sarà possibile far volare un drone sulle spiagge sia in presenza di persone che in assenza. Per capirlo è opportuno fare un breve riepilogo.
Con il precedente regolamento ENAC SAPR ed.2 em.4 far volare un drone ad uso ludico sulle spiagge d'estate era possibile a patto che fossero rispettate le disposizioni previste per i voli aeromodellistici e quindi che non ci fossero persone e che i voli fossero condotti sufficientemente lontano da zone popolate. Questo perchè i droni ad uso ludico venivano considerati aeromodelli a cui non si applicavano le regole dell'aria RAIT. Leggi anche: Droni ad uso ricreativo come e dove volare: le informazioni ufficiali ENAC
Invece, far volare un drone ad uso professionale sulle spiagge d'estate era vietato, per effetto delle regole dell'aria RAIT in quanto il drone veniva considerato aeromobile a pilotaggio remoto.
A partire dal 15 dicembre 2019, con l'entrata in vigore del Regolamento ENAC SAPR ed 3, il drone equipaggiato con dispositivi che ne permettano volo automatico e/o autonomo non è più considerato aeromodello anche se usato per divertimento. E' aeromobile a pilotaggio remoto motivo per cui chi lo conduce deve ottemperare anche anche alle regole dell' aria RAIT che vietano appunto il sorvolo delle spiagge, dal 1 giugno al 30 settembre entro 100m da entrambi i lati della linea di costa.
Ma cosa accadrà dal 1 luglio 2020 in poi con il regolamento europeo? Come sappiamo la classe A1C0 in cui rientrerà il DJI Mavic Mini e tutti i droni < 250g con velocità massima non superiore ai 19 m/s permetterà di condurre il drone anche sorvolando persone non informate. La stessa cosa non sarà valida per la classe C1 per effetto di un recente emendamento che dovrebbe essere approvato prossimamente. Pertanto, per le regole europee nella classe C0 potrà essere possibile sorvolare persone non informate, come potrebbero essere quelle presenti d'estate su una spiaggia.
Tuttavia, con il regolamento europeo sarà comunque lo Stato membro a determinare gli spazi di volo, a concedere o ad inibire zone solo a certe classi di droni. Ne consegue che questa estate anche con il regolamento europeo un drone non potrà essere condotto sorvolando le spiagge a meno che ENAC non cambi le regole dell'aria RAIT o non conceda espressamente questa possibilità ai droni o a certe classi di droni. Stando così le cose, soltanto i droni considerati giocattoli saranno esenti dalle regole dell'aria e pertanto potranno volare anche sulle spiagge questa estate.
Quanto può costare il patentino per operazioni critiche?
RispondiEliminaIn vista del regolamento europeo stanno riorganizzando i corsi con i nuovi syllabus. Al momento si conosce poco.
EliminaGrazie per il momento
RispondiEliminaCiao Danilo, purtroppo l'errore di battitura capita tantissime volte anche a me.
RispondiEliminaSi chiama DPCM e non DCPM, poiché è abbreviazione Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
In addendum, va ricordato che mentre fino all'anno scorso i droni potevano essere aeromodelli e quindi volare su spiagge libere ancorché fosse in vigore la RAIT.5006, oggi sono tutti aeromobili e quindi soggetti alla medesima normativa. Solo i droni giocattolo, totalmente esclusi, e i droni tipo racer (quindi aeromodelli classici) potranno volare, nel rispetto delle limitazioni loro previste.
Ciao Simone, in effetti mi viene in automatico scrivere dcpm chissà perchè. Grazie per la correzione.
EliminaC'è un problema per gli aeromodelli.
Con le nuove normative ma già adesso con l'attuale regolamento ENAC per essere aeromodello deve essere condotto nell'ambito di organizzazioni riconosciute quindi in pratica solo nei campi volo / zone adibite appositamente.
Infatti per il regolamento: Aeromodello, dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente nell’ambito di organizzazioni legalmente riconosciute costituite in uno Stato Membro esclusivamente per scopi ludicoe sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo automatico e/o autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi.
Ciao Danilo, non credo sia proprio così. La definizione dice che è aeromodellista chiunque faccia parte di un'organizzazione (organizzazione non vuol dire spazio aereo), quindi in pratica se non sei iscritto a una qualche associazione riconosciuta FIAM non puoi volare. Il che ha un senso, perché con il Regolamento Europeo alle associazioni è demandato il compito della formazione e della didattica. Inoltre chi è iscritto a una di queste associazioni ha l'assicurazione obbligatoria incorporata, che è una garanzia per tutti.
EliminaIn merito allo spazio aereo, vale quanto scritto nell'art. 35 del Regolamento, ovvero non è richiesta riserva di spazio aereo se voli al di fuori di una CTR, fuori ATZ, in VLOS 70-200, "in zone non popolate, sufficientemente lontano da edifici, infrastrutture e installazioni;".
La FIAM ha sempre detto che la sua assicurazione copre il volo dell'aeromodellista iscritto a un club anche se effettuato al di fuori del sedime del campo volo di quel club.
Ma in questo periodo, io che abito in zona isolata, posso far volare il mio mavic mini dal mio terrazzo?
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