DJI nei guai in USA per le eliche a sgancio rapido dei suoi droni. Si spiega perchè sul nuovo Mavic Air 2 è stato cambiato il sistema di aggancio delle eliche.
Guai in vista per la DJI in USA se verrà confermata la prima vittoria ottenuta dallo studio legale Steptoe, che rappresenta Autel Robotics, in una disputa riguardante la violazione di un brevetto appartenente alla Autel.
Secondo quanto pubblicato da Steptoe, Il 2 marzo il principale giudice di diritto amministrativo della ITC, la Commissione americana del commercio internazionale, ha scoperto che SZ DJI Technology Co. Ltd. e sette entità correlate (note come "DJI"), hanno violato la Sezione 337 del Tariff Act del 1930 importando e vendendo droni che violano il brevetto USA n.9, 260.184 di proprietà della Autel. Di conseguenza, il capo giudice amministrativo ha raccomandato di escludere i prodotti che violano il citato brevetto dall'importazione negli Stati Uniti. Tra questi figurano i droni Mavic Pro, Mavic Pro Platinum, Mavic 2 Pro, Mavic 2 Zoom, Mavic Air e Spark. Si tratta di alcuni dei droni più famosi della DJI venduti negli Stati Uniti.
Il giudice amministrativo ha anche raccomandato un "cease and desist", un divieto alla DJI di vendere i citati droni negli Stati Uniti a partire dalla data dell'ordine di esclusione. Ci sono 60 giorni di tempo per la revisione di questa determinazione. Se la decisione del giudice amministrativo verrà confermata dalla commissione, questi prodotti potrebbero essere ritirati dal mercato statunitense già a luglio. Nel frattempo, Autel ha presentato una ulteriore petizione all'ITC per estendere l'ordine di esclusione ad altri prodotti DJI tra cui i droni della serie Phantom 4 e Inspire.
Cosa avrebbe violato la DJI? Ecco la nostra ipotesi
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L'avvertenza che appare sulla DJI Fly quando si invia il comando di decollo sul Mavic Air 2. |
Abbiamo cercato di capire di quale violazione si tratti analizzando i documenti a disposizione. A nostro parere riguarda il sistema di aggancio / sgancio rapido delle eliche. In particolare sarebbe stato violato il brevetto del design assimmetrico che impedisce ad un'elica di essere installata sul motore sbagliato. Ed è quasi sicuramente per questo motivo che sul nuovo Mavic Air 2 questo particolare è stato cambiato.
A differenza dei droni oggetto della causa, dove la cosa è fisicamente impossibile, sull' Air 2 un'elica può essere agganciata al motore sbagliato senza alcun impedimento. Sono rimaste soltanto le tacche di riferimento a difesa di una corretta installazione delle eliche. Ecco spiegato perchè quando si comanda il decollo del Mavic Air 2 appare un messaggio mai visto prima con gli altri droni DJI in cui viene chiesto di verificare che le eliche siano state installate correttamente.
Questa e l'ennesima battaglia legale sui brevetti che vede DJI e Autel citarsi a vicenda. Nel 2016 la DJI aveva accusato e citato Autel Robotics di aver copiato il Phantom con il suo drone X-Star. Nel 2018 Autel aveva chiesto di bloccare i droni DJI per violazione di brevetti e probabilmente questa prima sentenza è figlia di quella causa.
Nel caso in cui la sentenza venga confermata, la DJI per continuare a vendere negli USA sarebbe costretta a cambiare il sistema di aggancio eliche nei droni di attuale produzione come il Mavic 2 e/o ad accelerare l'uscita di nuovi prodotti come ad esempio il Mavic 3. A meno di un accordo con Autel sul pagamento di eventuali royalties che gli permetta di continuare ad utilizzare tale sistema.
Nel caso in cui la sentenza venga confermata, la DJI per continuare a vendere negli USA sarebbe costretta a cambiare il sistema di aggancio eliche nei droni di attuale produzione come il Mavic 2 e/o ad accelerare l'uscita di nuovi prodotti come ad esempio il Mavic 3. A meno di un accordo con Autel sul pagamento di eventuali royalties che gli permetta di continuare ad utilizzare tale sistema.
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