D-FLIGHT inizia ad avvicinarsi alla registrazione del regolamento europeo droni.
Fino al 31 dicembre 2020, per effetto del Regolamento ENAC SAPR oggi decaduto, chi in Italia utilizzava un drone (UAS) > 249 grammi doveva registrarsi come operatore sul sito d-flight e registrare anche il drone in modo che venisse prodotto un qr-code legato anche al SAPR, ovvero frutto dell'associazione tra numero di serie del drone e codice operatore.
Cambia il sistema di registrazione per effetto dei nuovi regolamenti
Dal 31 dicembre 2020 il vecchio ordinamento ENAC SAPR è decaduto, si applica il regolamento europeo droni e il regolamento integrativo UAS-IT. Di conseguenza, anche il "vecchio" sistema di registrazione italiano che genera un codice legato al singolo drone non è più aderente alle nuove disposizioni dell' art.14 del regolamento 947/2019 che analogamente dispone l'obbligo della registrazione per l'operatore di un drone > 249g (o di qualsiasi peso se con telecamera) ma con la produzione di un solo codice operatore da applicare a tutti i droni detenuti. Il codice da applicare deve essere in chiaro in modo che possa essere letto da qualsiasi persona che dovesse ritrovare il drone e può essere sostituito da un qr-code non codificato.
Lo avevamo detto già un anno fa
Una diversità tra i due sistemi che avevamo segnalato circa un anno fa in questo articolo (Per il Regolamento Europeo è l'operatore che deve essere registrato, NON ogni DRONE Open Category), in questo video e in due eventi in live streaming: Roma Drone Webinar Channel puntata 3 e nella nostra diretta con D-Flight.
Oltre all'art.14 del regolamento 947/2019, in Italia si applicano gli art. 6 e 9 del regolamento ENAC UAS-IT che dispongono l'obbligo della registrazione operatore sul portale d-flight con applicazione del qr-code sul drone. Quindi, sostanzialmente aderente a quanto disposto dal regolamento europeo.
- Aggiornamento 16 febbraio 2020: d-flight ha annunciato l'implementazione del QR Code Operatore UAS
L' Italia si adegua ma ha bisogno di tempo
In una recente FAQ, Enac ha chiarito che "il codice identificativo QR code citato agli articoli 6 e 9 del Regolamento è rilasciato dal sito D-Flight, a seguito della registrazione dell’operatore, contiene il codice identificativo dell’operatore secondo la nomenclatura EASA ed è unico per tutti gli UAS riferiti all’operatore".
Sempre nelle FAQ, Enac ha spiegato che "in una prima fase il codice Operatore UAS sarà aggiunto in chiaro al QR code identificativo riferito a ciascun mezzo nella disponibilità dell’operatore."
- Aggiornamento 16 febbraio 2020: d-flight ha annunciato l'implementazione del QR Code Operatore UAS
Primo adeguamento scattato oggi ma resta ancora la vecchia procedura
Questa prima fase di adeguamento è scattata oggi, d-flight poche ore fa ha aggiornato il sistema in modo che i nuovi qr-code generati (e quelli vecchi già presenti nell'account utente) integrino in chiaro la stringa del codice operatore EASA. Con questo nuovo qr-code "ibrido" si è in regola al 100% e si possono condurre operazioni Open Category anche negli altri Stati Membri come previsto dal regolamento europeo. Tuttavia, per ora resta ancora la vecchia procedura di generazione qr-code legato al singolo drone con il "fastidio" di dover continuare ad inserire i dati di ogni drone detenuto dall'operatore con le problematiche connesse all'eventuale prestito ad altro operatore (che secondo il regolamento europeo dovrebbe applicare il suo codice operatore), alla cancellazione in caso di vendita, modello non presente nell'elenco mostrato nel sito, etc.
- Aggiornamento 16 febbraio 2020: d-flight ha annunciato l'implementazione del QR Code Operatore UAS
L'unico QR-Code per tutti i droni dell'operatore arriverà più avanti, data ignota
- Aggiornamento 16 febbraio 2020: d-flight ha annunciato l'implementazione del QR Code Operatore UAS
ENAC aveva scritto che i vecchi QR code sarebbero stati aggiornati. Non è successo. Quindi devo cancellare tutto e reinserire tutti i droni daccapo?
RispondiEliminaIn ogni caso se il QR code è unico per tutti gli UAS, dovrebbe essere sufficente generarne 1 e via. Oppure ogni QR code contiene anche i dati dell'UAV, cosa che non dovrebbe essere possibile?
A me risulta che i qr-code già presenti nell'account utente siano stati aggiornati, è stata aggiunta la stringa del codice operatore EASA in chiaro. In questa fase iniziale, come scritto, c'è ancora il vecchio sistema: qr-code diverso per ogni droni con aggiunta della stringa in chiaro codice operatore easa.
Elimina"qr-code diverso per ogni droni con aggiunta della stringa in chiaro codice operatore easa"
EliminaScusa Danilo, ma questa decisione di continuare a legare il drone all'operatore, che senso ha?
Se un operatore straniero UE viene in Italia, oggi, i suoi droni non hanno alcuna identificazione specifica, se non il codice operatore, e se due operatori UE straneri vengono in Italia, si scambiano tranquillamente i loro droni.
Quindi, perchè aspettare?
Infatti, non vedo che difficoltà ci sarebbero ad adeguarsi subito come hanno fatto gli altri Paesi europei. Poi secondo me imporre l'uso di un QR-Code (anche quando sarà unico) invece che lasciare la scelta libera all'utente se applicare un adesivo con la stringa codice operatore o se applicare un qr-code è una disposizione dubbia. Nel frattempo un operatore straniero che verrà a volare in Italia con l'etichetta riportante codice operatore dubito che possa essere sanzionato perchè non è in forma di qr-code in quanto la semplice etichetta è la prima scelta della 947/2019 che indica il qr-code come opzionale. Il regolamento UAS-IT dovrebbe integrare e non modificare quanto stabilito dai regolamenti europei. Secondo me sarebbe meglio rifondare il sistema e far pagare per ogni registrazione operatore abbandonando l'idea del qr-code.
EliminaTanto più che l'operatore straniero non può per legge registrarsi a D-Flight in quanto già dotato di codice EASA nel suo Paese. Già questo basterebbe per far intervenire EASA a imporre il rispetto di tale regola. L'idea che sia necessario un periodo di armonizzazione è un'idea tesa solo a spillare il più possibile denari agli utenti, visto che per adeguarsi al regolamento europeo non serviva fare nulla: semplice registrazione dell'operatore con attribuzione dell'ID EASA e basta. Si poteva lasciare la piattaforma esattamente com'era, invece hanno lavorato per renderla contraria al senso del Regolamento europeo.
EliminaNon tenendo conto del fatto che così facendo, tutti quelli che noleggiano droni o anche semplicemente li prestano agli amici sono nel casino: perché ogni drone deve essere registrato e pagato da ogni operatore che lo usa. Un delirio.
Non si capisce perchè debba essere necessario attendere che i data base vengano armonizzati per applicare il codice unico operatore su tutti i droni detenuti. Tanto più che il codice unico EASA è già generato da d-flight. Non è scritto da nessuna parte nei regolamenti europei e non serve a niente attendere l'armonizzazione. Tanto fino a quando non c'è l'armonizzazione se arriva in Italia un operatore straniero l'eventuale controllo va fatto sul database del Paese in cui si è registrato e un operatore italiano che va all'estero subirà controlli con verifiche sul database italiano. A cosa serve attendere?
EliminaSolo per informazione, l'art.9 fa parte della sez. II B, riguarda la regitrazione dei droni militari, di polizia dei vvff ecc. In tal caso gli articoli da 9 a 17 non vanno presi in considerazione da chi usa droni civili. E' corretto?
RispondiEliminaCiao Tiziano, ottima osservazione come sempre. In effetti è come dici tu visto che la sezione IIB è titolata in quel modo richiamando il 2018/1139 art.2 comma 3(a)
EliminaCiao, spero che qualcuno sig. Danilo Scarlato lo faccia presente a D-flight o ENAC nelle sedi oppurtune, primo devono chiarire il periodo transitorio o di armonizzazione dove si posizioni, di seguito creare un periodo cuscinetto con operatore in chiaro e QR-code ibrido, per poi passare a regime con il solo codice operatore, sfiora il ridicolo, se si segue organi tipo in Germania emte unico e codice operatore.
RispondiEliminaIl regolamento europeo si conosceva già da tempo e i suoi contenuti, spero si faccia CHIAREZZA.